Ci troviamo ormai in una situazione dove: il Vaticano è in.cazzato e sa che prima o poi i pacs,la fecondazione assistita, l'eutanasia, ecc.ecc. diverranno prima o poi legge...
Come l'aborto...
Secondo me se il Vaticano avesse voluto, avrebbe corrotto il governo italiano per fermare il referendum sull'aborto...ma non l'ha fatto. E abbiamo vinto noi.
C'è ingerenza, ma prima o poi deve mollare, e il Vaticano lo sa e gli brucia!
Fatta questa premessa: secondo me la Chiesa ha SBAGLIATO...e dopotutto non è un Dogma infallibile negare i funerali per qualsiasi motivo, a prova del loro errore!!
Sbagliato perchè: per Welby il discorso era:
Rifiuto dell'accanimento terapeutico (rifiuto ammesso)o
Suicidio?
Il confine qui è molto sottile sia in campo teologico che etico, ed è per questo che la Chiesa non ha potuto scegliere in modo coerente, perchè le soluzioni sono quasi sinonime e una decisione da una parte avrebbe messo in contraddizione l'altra e viceversa...
Anche se Giovanni Paolo Secondo, con le parole prima e con l'ESEMPIO poi (perchè ha rifiutato le cure inutili nel suo ultimo calvario) ha dato una interpretazione che secondo me è a senso unico e tale dovrebbe essere...l
«Da essa (ossia dall'eutanasia, n.d.r.) va distinta la decisione di rinunciare al cosiddetto «accanimento terapeutico», ossia a certi interventi medici non più adeguati alla reale situazione del malato, perché ormai sproporzionati ai risultati che si potrebbero sperare o anche perché troppo gravosi per lui e per la sua famiglia. In queste situazioni, quando la morte si preannuncia imminente e inevitabile, si può in coscienza «rinunciare a trattamenti che procurerebbero soltanto un prolungamento precario e penoso della vita, senza tuttavia interrompere le cure normali dovute all'ammalato in simili casi». Si dà certamente l'obbligo morale di curarsi e di farsi curare, ma tale obbligo deve misurarsi con le situazioni concrete; occorre cioè valutare se i mezzi terapeutici a disposizione siano oggettivamente proporzionati rispetto alle prospettive di miglioramento. La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non equivale al suicidio o all'eutanasia; esprime piuttosto l'accettazione della condizione umana di fronte alla morte.»
Infatti:
Welby non ha chiesto l'eutanasia, anche se lui l'ha chiamata tale:
ha chiesto di rifiutare le cure inutili e gravose...
Quello che mi chiedo io: "perchè ci arrivo io che non ne so un ****** e non un esperto di teologia illustre come Ratzinger?"
E' evidente che in questo caso non era coperto da infallibilità.
Ciao!
2007-01-01 03:16:00
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answer #1
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answered by Anonymous
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a questo proposito ho detto che l'eutanasia non ha motivo di esistere
in quanto la vita va vissuta finchè possiamo farlo senza essere attaccati
ma soprattutto dipendenti da una macchina.
ma il fatto più impensato è che dopo qualche ora ho sentito che benedetto XVI ha fatto una affermazione analoga.
2006-12-24 18:54:50
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answer #2
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answered by Doziweze 2
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Per Don Gianni Baget Bozzo «Il funerale pubblico significava un riconoscimento di un atto politico voluto esattamente per combattere la posizione della Chiesa. E siccome la Chiesa è legata dalla verità che professa non può concedere questo fatto. È il medesimo principio per cui i primi cristiani rifiutavano di dare onore divino agli imperatori romani. La Chiesa non ritiene di dover bruciare nemmeno un anello di incenso di fronte al dio del nostro giorno: l'opinione pubblica».
2006-12-28 08:01:39
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answer #3
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answered by Adel 3
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Nel caso di specie, è vera eutanasia o rifiuto dell'accanimento terapeutico?
In linea di massima la Chiesa ammette quest'ultimo.
Come si fa a dire che tenere in vita Welby contro la sua volontà E in una situazione di sofferenza (ricorrono entrambe le condizioni) non fosse accanimento terapeutico?
Può sorprendere, perciò, la decisione del Vicariato, a meno di leggere la decisione in chiave "politica": il caso Welby era diventato la bandiera di chi è a favore dell'eutanasia in genere (e, come tale, frainteso un po' da tutti). A questo il Vicariato ha dato una risposta "politica" condannando un caso per quello che rappresenta e non per quello che è (era) in realtà.
2006-12-25 18:31:14
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answer #4
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answered by ? 7
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ha trovato la felicità e la pace che si meritava dopo tanta sofferenza.
La cosa più giusta è stata realizzare il suo desiderio.
2006-12-24 21:20:26
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answer #5
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answered by lilyspirit83 4
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Non c'è più niente da dire, a parer mio è stato detto anche troppo e spesso a sproposito. Un uomo che ha sofferto per ben 40 anni, ininterrottamente, è uscito di scena con una dignità che ben raramente è riscontrabile negli uomini. Rispettiamo la sua scelta e soprattutto gioiamo, perché non soffre più.
2006-12-24 19:22:01
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answer #6
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answered by Zeus 4
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Che possa riposare in pace come voleva e si goda il Natale da lassù.
Ciao Welby
2006-12-24 16:31:24
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answer #7
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answered by alessandra r 4
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che c'è da dire...ora finalmente riposa in pace!
2006-12-24 16:19:46
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answer #8
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answered by east_side 2
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Forse finalmente sta riposando!!!!!Nobile tuo pensiero,grazie da chi ha un cuore come il Tuo.Ti abbraccio.....Buon Natale.Pierino
2006-12-24 16:10:03
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answer #9
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answered by Anonymous
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che sono solo ignoranti e ke usano la kiesa solo x fare i loro interessi e ke nn e giusto xke quella x lui nn era vita
2007-01-01 09:43:53
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answer #10
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answered by skuikas 3
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