La vita dopo la morte? E' una domanda che tutti si pongono.
Se non oggi, arriverà il momento di pensarci.
Forse domani, a causa di un conoscente o di un amico
che ci sta lasciando. E anche per noi verrà l'ora.
Alcuni dicono: "forse c'è qualcosa, si vedrà quando sarà il momento, perchè preoccuparmi oggi?".
Altri passano tutta la vita a prepararsi a questo incontro con l'aldilà, a preparare l'eternità, tanto è importante per loro.
Ma senza dubbio abbiamo resistenze a pensare alla morte, perchè siamo fatti per la vita. Ecco perché è utile chiarire cosa possiamo sapere della vita dopo la morte.
Tra le tante risposte che ci vengono proposte, a cosa dobbiamo credere, a chi dobbiamo credere? I materialisti, gli atei dicono: "tutto finisce con la morte, non ci sarà altro, e il mondo continuerà a girare".
I sostenitori della reincarnazione affermano: "Ci sono più vite successive, finché non si diventa il Grande Tutto e non si respira più la vita (nirvana)".
Gli ebrei, i musulmani ed i cristiani credono ad una vita eterna di felicità con Dio, successiva a questa vita. Per i cristiani in particolare, resusciteremo con il nostro corpo, come Gesù.
« Quanto poi alla resurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi ». (Matteo 22, 31-33)
1 - Come può esserci qualcosa dopo la morte? Se il corpo è morto, come può rimanere qualcosa di noi?
La prima domanda da affrontare è: come può continuare la vita quando il nostro corpo ormai è morto, ed è ormai sottoterra;
e presto questo corpo sparisce, disperdendo i suoi elementi nella terra e nell'aria.
Molti libri hanno parlato negli ultimi anni di esperienze di "vita dopo la morte". Alcuni medici americani hanno anche pubblicato delle tesi al riguardo. Nelle testimonianze raccolte in questi libri alcune persone malate, spesso in fase postoperatoria, in uno stato critico, sono morte, e lo si è constatato biologicamente.
E dopo un certo tempo, si è constatato che riprendevano vita. Sono state interrogate per conoscere cosa avevano vissuto
nel periodo in cui erano parse morte.
Si riscontra una grande similitudine nelle loro testimonianze.
In generale queste persone provavano una esistenza 'extracorporale', potevano contemplare il proprio
corpo da spettatori. E la maggior parte delle persone che
hanno fatto questa esperienza riportano un incontro con un essere misericordioso e luminoso. L'immagine e l'identità di questo essere variano, ma è altrettanto poco precisa se le persone sono poco o non credenti. E nonostante ciò,
il confronto con un giudizio misericordioso, con una bontà, sembra lo stesso.
Bisogna riconoscere in ogni caso che, al di là del loro valore, queste testimonianze riferiscono di esperienze "ai limiti tra
la vita e la morte"; le persone hanno poi ricominciato a vivere, per questo hanno poi potuto parlarne.
Possiamo così pensare che l'essere misericordioso di questo incontro forse ha dato loro un avvertimento, una domanda, una nuova possibilità, un incoraggiamento a vivere la bontà ed il bene; ma si tratta comunque di una ripresa, della prosecuzione invariata della stessa vita che quelle persone avevano tra noi prima.
C'è qualcosa che forse dobbiamo accettare di queste testimonianze: ai limiti estremi della vita del corpo si svela talvolta in modo sconvolgente che il nostro corpo non è del tutto nostro, che esiste una parte della nostra vita in grado di interrogarsi sul suo corpo, sulla vita, sul destino. E' forse l'anima?
Questa è la domanda essenziale. Contrariamente a quanto pensano i materialisti, vedremo per quali ragioni, che lo voglia
o meno, la nostra esistenza 'materiale biologica' non può esprimere tutto di noi. Non è logico ridurre ai limiti propri della biologia la nostra vita, con tutto quello che ha di più profondo,
le nostre aspirazioni più vere, e il senso che noi abbiamo di un destino ultimo. Non è difficile da capire. Facciamo un esempio:
Un uomo può amare una donna con il corpo. Ma è falso dire che può amarla solo con il suo corpo. Coloro che limitano l'amore
al corpo sono in errore. L'amore vero va più lontano, più in profondità; ed è più durevole. Amare in realtà non è amare solo con il corpo ma con tutto il cuore, con tutte le forze dell'anima.
E' amare l'altro per l'altro. E' volere il suo bene prima di tutto.
E' dimenticare se stessi per amare, ed è amare per sempre.
« Forte come la morte è l'amore » (dal libro 'il Cantico dei Cantici' nella Bibbia), e ci chiama ad andare oltre.
Anche la Felicità. L'uomo è fatto per la felicità. Come potremmo essere infelici se non avessimo alcuna idea, alcun desiderio della felicità? E quando sperimentiamo la felicità che cosa desideriamo? Non soltanto che continui la situazione che ci ha procurato felicità, bensì l'essere felici sempre, al di là di ciò che ne è la causa. C'è quindi dentro di noi qualcosa che va ben oltre il corpo, qualcosa che è fatto per desiderare la felicità senza fine, ed è ciò che i cristiani - e molti altri - chiamano anima.
E la morte è un ostacolo. Siamo fatti per essere felici, desideriamo una felicità eterna, e non una che si fermi alla morte. Questa felicità senza fine la desideriamo tutti, per noi stessi, per coloro che amiamo, perchè abbiamo un'anima,
non possiamo arrenderci alla morte, abbiamo come un
desiderio naturale ed irresistibile di eternità,
l'anima non è fatta per sparire nella terra.
2006-12-26 09:18:52
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answer #1
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answered by Anonymous
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io non ho paura della morte...e credo veramente che ci sia un'altra vita dopodi essa...anzi...l'unica...qst per noi è solo un passaggio...la vera vita è quella che avremo dopo la morte...per ricongiungerci con i nostri cari...
2006-12-26 09:20:30
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answer #2
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answered by sonoio90 3
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se ragiono col cervello, penso che sarà impossibile
se ragiono col cuore, lo desidererei molto
vorrei tanto rivedere mia Madre e mio Padre
sono morti nel lontano 1990, ma a me, mancano moltissimo, e ancora ogg i li piango.
Ciao e speriamo
2006-12-26 09:09:17
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answer #3
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answered by Anonymous
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e proprio per non avere troppa paura della morte che voglio pensare che sia cosi
2006-12-26 09:08:18
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answer #4
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answered by konnye 7
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ok bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!organic io sn andata a vedere marco xò advert acireale....e ho avuto la tua stessa reazione!!!sn rimasta paralizzata da lui!!!è trpp bello e bravo...mi veniva di salire sul palco kn lui!!!!ok bello!!!! W MARCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! kissotti!!!!!!!!!!!!!!!
2016-12-18 19:31:54
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answer #5
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answered by chappie 3
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sì, c'è la vita dopo la morte
2006-12-26 21:11:22
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answer #6
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answered by Anonymous
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sono sicura che ci sia un'altra dimensione energetica nella quale ognuno di noi confluirà dopo la morte. i nostri cari sono ancora con noi, anche se non più con il loro corpo fisico. la loro energia psichica continua il suo percorso evolutivo. ho avuto molte prove, nella mia vita, del fatto che la morte fisica non rappresenta la fine di tutto e devo dire che il pensiero della morte, che da piccola mi dava una grande angoscia, ora non mi atterrisce più. alcuni mesi fa ho perso mia madre, alla quale mi legava un rapporto davvero esclusivo, nel bene e nel male. è stata ovviamente un'esperienza molto dolorosa, ma , nel contempo, ho avvertito che finalmente mia madre si era rasserenata ( lei aveva il terrore della morte). l'assistere agli ultimi istanti di mia madre, al suo passaggio in un'altra dimensione , mi ha aiutato molto e sono fermamente convinta che , quando verrà il momento, le nostre energie riprenderanno a " dialogare", com'è stato quando eravamo entrambe in vita. ciao!
2006-12-26 09:25:16
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answer #7
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answered by fata 4
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Penso che la nostra vita non finisca qui ma che abbia una continuazione.
Sarebbe così sciocco vivere, senza uno scopo, non ti pare?
Se mi ricongiungerò ai miei defunti? Lo spero ma non ne sono sicura, può darsi anche che in quel "dopo" sarò diversa e loro anche e chissà se ci riconosceremo.
La visione di una vita oltre la morte mi risolleva molto ma io ho fede e credo che possa davvero esistere.
2006-12-26 09:21:29
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answer #8
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answered by Anonymous
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Non sperare che la scienza possa provare nulla di tutto ciò. Prova a pensare cos'è la vita e cos'è il corpo. Il corpo è un ammasso di materia che un giorno si disgregherà. Quando tu te ne andrai dal corpo quello finirà. E' ciò che chiamiamo morte. Ma la vita non può morire. Tu te ne vai dal corpo tu non muori. E fuori al corpo, il concetto di parenti, di amici, cambia.
2006-12-26 09:20:15
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answer #9
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answered by Anonymous
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siamo fatti di materia ed energia
la materia col passare del tempo si esaurisce
l'energia è scientificamente provato che è indistruttibile
trai tu le conclusioni
ciao
2006-12-26 09:17:42
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answer #10
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answered by Anonymous
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