Cari comunisti...cosa ne pensate della fine di Sergio Ramelli ?

Question

Aveva il torto di aver criticato in un tema la violenza delle B.R.Non tutti ricordano che bella fine per questo fece...........

Answer 1

Questi non sanno neppure chi era Sergio Ramelli, i morti di dx non l'interessano parli al vento
PER MISTER H io so benissimo chi era Ramelli e so anche che il funerale fu fatto di nascosto perchè c'era il picchettaggio di quelli di sx che impedivano di partecipare al funerale, questo lo sapevi?

Answer 2

i morti non hanno colore

Answer 3

Ma questo continuo riferirsi alle tragedie del passato non vi ha almeno insegnato che instillare l'odio e la provocazione porta solo ed esclusivamente altro odio e provocazione??

Io prendo il passato per quello che è, una storia di eventi positivi o negativi da cui trarre insegnamento per quello che non va fatto, non per ricriminare in continuazione su chi e xchè doveva avere la caramella da piccolo..
Viviamo nel presente e del passato prendiamo insegnamento, ma recriminare ciò che aveva fatto un certo tizio in un determinato tempo con determinate tensioni sociali, e politiche non attribuibili al presente sinceramente mi sembra oltre che fuori luogo assolutamente di cattivo gusto, spece in questi giorni..
Tornando alla storia tutti coloro che hanno fatto parte delle falangi armate di destra o di sinistra hanno apertamenet detto che la lotta armata è stato un grosso errore del nostro passato, che non ha portato a nulla se non terrore e sangue.
Questi temi servono solo a chi vuole strumentalizzare l'attuale situazione e per quello che mi ricordo, anche i fatti di Genova erano un pretesto per chiunque in campo per diffamarsi a vicenda, non giustifico i blak bloc, ma neppure le squadre dei polizia e di carabinieri pronte a menare chiunque.
Finiamola con queste storie e impariamo a conviviere col presente, in + se qualcuno ha le capacità e la cultura per migliorarle si faccia avanti senza inutili richiami al passato se non per trarne insegnamento!

Answer 4

odio il comunismo

Answer 5

Io mi sono definito comunista in più di un'occasione.

Le parole assumono alle volte significati che vanno al di là di quello originario, e nel mio intendere non c'è quello che avevano in mente Marx (che ricordo essere tedesco, non russo..) o Lenin.

C'è invece sempre stata un'opposizione democratica a quello che il nostro modello occidentale ha causato: il 95 % delle ricchezze mondiali è in mano al 5% della popolazione (a dispetto di Pareto e della sua teoria dell'80/20..)

Di questo fatto, io ho preso coscienza da adulto, quando ho iniziato a dover fronteggiare i problemi della vita in prima persona, senza più l'aiuto e la protezione dei miei genitori. Ho capito che il mondo non è diviso in destra e sinistra, o in comunisti e fascisti, ma in ricchi (il 5%) e poveri (il restante 95%, ovviamente con diversi gradi di povertà...)

E prima? Prima ero vissuto in una famiglia fantastica, non ricca, con altri cinque fra fratelli e sorelle, una madre casalinga, mio padre era un impiegato comunale ed in fondo era già allora un modello inarrivabile ma da imitare... ed era stato fascista, per davvero.. nei GUF, guerra e tutto il resto.. un uomo come pochi, credetemi.. ed io non potevo non sentirmi uguale a lui, e frequentare in quegli anni fra il 1969 ed il 1975, il Movimento Sociale Italiano.

Vi dirò di più, frequentavo la Federazione napoletana, dove scrivevo volantini che diffondevo nella mia scuola, rischiando fisicamente e prendendole anche, senza mai, dico mai, nemmeno fare un tentativo di reazione o di violenza.

Non era cosa che avevo imparato in famiglia.

E di violenti ne ho conosciuti... ero un ragazzino, non li ho mai visti in azione, ma erano famosi..

Anche io ho scritto temi fortemente politicizzati, diamine, ci credevo.. la mia professoressa di Italiano (chissà che fine avrà fatto..), di estrema sinistra, mi pungolava di continuo nel ragionamento, oggi so che immaginava che ci sarei arrivato da solo, a capire bene la vita, e mi dava spunti continui..

All'esame di maturità, avevo 20 anni ma eravamo dei ragazzi, feci un tema politico, ovviamente, ma invece di delirare sulla ideologia affrontai i fatti di ciò che accadeva in città e ricordo ancora quando arrivò la prof alle mie spalle, lesse le pagine che scrivevo frenetico, e mi scompigliò i capelli con un complimento che arrivava per la prima volta..

Io so chi era Ramelli.. una delle tante vittime di una strategia della tensione che era scatenata molto più in alto di quei deficienti di destra e di sinistra (in ordine rigorosamente alfabetico) che si facevano e si fanno ancora manovrare come pupi.

Le ho prese anche io, come ho detto.. qualche volta solo qualche schiaffone, una volta ho rischiato la 2a vertebra cervicale e la paralisi.. è andata bene..

Cerchiamo di fare tesoro di queste esperienze... evitiamo di farci abbindolare di nuovo.. la violenza non porta a nulla di buono, fomentare l'odio neppure.

Il mondo non è diviso per colore della pelle, per credo religioso, per fede politica... il mondo è diviso dagli interessi economici.. quando lo capiremo davvero, la cosa cambierà senza bisogno di alcuna violenza.

Basterà togliere alle aziende, ovunque, i diritti degli uomini senza i relativi doveri.

Consiglio: guardate il film Corporation http://it.wikipedia.org/wiki/The_Corporation_%28film%29

ps. per gio_vr
nella strategia della tensione io non metto solo Piazza della Loggia, piazza Fontana, l'Italicus, compiuti sotto la regia di qualcuno/qualcosa... metto anche tutti i gesti che, da destra e da sinistra, sono stati compiuti a seguito dell'odio seminato negli anni cosidetti di piombo da questa centrale di intelligence.
Non siate miopi, guardate i fatti degli ultimi 50 anni da una maggiore distanza, cogliete il quadro completo...
Gli autori materiali di un fatto di sangue sono una cosa, coloro che hanno fomentato l'odio ed armato le mani un'altra..
Indubbiamente sono colpevoli, gli esecutori, ma i registi lo sono anche di più.
Te lo dice uno che in quegli anni era nello stesso partito di Sergio e dei fratelli Mattei.. sai in quanti eravamo al Francesco Giordani a dirci pubblicamente di destra? forse in sei..
Sai cosa voleva dire in quegli anni fare un volantinaggio in sei sotto una scuola occupata ed interamente di sinistra?
Per questo vi invito a riflettere.. le cose non stanno come spesso ci vogliono far credere.. una nota canzone dice "it's all about money.."

Answer 6

deux points, merci...

Answer 7

Purtroppo erano i giorni anche di WALTER ROSSI, era la pazzia io c'ero, non potevi tornare a casa se eri di destra o di sinistra la sera. che ti ASPETTAVANO PER romperti la testa . Ora dirò una cosa che a molti non piacerà: le canne hanno riavvicinato ragazzi di allora che al liceo si guardavano in cagnesco. Comunque i duri e puri dei licei fine 70 finiscono di destra ,nei NAR e a sinistra nelle bierre e quelli "ci penso io " a farsi le pere di eroina

Answer 8

Questa e tante altre morti da ambo le parti, non ti hanno ancora insegnato che cadere nella trappola degli OPPOSTI estremismi, fa parte di una manipolazione che mira sempre e soltanto a dividere la base, così come oggi tra destra e sinistra (fazioni molto generallizzate) in modo tale che singole persone al governo riescano a farci sentire minacciati, e conseguentemente a fardci desiderare un grande CENTRO che si spaccia per democratico.
Leggi bene la vita di Scelba, e capirai da chi e come sono stati manovrati gli ieali di tanti adolescenti.
Uscite da questo ghetto d'odio, ragazzi...per il o vostro bene.
No a violenze ed odii....o sarete comunque vinti e beffati. Oltre che delusi.

nonnasilvia

Answer 9

e che vuoi farci
la mentalità dei sinistri
non cambia mai.

Answer 10

evviva la libertà di opinione..

x hida: credo che o'kammerata volesse solo sottolineare il fatto che ramelli, per aver scritto poche righe su una cosa assolutamente ovvia (la violenza delle B.R., cosa scontatavisto che era considerato un gruppo terroristico), abbia fatto questa fine

sembra quasi che te giustifichi il comportamento di questi gruppi solo perché anche dalla parte opposta facevano lo stesso