Firenze
1 INTRODUZIONE
Firenze Città dell'Italia centrale, capoluogo di provincia e della regione Toscana, attraversata dall'Arno. Si estende in parte sui colli che la circondano a nord, est e sud, mentre nella piana del Valdarno inferiore le espansioni più recenti formano con Prato, Pistoia ed Empoli una conurbazione attorno al milione di abitanti. L'economia di Firenze, che ha un consistente apparato industriale che si estende nelle aree periferiche (metallurgia, meccanica di precisione, chimica, farmaceutica, elettrotecnica, tessili, abbigliamento, calzature ecc.), riunisce nel centro storico (abitato da meno di 40.000 persone) funzioni amministrative e soprattutto culturali, nell'ambito delle quali la città svolge un ruolo di levatura internazionale.
Anche il turismo, di dimensioni tanto ingenti da alimentare sia un vivace commercio sia un robusto e prestigioso artigianato, ha il suo primario campo d'azione nel nucleo storico, concentrazione di opere d'arte con pochi rivali al mondo e area urbana tra le più visitate dagli italiani come dagli stranieri (inglesi, specialmente, per una tradizione che risale al Grand Tour del Settecento). Non è tuttavia solo per l'arte, l'artigianato e la densa atmosfera culturale in cui Firenze è immersa che "molti di lontani paesi", come scriveva Dino Compagni nel primo Trecento, "la vengono a vedere". È anche per il fascino che le sue strade e le sue piazze, animate da una vitalità che è pure tra i caratteri precipui della città, costantemente sprigionano.
2 URBANISTICA E LUOGHI DI INTERESSE
L'intera città storica è nel suo insieme un luogo di interesse. Delimitata dai cosiddetti "viali" (sul tracciato delle mura medievali demolite nel 1865-1869), include pressoché tutti i più importanti beni culturali di Firenze, dal 1982 dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Apre la rassegna, necessariamente ristretta, il centralissimo Duomo, affiancato dal Campanile di Giotto e fronteggiato dal battistero di San Giovanni (di datazione incerta – venne probabilmente costruito fra l'XI e il XII secolo – fu riconsacrato nel 1509), assai noto anche per le porte bronzee di Lorenzo Ghiberti e Andrea Pisano. Seguono nel quadrante nordorientale: il Palazzo Medici-Riccardi, di Michelozzo (realizzato a partire dal 1444), con cappella interna affrescata (tra il 1459 e il 1460) da Benozzo Gozzoli; la basilica di San Lorenzo (del 1442-1446), di Brunelleschi, che gli interventi di Donatello (Sagrestia Vecchia) e Michelangelo (Sagrestia Nuova) resero ancor più preziosa; il Museo di San Marco, di grande richiamo per i capolavori del Beato Angelico, il quale nel convento omonimo visse tra il 1438 e il 1446 con il nome di fra Giovanni da Fiesole; la Galleria dell'Accademia, sorta di museo michelangiolesco che accoglie, tra gli altri lavori, anche il celebre David (1501-1504) e l'armoniosa piazza rinascimentale della Santissima Annunziata, ridefinita nelle linee urbanistiche da Brunelleschi.
La centralità politico-culturale di piazza della Signoria (a sud del Duomo) è ribadita dal Palazzo Vecchio, eretto a partire dal 1299 (residenza dei Medici dal 1540 al 1565, ospitò il Parlamento italiano negli anni di Firenze capitale e dal 1872 è sede del municipio), e dalla vicina insigne Galleria degli Uffizi, in prossimità della quale si trovano il Museo del Bargello e la trecentesca basilica di Santa Croce (con facciata del 1863), pantheon di uomini illustri, con l'adiacente Cappella Pazzi di Brunelleschi. L'Oltrarno, cui si perviene per il Ponte Vecchio (costruito nel XIV secolo), vanta il grande complesso museale del quattrocentesco Palazzo Pitti (con capolavori di Cimabue, Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Veronese, Gian Lorenzo Bernini, Antonio Canova) e, sul retrostante declivio collinare è il giardino di Boboli, di fondazione cinquecentesca; sempre in Oltrarno, non distanti dall'aristocratica via Maggio, si segnalano la chiesa rinascimentale (opera di Filippo Brunelleschi) di Santo Spirito e quella (rifatta nel 1771) del Carmine, con affreschi di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi.
Nel quadrante nord-ovest sorgono il Palazzo Strozzi (realizzato in esemplari forme rinascimentali fra il 1489 e il 1504) e Santa Maria Novella, con facciata trecentesca che nel 1458 Leon Battista Alberti riconfigurò nel gusto rinascimentale. Da citare, sulla collina a sud-est, il piazzale Michelangelo, che offre il più classico panorama della città, e San Miniato al Monte, tra le prime espressioni (fu iniziata nel 1018) del romanico in Toscana. Fiesole, infine, 8 km a nord-est, è uno dei centri più pittoreschi tra quelli situati nei dintorni collinari di Firenze.
3 STORIA
Fondata nel 59 a.C. come colonia romana con il nome Florentia, la città non ebbe un ruolo di particolare rilievo nell'età antica né in quella altomedievale, quando capoluogo della Tuscia (sotto bizantini, longobardi e franchi) era Lucca. A darle importanza fu, nell'XI secolo, il processo di formazione delle autonomie comunali, che ne accelerò l'evoluzione politica ed economica facendone uno dei centri più vivaci della regione. Sconfitta da Siena a Montaperti nel 1260, vittoriosa su Arezzo a Campaldino nel 1289, Firenze assunse presto il comando della coalizione guelfa in Toscana e, seppur lacerata da violenti contrasti sociali interni, accentuò la politica di espansione che la condusse nel 1406 alla conquista di Pisa e dello sbocco sul mare.
Il XV secolo vide la città assurgere al ruolo, che mantenne fino ai primi decenni del XVI, di guida indiscussa dello sviluppo della civiltà: un ruolo anticipato da geniali personalità quali Dante e Giotto, e consacrato da uno stuolo di architetti, pittori e scultori (da Filippo Brunelleschi a Leon Battista Alberti e a Michelozzo, da Masaccio a Paolo Uccello, a Sandro Botticelli e a Benozzo Gozzoli, da Donatello a Lorenzo Ghiberti, a Luca della Robbia e a Michelangelo) tanto eminenti da non avere riscontro in nessun’altra città. Ma fu anche, il XV, il secolo in cui gli ordinamenti comunali dovettero lasciare il posto alla signoria dei Medici che, nel Cinquecento, superati i due tumultuosi periodi di ripristino della repubblica (1494-1512 e 1527-1530), portò Firenze all'annessione dello stato senese nel 1557 e, nel 1569, al rango di capitale del Granducato di Toscana.
Estintasi nel 1737 la dinastia medicea e passato il granducato ai Lorena (fu allora che Anna Maria Luisa, sorella dell'ultimo Medici, pattuì col nuovo granduca che le grandi raccolte d'arte di Firenze non dovessero lasciare la città), ad acquisire speciali meriti tra gli esponenti della nuova casata fu Pietro Leopoldo (1765-1790), con un'intensa azione riformatrice in campo economico, civile, culturale. Gli ultimi granduchi furono Ferdinando III, cui il congresso di Vienna restituì nel 1815 il potere strappatogli da Napoleone, e Leopoldo II, che una grande dimostrazione popolare dei fiorentini il 27 aprile 1859 costrinse all'abdicazione.
Capitale d'Italia dal 1865 al 1870, la città fu interessata da un’intensa serie di interventi urbanistici (non sempre felici) cui seguirono le espansioni del Novecento (i 114.500 residenti del 1860 erano già saliti a 205.500 nel 1901): il secolo della Firenze protagonista degli eventi drammatici dell'agosto 1944 (liberazione della città dalle forze nazifasciste; vedi Seconda guerra mondiale) e del novembre 1966 quando, per salvare i suoi tesori artistici e culturali devastati da una rovinosa alluvione dell'Arno, si prodigarono migliaia di giovani (i cosiddetti "angeli del fango") accorsi da ogni parte del mondo.
Abitanti (fiorentini): 352.940 (2002).
2007-01-03 08:42:36
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answer #1
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answered by ღpinkღ 3
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