sono d'accordissimo....SI alla PENA DI MORTE per pedofili, assassini, leader sterminatori....in cercere ci tocca mantenerli a vita....e se ci scappa l'indulto ce li ritroviamo a girare in mezzo a noi come se niente fosse....
2007-01-06 20:56:37
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answer #1
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answered by moky 2
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No alla pena di morte.
Per chiunque.
L'ho sempre pensato da quando ho avuto la ragione.
E' una delle cose che mi rende più fiero di essere toscano (la prima regione in Europa ad abolire la pena di morte).
E basta.
Cosa centra il "comunismo" questo qua sopra sta male.
Cesare Beccaria era comunista?
La risposta è sempre la solita se mi ammazzassero la figlia IO vorrei ammazzare chi lo ha fatto. Ma IO sono un uomo, lo stato un'entita superiore. E a questa entità superiore non voglio dare la possibilità di uccidere nessuno.
2007-01-06 13:43:57
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answer #2
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answered by Malò 6
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l'uccisione di una persona cara, come chiedi tu, è un male che la pena di morte non mi risarcirebbe mai, non dico che ci debbano essere sconti di pena, ma che la detenzione in carcere dovrebbe essere esemplare. quindi molti anni di carcere x chi commette delitti efferati e possibilità di comprendere col tempo i propri errori e di reintegrarsi lavorando prima in carcere e poi fuori, come hanno già fatto trasgressori della legge famosi come luciano lutring o renato curcio ad esempio
2007-01-07 06:08:40
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answer #3
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answered by sberiapp 3
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penso che bisogna abolire la pena di morte...perchè se la pena di morte sarà accettata...noi ci abbasseremo al livello degli assassini...e poi nel caso in cui uno uccide una persona molto cara a me io reagirei male....ogni persona ha una sua reazione...non tutti siamo uguali nelle emozioni e sensazioni..
saluti :)
2007-01-07 02:39:13
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answer #4
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answered by andre 4
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SI ALLA PENA DI MORTE!!!
Io condannerei anche chi non la vuole: sicuramente, ha paura di essere uno di quelli che farebbero sedere su una comodissima sedia elettrica.
Complimenti per la domanda e soprattutto per il tuo punto di vista: ci sono ancora persone intelligenti, per fortuna!!!
2007-01-06 19:23:52
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answer #5
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answered by Anonymous
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sono daccordo sull'inasprimento delle pene e sopratutto sul fatto che bisogna lavorare sulla certezza della pena...
ma la pena di morte e' un omicidio...e non si puo' punire un reato con un altro reato....
non siamo barbari....
e gli americani hanno anche il coraggio di scrivere da per tutto in god we trust...secondo questo concetto chi non si oppone alla pena di morte e' complice di omicidio...paradossale...fanno le guerre e condannano la gente a morte in nome di dio...coerenza americana come al solito....
2007-01-06 14:50:54
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answer #6
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answered by Anonymous
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hai ragione specialmente quando sei coinvolto in prima persona è difficile riuscire a pensare che i tuoi cari nn ci siano più e che il colpevole fra qualche anno ritornerà a vivere di nuovo..ma rispondi adesso tu ad una mia domanda chi siamo per poter decidere di condannare una persona o qualunque mostro esso sia con la pena di morte??? è una cosa schifosissima -anche tu in quel momento diventi un assassino!
2007-01-06 14:26:19
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answer #7
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answered by lucia t 1
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Se io sapessi che l'uccisore di una mia ipotetica figlia fosse in carcere a vita,
senza sconti, dovendo dividere la cella di 3 metri per 4 con tre persone, consapevole di aver buttato nel cesso la sua vita col rimorso che lo attanaglia per il resto dei suoi giorni, sarei più appagato piuttosto che saperlo morto, e allo stesso tempo non sarei sceso al suo livello di barbarie.
2007-01-06 13:46:50
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answer #8
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answered by Sintetico 4
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...sono semplicemente stanco di rispondere a queste domande (non mi riferisco a te...)...mi sembra piuttosto inutile scambiare una opinione quando comunque non vi è modo di far valere le proprie ragioni (ovvero non v'è modo di introdurre la pena di morte) ma mi vien solo da sorridere nel vedere che esiste chi si professa contro quando certe violenze non le ha subìte nè può farsi idea di che cosa possa significare esserne vittima...bisognerebbe ricorrere a certi esempi espliciti che lascerebbero pensare e che in tutta sincerità preferisco non citare in pubblico data la loro completa mancanza di, chiamiamola "delicatezza"...e sorrido anche quando sento persone dichiararsi essere contro ogni tipo di violenza ma che ad alta voce richiedono il carcere a vita (se esistesse davvero sarebbe un ottimo sostituto della pena capitale) perchè in questo modo il carnefice "soffrirebbe" di più..non è forse questo sadismo o violenza? che poi esistano altre mille implicazioni per le quali sarebbe inopportuno introdurre una pena del genere è un altro discorso ma io sò soltanto che quando una persona ha un cancro si tenta in tutti i modi di annientare il male ed invece questa società sarà destinata a rimanere malata per sempre, con o senza la pena di morte.
2007-01-06 17:53:48
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answer #9
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answered by ₪djanma₪ [a man in the maze] 7
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La logica dice che se lo Stato non puo` rappresentare i suoi cittadini che lo hanno eletto democraticamente, ha finito la sua missione e lo Stato non esiste piu`. L' ONU non e` nata per governare il mondo e dettare leggi ai singoli Stati nella gestione interna della comunita`. Se si tira troppo questa corda, si potrebbe arrivare al punto di rottura con lo scopo principale delle Nazioni Unite, come prima dell' ultima guerra.
Nella pena di morte non e` lo Stato che esegue senza il consenso dei cittadini. E` escluso che la tortura sia migliore della pena di morte. Quella si` che sarebbe vendetta. Chi propugna la tortura e` logicamente ultrafavorevole alla pena di morte, mancando di umana compassione. Lo Stato non eseguira` mai la tortura in sostituzione della pena di morte....sarebbe una bruttura peggiore del rimedio. Perche` non leggo mai che la pena di morte dovrebbe essere abbonata in presenza del pentimento del condannato, cosa che Caino espresse? E sarebbe umano affrontare questa considerazione: il condono e perdono a condizione del pentimento sincero. Il tempo per riflettere va concesso, ma non per una vita intera in assenza di riflessione. Questo per non trovarci nella amara situazione di gridare per la liberazione di Barabba senza assicurarci se si mettera` ancora a rubare o se metteremo in circolazione un potenziale ladrone.
Tolta la possibilita` di infliggere la morte, il cittadino fara` una vendetta privata e niente frenera` questa vendetta, anche perche` tale vendetta avra` una plausibile scusante. Il linciaggio diventera` la strada della giustizia e alle forze dell' ordine non rimarra` altro che guardare. La pena di morte, nei casi di mancata e giusta legittima difesa, e` un deterrente per molti, anche se non per tutti, nella delinquenza. Comunque, ogni Stato dovra` gestire il passaggio a questa nuova presa di coscienza e non potra` ora l' ONU interporsi in questo mutamento senza la comune maturazione ideologica delle singole religioni, Stati e popoli. Se sono barbari gli Stati che praticano la pena di morte, barbari lo sono vieppiu` quegli Stati i cui cittadini invocano torture atroci inumane in carcere. La vita, se si apprezza, la si deve apprezzare sufficientemente con decenza, come ben disse Welby....questa non e` vita...e scelse la morte.
In conclusione, sarebbe auspicabile che la morte la desiderasse il delinquente e che noi ci dessimo da fare nell' infondergli speranza per vivere diversamente.
Non per lodare il Giappone, ma risulta che in questo Paese, dove vige la pena di morte, in carcere sono trattati meglio che in tanti altri Paesi del mondo e la condanna a morte non e` mai stata eseguita in modo spettacolare e ripugnante ( come si e` fatto in Iraq ). O sul patibolo, o in carcere a vita, il minimo di umana dignita` deve essere un obbligo morale. La maggioranza del popolo giapponese e` soddisfatta di questo ordinamento umano. Si puo` migliorare, ma al caro Pannella, che stimo per tanti altri pregi, direi di non interporre la sua vita con la forza in una discussione che richiede maturazione. La sua vita e` piu` utile che lo scopo ( non mi piace chiamare demogocico, ma e` difficile intendere diversamente quando si mette sempre a repentaglio la propria vita cosi` ) che si prefigge.
2007-01-06 16:40:55
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answer #10
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answered by giulietta 7
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E' vero che a trovarsi nei panni dei familiari delle vittime si può facilmente pensarla diversamente; però una legge è giusta se chiunque sarebbe disposto ad applicarla a chiunque altro. Se tuo figlio fosse colpevole di un reato passibile di pena di morte (e fosse certa, certissima la sua colpevolezza), tu accetteresti la sua condanna a morte?
Io credo nella giustizia, non nella vendetta.
Poi, se proprio pensiamo al concetto di "punizione", uccidere una persona, rispetto al tenerla segregata a vita equivale più a liberarla, che a fargli scontare il crimine.
Va da se che la pena dovrebbe essere realmente applicata, ma questo è un altro paio di maniche.
2007-01-06 14:56:22
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answer #11
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answered by Pinguino 7
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