Ciascun uomo vede la morte solo negli altri, la morte sta nell'altro. Ogni individuo può prevederla per se stesso, ma non ne è poi così convinto fino in fondo, non la sente davvero sua e abbandonarsi all'altro, divenire radicalmente altro, perdendo per sempre il propio io consapevole è quanto di più pauroso e terrorizzante possa esserci. Forse occorrerebbe davvero un'educazione a morire, una lenta preparazione, bisognerebbe che qualcuno ci accompagnasse e ci fosse vicino nel momento dell'ultimo, il più definitivo dei tanti passaggi, qualcuno nelle cui braccia potessimo tranquillamente abbandonarci, come nelle braccia di una madre ritrovata.
2006-12-27 05:45:40
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answer #1
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answered by etcetera 7
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La morte non è affatto male, anzi. Vuoi mettere che dramma sarebbe vivere per sempre?
Io credo nella reincarnazione mio malgrado, nel senso che preferirei di gran lunga poter sapere con certezza che la vita è una sola e finita quella ce ne andiamo nell'oblio eterno e tanti saluti...ah...magari. Sarebbe un vero sollievo.
L'idea di dover ricominciare può essere di conforto x molti, avere un'altra e un'altra e un'altra chance ancora. Ma a me di vita ne basterebbe una, viverla al meglio, and no regrets.
Eppure ci sono talmente tante prove dell'esistenza di vite precedenti, che mi sembra altrettanto presuntuoso voler credere che viviamo per forza una volta sola.
Insomma, io credo nella reincarnazione, ma con moderazione e col beneficio del dubbio: non me ne curo proprio, tanto quando lo sapremo, sarà troppo tardi cmq.
Meglio vivere la vita come se fosse una e gioire senz'altro per chi sene va in modo sereno, perchè quelli che stanno davvero male con la morte siamo noi che restiamo, e non chi se ne è andato.
2006-12-26 21:16:33
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answer #2
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answered by Anonymous
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Diceva un'uomo di Dio:vai pure dove ti porta li cuore,verranno dei giorni che tu non ne troverai godimento in tutto ciò.L'uomo cerca di illudere la sua mente dicendo che non esiste la vita eterna,ecco perche si danno a dei piaceri abbominevoli,comportandosi simile alle bestie.Cercando in questo loro comportamendo di azzittire le loro coscienze.
Lo stolto dice nel suo cuore Dio non esiste.
Alcuni esempi semplici:come esiste un vestito..esiste anche un sarto.Come esiste un dipinto..esiste anche il pittore.Come esiste un film..esiste anche un registra.Come esiste il creato..esiste anche il Creatore.
Ma tu potrai dire:il sarto lo vedo,il pittore lo vedo,il registra lo vedo,ma................Dio non lo vedo! E' una risposta insensata, una formica, ho una pulce,per non dire di qualcosa ancora di più piccolo. Questi piccoli esseri non potranno mai vederti,e ne descrivere i colori dei tuoi capelli,o dei tuoi occhi,perchè tu sei troppo grande per loro,comprendi?Nel salmo 139 lo scrittore dice:una tale conoscenza è troppa meravigliosa per me tanto alta che io non posso arrivarci.Io non ho paura della morte perchè credo in Dio,anzi prima di conoscere Dio avevo terrore della morte ,paura dim andare nella cassa da morte.Il cristiano sà che quando chiude i suoi occhi, li riaprirà nella vita eterna non perche cerca di autoconvincersi,ma perchè ha ricevuto la sapienza di Dio.
Sempre dalla bibia:il principio della sapienza è temere Dio
2006-12-26 06:10:41
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answer #3
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answered by Anonymous
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saggia domanda
aiuta a vivere
il tempo bisogna passarselo in qualche modo
2006-12-26 01:57:35
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answer #4
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answered by cyberfotocoppia 2
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narcisismo o antropocentrismo..la mia impressione è che quando muore una creatura che ami (potrebbe essere pure un animale) è difficle rassegnarsi all'idea che sia scomparsa per sempre...io non avrei problemi ad accettare l'idea che a scomparire per sempre fossi io, ma non ce la farei facilmente a pensare che questo sia vero per chi ho amato ed è morto...nel mio caso personale non ho convinzioni di alcun genere, nè penso che ci sia altro oltre questa esistenza, nè penso che sia sicuramente finito tutto...tanto quando morirò avrò certezze e non vaghe ipotesi, o non avrò più nulla, ma credo che a quel punto non sarà davvero un problema... baciotti
2006-12-26 01:14:38
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answer #5
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answered by Schatten 5
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Perchè l'uomo, creatura finita, non riesce a concepire realmente e consciamente l'infinitezza di Dio e quindi spazi o universi celesti in cui poi andrà l'anima di un uomo che è morto o sta morendo.
Quindi è sostanzialmente l'essere spaventati da qualcosa che non è finito, come l'esistenza.
2006-12-26 00:57:47
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answer #6
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answered by Anonymous
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questo nella cultura occidentale... altrove invece è diverso... si vede che ci hanno riempito la testa con imagini di diavolacci ecc ecc... bella roba...
2006-12-26 00:51:30
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answer #7
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answered by Abba 6
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forse l'uomo non accetta la morte perchè eravamo stati creati per durare in eterno ... poi abbiamo guadagnato la mortalità
2006-12-26 00:48:00
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answer #8
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answered by MORPHEUS ® 5
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quando sono morto te lo dico se c'è la vita dopo :O)
2006-12-26 00:41:36
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answer #9
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answered by GiAnGi_FI® 7
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