Secondo voi la fede aiuta a vivere meglio oppure ottunde le menti ?
E chi non crede, come affronta le difficoltà della vita?
2006-12-27
11:03:45
·
33 risposte
·
inviata da
Coccoedrilli
5
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Grazie,mi state chiarendo molti dubbi perchè io vivo bene pur non andando in chiesa ma avendo adottato i 10 comandamenti come stile di vita.
Credo che Dio sia semplicemente la mia coscienza, ma quando ho delle forti difficoltà non so a chi rivolgermi e mi sento molto sola.
Vorrei avere fede ma sono sempre stata troppo logica e razionale e le cose ultraterrene non fanno parte di me.
2006-12-27
23:04:54 ·
update #1
Vive bene chi segue le regole che sono DENTRO ognuno di noi.
La religione è una invenzione, l'uomo da sempre sa cosa è bene e cosa è male. Sa che non si uccide, che non si ruba, e desidera essere felice...così come Dio vuole che siamo.
Bada bene, parlo di religioni, e non di religiosità.
E sappi che gli animali TUTTI vivono da Santi spontaneamente, sempre collegati alla religiosità insita nella vita. Se ucidono, non è per cattiveria. E si amano l'un l'altro meglio di quanto facciano tanti uomini, pur definendosi cattolici o induisti o musulman o quel che vuoi.
Vivi in maniera tale che tu possa guardarti allo specchio senza aver vergogna di te...e sicuramente Dio ti approverà, sia ch esista sia che non esista.
E se avrai ostacoli, la forza che ognuno di noi ha dentro se stesso ti aiuterà. Sia che tu creda o no, purchè tu creda nella forza della Vita. Questa VITA che non è altro che l'espressione materializzata di Dio...sia che esista sia che no.
Mi spiego???
Lascia stare le regole e le regolette, i divieti e gli obblighi: tu sai cosa è bene e male. Usa il preservativo se occorre, ama la tua ragazza o ragazzo SE lo AMI...se Dio c'è, non può che volere il TUO bene, perchè il tuo bene è Anche IL sUO BENE.
e SFIDO CHIUNQUE ad affermare il contrario, cioè che Dio voglia per noi il dolore, la tragedia, la g uerra, la paura dell'altro: sia questo altro un musulmano "invasore" o un gay impertinente.
Se c'è...Dio E' tuttto quel che vediamo...compresa l'erba che calpestiamo.
Vivi rispettando e rispettandoti...e vedrai che non servirà più ETICHETTARSI credenti o non credenti.
Perchè se dio c'è, è il tuo cuore. Non il tuo giudizio....
Ne' il giudizio dei cattolici.
Auguri
2006-12-28 05:26:03
·
answer #1
·
answered by silvia*** 5
·
3⤊
0⤋
da non credente, credo viva meglio il credente, ke fa quello ke gli viene detto di fare e non deve faticare a a pensare con la propria testa (ovviamente non voglio dire ke tutti i credenti sono così..)
chi non crede affronta le difficoltà della vita con praticità e razionalità..
2006-12-27 11:08:36
·
answer #2
·
answered by Anonymous
·
6⤊
1⤋
sicuramente un credente perchè quando si sente solo o ha bisogno di aiuto sa che può contare su dio...inoltre il credente ha la fortuna di vivere con la speranza che dopo la morte esista un'altra vita...e questo è davvero importante perchè riesce ad alleviarci dal dolore almeno un pò
2006-12-27 11:23:46
·
answer #3
·
answered by eva 1
·
5⤊
1⤋
Credo viva meglio chi ha un buon rapporto con se stesso.
La fede non è un buon sistema per tirare avanti, come non è oppio dei popoli: è un modo di sentire, d'interpretare l'universo, di darsi ragione di certe cose. Credo tra l'altro che gli atei non esistano, credo invece ci siano persone che non attribuiscono a Dio nè nomi nè cognomi nè vicissitudini.
Davvero, un buon rapporto di rispetto verso se stessi dà serenità, sicurezza in se stessi, dà cioè una vita migliore.
Buone cose.
2006-12-27 11:10:01
·
answer #4
·
answered by Ariel 6
·
5⤊
1⤋
Entrambi hanno i loro bei problemi esistenziali, con questa leggera sfumatura: il credente cerca le risposte tendenzialmente in qualche libro sacro, l' ateo ha solo la sua ragione. Quale sia meglio? Premesso che anche il credente ha sprazzi di ateismo e anche un ateo ha barlumi di fede, vive meglio colui che e` felice della scelta fatta. Tutto questo soggettivamente parlando. Oggettivamente parlando, in questa domanda non esiste logica di meglio o peggio. Vive meglio chi si sente felice ed appagato, creda o non creda. Ottundere le menti non e` sinonimo di minor qualita` di vita. Ci sono volte che per destino si e` piu` felici con minor cognizioni oggettive. E` anche questione di temperamento. Personalmente non mi sentirei felice senza usare solo la mia testa.
2006-12-27 19:23:50
·
answer #5
·
answered by giulietta 7
·
3⤊
0⤋
Penso il credente. A volta credere genuinamente in qualcosa aiuta molto.
2006-12-27 12:04:43
·
answer #6
·
answered by xenoid85 1
·
4⤊
1⤋
Vive meglio chi sa godere della Vita.
2006-12-28 00:09:15
·
answer #7
·
answered by Antares 4
·
2⤊
0⤋
Considerando che le religioni sono la prima causa di guerre, direi che converrebbe che tutti fossero atei.
2006-12-27 13:15:38
·
answer #8
·
answered by Skiena 5
·
5⤊
3⤋
Vivono bene entrambi.
La fede dà la speranza di una vita dopo la morte e forse un pizzico di ottimismo in più nell'affrontare le difficoltà..
Gli atei invece affrontano le difficoltà della vita con grande volontà e carattere credendo nelle proprie potenzialità, quindi grande fiducia in loro stessi.
E per completare le risposte alle tue domande, concludo dicendo che la fede non ottunde le menti, a fare ciò l'esclusiva ce l'ha la chiesa.
Baci.
2006-12-27 11:13:48
·
answer #9
·
answered by penelope 7
·
5⤊
3⤋
tutti e due vivono bene se sono convinti delle loro idee
2006-12-27 11:06:51
·
answer #10
·
answered by camilla viola 7
·
2⤊
0⤋