Me l'avevano cancellata perché "non una domanda". Bene, la domanda è: vi piace questa poesia?
Cara Parrocchia GLBT,
abbiamo un comune obiettivo:
non vivere a stento,
ma abbracciare la vita.
Un gesto d'amore porta altro amore
nelle persone che voglion vedere.
Le persone ottuse si mettono in cattedra
e scelgono di giudicare.
La Natura ci vuole,
e ci ha fatti durare
duemila e più anni
a testimoniare
che il silenzio non parla
e star dentro un armadio
regalerà agl'altri
la nostra esistenza
per decider le sorti
e augurarne la fine.
La strategia è chiara
e, ammetto, efficace:
distruggere quello
che siamo e non piace.
Non desta scalpore,
"Non è tirannia"
muoion poche persone
e che vuoi che sia.
Ma lo stolto dimentica
che finché vivrò
ogni morte crudele
mi echeggia nel cuor.
Siamo malati, Parrocchia mia?
Io vedo i "malati" piangere
per l'equità che gli viene negata.
Chi mai sarebbe tanto crudele
con dei poveri malati?
2006-12-27
05:04:44
·
13 risposte
·
inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Culture e gruppi
➔ Lesbiche, gay e bisessuali e transgender
E i normali strillano e s'agitano
perché il misfatto continui.
Noi malati, loro normali?
Per così come stanno le cose,
non si direbbe di certo.
Ma né logica né cultura
guidano il dibattito.
Mi dicono effeminato,
depravato, che ostenta!
La mia sola immagine
li farebbe tacere.
Quanto male vogliamo subire
per essere autentici
e accettare la nostra diversità?
Il nostro Pride serve a provocare.
Provoca rabbia,
perché ci siamo ancora
e siamo liberi.
Provoca ribrezzo,
perché a volte è meglio
non conoscersi troppo.
Provoca un pensiero,
in tutti noi:
la vita è nostra,
spetta a noi guidarla.
Domanda, tanto per stare sicuri: vi piace questa poesia?
2006-12-27
05:05:51 ·
update #1
L'autore sono io. :p
2006-12-27
05:57:07 ·
update #2
Rooney: il dominio del mondo, iniziando da Answers.
2006-12-27
06:16:57 ·
update #3