Il sistema capitalistico,sebbene ci consenta di vivere in una realtà socio-economica molto migliore rispetto a quella generata in passato dai regimi totalitari e da altri indirizzi politico-statali,si configura a mio avviso come un sistema che,fondandosi essenzialmente sulla competitività e sulla libera iniziativa,se da un lato consente un incremento ottimale del prodotto interno lordo,dall'altro incoraggia il predominio del più forte sul più debole.Le moderne società occidentali predicano il rispetto dell'uomo per l'uomo ma,contemporaneamente,
legittimano in modo paradossale un sistema concorrenziale ke va a netto svantaggio di chi non ha la possibilità nè i mezzi per emergere.Esiste secondo voi una valida alternativa al capitalismo,attuabile in concreto,che consenta una attenuazione delle differenze economiche e una migliore distribuzione delle risorse?Esiste un sistema socio-economico in grado di condurre nel tempo alla
realizzazione di un vero e coerente principio di uguaglianza?
2006-12-25
07:41:04
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10 risposte
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Psiche
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Politica e governo
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Il capitalismo non e' il "predominio del piu' forte sul piu' debole". E' il sistema basato sulla liberta' di scelta. La vita stessa si basa sulla competitivita' ed e' la competitivita' che la rende migliore per tutti. E' illogico pensare alla vita come mancante di competitivita'. Per non far torti a nessuno, sarebbe come fare una gara e fissare in anticipo che tutti i partecipanti dovessero arrivare al traguardo allo stesso tempo: tutti vincitori!
Bisogna stare attenti a non confondere la concorrenza con l'oppressione. Il capitalismo promuove soltanto la concorrenza e in un paese dove la liberta’ dell’individuo e’ un diritto pienamente protetto, chi produce si avvantaggia ma crea ricchezza non solo per se’ stesso ma necessariamente anche per gli altri.
L'incentivo e' l'anima che garantisce la ricchezza economica di un Paese. Piu' lo Stato interferisce con la liberta' economica dell'individuo, piu' toglie agl'imprenditori la prospettiva di guadagno. Senza questo incentivo l'economia di un Paese ristagna.
Piu' regole ed interferenze governative s'impogono, piu' imprenditori onesti falliscono. Chi rimane a sostenere l'economia? Continuando di questo passo, non resta che lasciare che lo Stato faccia tutto da se' e la lezione del crollo dell'Unione Sovietica sara' da imparare di nuovo.
Lo Stato e' un pessimo pensatore ed un pessimo amministratore. Un Paese prospera quando la funzione dello Stato viene ridotta alla sua vera ragione di esistere. C'e' solo una funzione che lo Stato dovrebbe limitarsi a fare: amministrare la giustizia proteggendo senza eccezione e completamente i diritti dell'individuo. I piu' importanti sono: la protezione della vita e proprieta' dell'individuo dai criminali, la liberta' di pensiero e la liberta' di scambio.
La protezione della liberta' di pensiero si traduce in separazione di Stato e Religione (Chiesa); la protezione della liberta' di produzione e scambio si traduce in capitalismo e quindi separazione di Stato ed Economia.
L'economia lasciata libera nelle mani degli individui crea benessere. L'economia controllata dallo Stato gioca sempre sui favoritismi o sul voto maggioritario: oggi ci guadagna quel settore a spese di un altro; oggi favoreggia l'imprenditore, domani l'impiegato ma alla fin fine la ricchezza e' la stessa e non aumenta, viene solo ridistribuita per legge. Prima nelle tasche di uno, poi nelle tasche di un'altro.
L'incentivo non viene dalla ridistribuzione, viene dalla prospettiva di un vero aumento del proprio capitale e nella possibilita' di reinvestirlo per moltiplicare il guadagno. Se il guadagno si moltiplica, si moltiplicano i posti di lavoro, aumentano gli stipendi, aumenta la ricchezza.
Il capitalismo e' la cura della poverta'.
2006-12-25 08:05:18
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answer #1
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answered by DrEvol 7
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Il capitalismo è il sistema che per il profitto distrugge la salute dell'uomo, l'ambiente e le specie animali.
Fa tutto questo in nome degli interessi di pochi padroni, e a rimetterci è tutta intera la comunità nazionale.
Come fa a fare tutto questo?
I capitalisti sono così potenti e furbi che riescono a far passare i loro sporchi interessi come interessi dell'intera società.
Un esempio è l'immigrazione: è logico che distrugge l'Europa e i popoli che la abitano, ma fa comodo ai padroni, e quindi con i loro giornali, le loro televisioni, le loro scuole e le loro chiese fanno passare il fenomeno come inevitabile ed anche auspicabile!
Sinceramente di economia non ci capisco molto, ma vorrei un sistema economico basato su questo principio: no all'economia che usa la comunità nazionale per fare i suoi sporchi interessi, sì alla comunità nazionale che usa l'economia per raggiungere il benessere.
2006-12-25 21:21:44
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answer #2
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answered by Anonymous
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La strada verso una società migliore è lunga e tortuosa, ma la ricerca stessa è la soluzione.
Voglio dire che se in tanti si comincia a cercare una società più giusta, essa si avvera man mano, senza naturalmente essere mai la società perfetta.
Molti anche qui hanno risposto che lasciare totale libertà all'iniziativa privata porta automaticamente alla ricchezza per tutti: tutto questo è falso, lo dimostra cosa accade nelle nazioni dove vige il capitalismo sfrenato, USA compresi.
D'altro canto eliminare la proprietà privata si è dimostrato un fallimento, dato che toglie qualsiasi spirito di iniziativa all'uomo.
Allora la soluzione è nel mezzo, una società che accetta la democrazia e la libera concorrenza, ma che mette in atto tutti gli strumenti per ridistribuire il benessere, aiutare i deboli, dare voce a chi non verrebbe ascoltato, visto che l'uomo ha l'intelligenza e le risorse per assicurare a tutti il benessere e non solo a 4 strafortunati.
2006-12-25 20:58:00
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answer #3
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answered by Anonymous
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il principio di uguaglianza è una utopia irrealizzabile e lo dimostra il fallimento di tutte quelle teorie che volendo metterlo in pratica hanno combinato più danni che vantaggi. E' la natura stessa che ci insegna la impossibilità dell'uguaglianza: se uno nasce poco intelligente e un altro un genio è possibile levarne un po al secondo e darne un po al primo? Se il leone è forte e la gazzella debole è possibile trasferire un po di forza per raggiungere l'equilibrio? Non è per monotonia ma si va sempre a finire di parlare di comunismo che in pratica è l'antitesi del capitalismo:
esiste una prova più evidente del fallimento del primo a vantaggio del secondo che pur non essendo perfetto garantisce perlomeno libertà di scelte. Churchill forse è riuscito a dare una definizione la più vicina possibile a questo binomio : "il capitalismo è una cattiva ripartizione di ricchezza,il comunismo una perfetta distribuzione di miseria". Mi sembra esaustivo...
2006-12-25 20:48:35
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answer #4
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answered by faamegiu 5
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Il corporativismo.... che riconosce la proprieta privata, fin quando non diventa un insulto alla poverta...
2006-12-25 08:11:09
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answer #5
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answered by Litle Joe 1
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si il corporativismo!!!!!!!!!
2006-12-25 07:45:59
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answer #6
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answered by miticomush88 1
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il capitalismo è sempre esistito ed è lo schifo più grande che possa esistere oltretutto toglie la libertà di esprimersi se non si hanno i mezzi per farlo ,se uno nasce povero deve lottare tutta la vita per mangiare dico mangiare e solo,perchè se vuoi fare altro devi per forza rubare o altro .Non ci sono soluzioni perchè se si tratta di un ricco magari viaggia anche gratis gli si fa l"inchino se si tratta di un poveraccio che vuole emergere si guarda solo con invidia,ma resta dove si trova.esiste solo un modo per cambiare nascere in paradiso
2006-12-25 09:09:45
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answer #7
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answered by antossal 6
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"Esiste un sistema socio-economico in grado di condurre nel tempo alla realizzazione di un vero e coerente principio di uguaglianza?"
Beh, poco meno di 2000 anni fa hanno scritto qualcosa in proposito... il libro è in vendita ancora oggi. Su Internet ed in biblioteca lo trovi gratis.
2006-12-25 08:24:50
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answer #8
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answered by Anonymous
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L'essere umano, per sua natura,aldilà di qualsiasi sistema politico od economico, ha l'istinto di prevalenza sugli altri, quindi non ci sono molte speranze concrete, ammenochè non accada un cataclisma. In questo caso prevale l'istinto di conservazione della razza e tutti divengono solidali. Passato il pericolo si torna come prima.
2006-12-25 08:17:24
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answer #9
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answered by stryke_it 5
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non c'è...probabilmente bisogna riaprire i forni crematori perchè oggi se non sei il numero 1 non sei nessuno
2006-12-25 07:50:28
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answer #10
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answered by Pacciani 1
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