Di per se assolutamente no, anzi è condizione di elevazione spirituale.
Tuttavia lo può diventare , e spesso in passato è stato così, quando si mischia con altri fattori che a mio parere sono :
1) ingiustizia sociale ( e quindi miseria, malttie ecc) ;
2) ignoranza ;
3) mancanza di laicità.
Ia condizione 1 è diffusa in gran parte del sud del mondo, la 2 è presente nel sud del mondo per effetto della condizione 1 e nel nord , per demenza ( vedi Calderoli) o per cecità volontaria, la 3 è forse, insieme all' ignoranza , il male + grave dell' umanità perchè delegittima a priori tutto ciò non è riferito alla propria fede venendo meno ad uno dei cardini di tutte (o quasi) le religioni , il rispetto della persona umana.
2007-01-07 21:41:18
·
answer #1
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
in un certo senso si quando viene manipolata per il controllo della popolazione ma succede nei popoli ignoranti......altrimenti la fede è personale e bella
2007-01-07 20:42:24
·
answer #2
·
answered by Anonymous
·
3⤊
0⤋
Bisogna credere,nella propia e non farsi influenzare!
2007-01-07 20:49:11
·
answer #3
·
answered by Anonymous
·
3⤊
1⤋
una fede aperta no, una fede cieca e settaria certamente si, del resto fa parte della cultura e della apertura mentale di un individuo, dove l'ignoranza e la sottocultura fa da padrona la fede è una droga certamente
2007-01-07 21:36:20
·
answer #4
·
answered by camilla viola 7
·
1⤊
0⤋
Per alcuni popoli penso proprio di sì!!!!
2007-01-07 20:42:58
·
answer #5
·
answered by ndr 4
·
1⤊
0⤋
si
2007-01-08 14:34:04
·
answer #6
·
answered by Scaccomatto 2
·
0⤊
0⤋
Bisogna che non lo diventi altrimenti succede che la religione degenera in un fenomeno incontrollabile come sta già succedendo in tante parti del mondo e se ne sente parlare sempre al TG.
In nome di Dio si fanno le peggiori guerre e davvero Dio(se ci vede e ci sente) penserà che ha fatto male a crearci.
La religione cmq non l'ha voluta Dio ma gli uomini.
2007-01-07 23:08:21
·
answer #7
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
da quando esiste ,'uomo ha sempre adorato una divinità. Vedi gli egizi gli assiri, i greci i romani, gli indiani d'america gli asiatici ecc ecc.
Ciò significa che l'uomo, per sua natura ha bisogno di credere in qualcosa di trascendente, ciò è ovvio e naturale, altrimenti che significato avrebbe la vita?
La speranza dell'umanità è che la vita non finisca con la morte della materia, ma vada oltre con lo spirito, in altra dimensione in altra realtà.
Che poi ciò significhi essere cristiano, mussulmano, buddista, animista non è molto importante, rimarrà sempre la necessità di una religione nella quale l'uomo possa sperare
per l'immortalità dell'anima.
Saluti
Giò
2007-01-07 21:48:23
·
answer #8
·
answered by ?????? 7
·
0⤊
0⤋
Se guardi come ragionano gli islamici piu' conservatori, direi che l'affermazione e' vera. Pensa che durante il Ramadan non prendono neanche le medicine perche' "interrompono il digiuno", e non adottano l'alfabeto occidentale "perche' il Corano e' stato scritto in arabo e con l'alfabeto arabo", e tante altre esagerazioni di questo tipo. E' come se avessero ricevuto una colata di asfalto sul cervello. Ai tempi di Carlo Marx (che e' l'autore della frase), anche il Cristianesimo era piu' o meno cosi'!
2007-01-07 21:42:13
·
answer #9
·
answered by Grilla Parlante 6
·
0⤊
0⤋
nn credo proprio..almeno la mia nn è..
2007-01-07 21:38:45
·
answer #10
·
answered by <Bee> 4
·
0⤊
0⤋