sono un religioso e non ho mai ricevuto un centesimo dallo Stato, in quanto non sono nè un suo funzionario nè un suo impiegato. In missione il denaro per il nostro sostentamento lo riceviamo dalla nostra congregazione o diocesi, i soldi che arrivano per i progetti sono invece solo per i progetti.
Caso diverso èper quei religiosi che sono per esempio professori in un liceo, ricevono lo stipendio dalla scuola
Vale per tutti i religiosi.
ciao e buona vita
2007-01-05 16:32:06
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answer #1
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answered by Anonymous
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Il clero economicamente si sostiene dai proventi delle sante messe, dei funerali, dei matrimoni, delle offerte raccolte durante le funzioni religiose e dalle varie vendite di oggetti religiosi. In qualche regione vi sono delle parrocchie che hanno case date in affitto ai bisognosi e percepiscono una rendita. Coloro che insegnano nelle scuole hanno il loro stipendio e gli anziani percepiscono la loro pensione dallo Stato, in base ai versamenti previdenziali. Il clero degli ordini religiosi si sostiene inoltre tramite le tasse scolastiche delle scuole che gestiscono e le varie attivita` religiose: la loro cassa e` gestita da un economo in comunita`. Tutte le parrocchie rendono conto al Vescovo o Superiore della gestione economica e danno un contributo per i preti piu` bisognosi. L'economo della Diocesi gestisce questi sussidi. La storia sarebbe lunga da raccontare tutta. Dallo Stato ricevono quel tanto che giustamente a loro compete per disposizione libera dei cittadini nella dichiarazione dei redditi.
PS: conoscenze per sentito dire deagli stessi interessati.
2007-01-05 07:45:21
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answer #2
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answered by giulietta 7
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vengono pagati dal Vaticano
2007-01-05 07:01:35
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answer #3
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answered by sally 3
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Il nuovo sistema di sostentamento del clero è nato dal Trattato del 1984 ed è diretto ad assicurare un trattamento economico congruo alle necessità di tutti i sacerdoti, trasparente, omogeneo ma nello stesso tempo tagliato sulle diverse situazioni di fatto
La paga del prete
Ma in quale modo oggi i sacerdoti vengono remunerati? A loro deve pensare innanzitutto la propria comunità . Bisogna tenere conto, ovviamente, degli eventuali stipendi che il sacerdote già riceve, magari perché insegna. La Cei (conferenza episcopale italiana, ossia i nostri vescovi) ha stabilito qual è la remunerazione di un sacerdote. Se comunità ed eventuale stipendio non la garantiscono, interviene in prima battuta l’Idsc, e in seconda l’Icsc. Quest’ultimo attinge alle due forme di sostegno previste dagli accordi del 1984: le offerte deducibili e la quota dell’otto per mille del gettito Irpef assegnata dai cittadini alla Chiesa cattolica. Un sistema “centralizzato”, dirà qualcuno. Verissimo.
Infatti è un sistema che garantisce giustizia e perequazione. Nessuno è abbandonato a se stesso. Non può e non deve accadere che il sacerdote della comunità ricca non ha pensieri e quello della comunità povera non sa come sbarcare il lunario. Il secondo potrà contare sulla generosità di tutti.
Forse non sappiamo chi siano e dove vivano questi sacerdoti. Non conosciamo il loro volto e il loro nome. Ma facendo un’offerta deducibile, e firmando per l’otto per mille alla Chiesa cattolica, permettiamo loro di dedicarsi a tempo pieno al Vangelo esattamente come tutti gli altri sacerdoti. Pensiamoci.
Un esempio
Ma quanto riceve a fine mese un sacerdote diocesano? Prendiamo l’esempio di un parroco con 30 anni di servizio presso una parrocchia di 5.000 abitanti. Dal 1° gennaio 1999 ha diritto a 1.618.000 nette (senza cioè le 342.000 lire versate al fisco e le 176.000 per il premio della polizza sanitaria e per il contributo al Fondo clero dell’INPS, che l’Istituto Centrale Sostentamento Clero versa direttamente alla società d’assicurazione e all'INPS). Il totale lordo è quindi pari a 2.136.000. I sacerdoti non hanno tredicesima, e ricevono quindi 12 mensilità all’anno. Se questo parroco non ha altri redditi (ad esempio non riceve lo stipendio come insegnante di religione) la sua remunerazione lorda si compone così:
* 650.000 lire è la quota che tocca alla parrocchia. Infatti, le offerte raccolte durante la messa sono destinate alla cassa parrocchiale. Da queste, il parroco può trattenere per sè ogni mese una quota pari a 130 lire per ogni abitante della parrocchia (nel nostro caso 5.000);
* 150.000 lire è la quota media nazionale coperta dai redditi del patrimonio diocesano e versata dagli Istituti diocesani sostentamento clero. I patrimoni diocesani raccolgono in totale circa 65 miliardi all’anno, da dividere nei 12 mesi tra i 38.000 sacerdoti diocesani (circa 150.000 lire lorde al mese per ciascuno);
* 90.000 lire è la quota coperta dalle offerte deducibili. Queste raccolgono circa 42 miliardi all’anno, che vanno ripartiti nei 12 mesi tra i 38.000 sacerdoti, (circa 90.000 lire lorde al mese per ciascuno);
* 1.246.000 lire è la quota per la quale si attinge all’otto per mille.
Chi paga il prete?
L’importo, calcolato sulla base dei punteggi, è erogato al sacerdote in due fasi.
La prima è a carico dell’ente, civile o ecclesiastico, presso cui il sacerdote presta servizio. Se ad esempio, insegna religione in una scuola statale, il suo stipendio, pagato dallo Stato, viene considerato come parte di quanto gli spetta globalmente in funzione del punteggio. Se invece il sacerdote presta servizio in una parrocchia avrà una remunerazione calcolata in base al numero degli abitanti di appartenenza: centotrenta lire per ciascun abitante al parroco.
Qualora i frutti del lavoro del sacerdote non siano sufficiente a garantirgli l’intera somma determinata in base al sistema di sostentamento, l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero provvederà ad inviargli la cosiddetta integrazione, cioè la differenza netta tra quanto gli spetta globalmente e quanto ha già incassato.
La conversione in euro la fai da te.
2007-01-06 01:08:37
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answer #4
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answered by Zeus 4
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hai mai sentito parlare del concordato tra laChiesa e lo stato italiano in cui la chiesa rifiutava qualsiasi tipo di aiuto, soprattutto economico, per assicurare e difendere la propria autonomia.............?
2007-01-05 12:11:26
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answer #5
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answered by Antonio 2
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non dallo stato ma dalla chiesa e dalle persone che nella loro denuncia dei reditti destinano il loro 8x1000 alla chiesa.
2007-01-05 07:02:20
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answer #6
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answered by zuohome 5
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nn lo so penso di no ...prendono solo le offerte dai credenti ciao ciau
2007-01-08 14:07:10
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answer #7
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answered by AmAndA 3
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no dallo stato no...ricevono una sorta di indennizzo dal vaticano....
poi quei preti che insegnano percepiscono lo stipendio.,...
2007-01-05 07:30:56
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answer #8
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answered by doddo 2
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si li paghiamo noi.
2007-01-05 07:02:55
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answer #9
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answered by maurizia40 2
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Non possono venire pagati, però in parte lo Stato li sovvenziona per il compito ke svolgono.
Un sacerdote parroco prende 1000 euro x la gestione.
Noi contribuiamo con l'8 x mille, senza dire tutto quello ke prendono nella celebrazioni di matrimoni, battesimi ecc..
offerte ke noi diamo in favore del sostentamento dell'apparato ecclesiastico.
Io non sono d'accordo su questo ma la colpa principale é ns.
xché dovremo non dare offerte alte.
Poi il vaticano si mantiene con i suoi fondi.
2007-01-07 07:41:22
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answer #10
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answered by Anonymous
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