Mi spiego. Siamo circondati da animali da compagnia per quali sacrifichiamo altri animali. Adesso possedere un cane pronto a sbranarti è la moda dei (falsi) alternativi ccpt (capello rasta - cane pericoloso - piercing - tatuaggio) e dei veri machovorreimanonposso (che mostrano con il cane quello che loro non sanno essere). Tempo fa ho visto come dei poveri coniglietti venissero utilizzati come preda per sviluppare l'istinto sbranereccio dei rotweiler di turno. Il tutto in una zona recintata (nessuna possibilità di fuga) e senza che nessuno provasse la benchè minima pietà per le cavie. Finchè ciò avviene in natura ha forse un senso, ma così mi fa solo ribrezzo.
2006-12-29
02:27:23
·
5 risposte
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inviata da
lux
3
in
Società e culture
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Per Turbolent: concordo sulla prima parte (animali di serie A e B). Mi pare però che ci sia differenza tra l'uccidere per mangiare e l'uccidere per allenamento. Questo indipendentemente dal fatto che personalmente non mangio conigli, l'uccisione per allenamento, da parte di un animale creato dall'uomo (selezionanado ed incrociando razze per trovare la più forte, resistente e spietata) non ha un minimo barlume di necessità. Sia per i mezzi che per lo scopo per cui viene effettuata.
2006-12-29
13:22:59 ·
update #1
Per tutti: non posso denunciare nulla perchè l'ho visto per tv.
Per Ghatto. Lo specismo mette in contrapposizione l'essere umano, ovviamente privilegiandolo, rispetto agli altri esseri viventi. Non è ciò che intendo. Turbolent ha ben capito ciò che intendo. Esistono animali di serie A e B. Specismo potrebbe essere tale solo se si "umanizzassero" gli animali, attribuendo loro comportamenti , bisogni e desideri tipici degli esseri umani. In questo caso, sarebbe corretto utilizzare il termine specismo poichè questi animali "umanizzati" farebbero parte della nostra specie.
2006-12-29
13:35:41 ·
update #2