sn daccordissimo..perchè l attore deve sapere ciò che sta interpretando,ma nello stesso tempo deve rimanere un pò fuori dal personaggio per vedere oggettivamente chi è, e qual è il suo pensiero ideologico che lo caratterizza..
ciaooo
2006-12-26 21:45:11
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answer #1
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answered by booh 4
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Concordo eccome! dunque, un attore che recita la propria parte deve fingere di essere qualcuno che non è, quindi... deve fingere di fingere, chiaro, no? non so se mi sono spiegata, comunque è interessante, tu che ne dici?? non ci hai detto la tua opinione! Baci
2006-12-29 08:07:20
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answer #2
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answered by superkio91 2
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Quindi "deve essere vero".
Concordo , l'attore dev'essere VERO in scena perché quello che sta "recitando" sta accadendo veramente.
2006-12-25 05:55:59
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answer #3
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answered by Fabio L 2
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totò? se l'ha detto totò concordo...
secondo me l'attore deve fingere di essere vero... quindi negare se sesso e allo stesso tempo fingere di essere un vero finto...
2006-12-23 17:41:48
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answer #4
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answered by sasha_enka 4
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Era certamente uno dei pochi che aveva capito il proprio mestiere...mi dici chi l'ha detto? piuttosto via mail o messenger...
2006-12-26 13:27:35
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answer #5
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answered by Thom Back 2
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Io non concordo assolutamente!!!! Il latino actor da cui proviene l’italiano attore, è un derivato del verbo agere, agire.
Attore è quindi chi recita, chi interpreta una parte nel cinema, nel teatro, in televisione, cioè colui che per fingere di essere il personaggio, stabilisce con esso un rapporto profondo che ha radici nell’anima e nell’inconscio. Solo così l’attore può estraniarsi da sé e far parlare il personaggio.
2006-12-25 16:53:46
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answer #6
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answered by Maya 7
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Concordo in pieno. Il verismo asssoluto alla fine annoia, non coinvolge. L'attore deve sempre esagerare.... nei limiti ovviamente, senza cadere nella gigioneria.
Ma ci vuole un qualcosa in più per rendere un personaggio interessante e gradevole....
2006-12-24 17:52:56
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answer #7
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answered by Anonymous
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Il fingere di fingere per l'attore si rifà all'insegnamento della scuola brechtiana, per cui l'attore non cerca l'immedesimazione nel personaggio che interpreta (tipica invece del metodo americano di Stanislavski), ma ne rimane un po' staccato, recitando sopra le righe ed evidenziando così il senso ludico e simbolico della rappresentazione. Personalmente è un sistema interpretativo che, se ben giocato e non ridotto a banale metafora, io apprezzo molto anche se riduce il coinvolgimento psicologico realistico alla vicenda rappresentata proprio perché ne accentua il valore simbolico. Forse però al cinema si addice di più l'immedesimazione rappresentativa che non al teatro.
2006-12-24 04:39:25
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answer #8
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answered by etcetera 7
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non concordo... l'attore se vuole trasmettere qualcosa, una qualsiasi emozione, deve sentirla in prima persona, deve quindi essere VERO... si fa teatro anche solo per uno spettatore... e il compito dell'attore è quello di arrivare al suo cuore, facendolo ridere o facendolo piangere (nei casi + estremi)... quindi... niente finzione, ma solo verità!
2006-12-28 11:17:23
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answer #9
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answered by Anna Shirley 4
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L'attore deve giocare, la recitazione non è psicoterapia e gli attori non sono dei maestri di pensiero più di ogni altra persona sulla faccia della terra. Fingere di fingere è un noioso slogan ad effetto. Sbadiglio.
2006-12-26 13:28:57
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answer #10
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answered by amelinmelina 7
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