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Prima o poi si troverà una soluzione eticamente buona che eviti il prolungare inutilmente sofferenze e accettare la morte.

Però: sapendo quale disagio dà alla sua famiglia non potrebbe capitare che
un malato terminale decidesse di morire
solo per togliere il disturbo?

In questo senso non è vero che l'eutanasia tutelerebbe il malato.
Qualcuno poi potrebbe indurre il malato a togliersi dai piedi ("ormai sei in condizioni disperate, non possiamo più seguirti, perchè non te ne vai e magari ci lasci l'eredità?")

2006-12-20 04:19:54 · 5 risposte · inviata da emanu 3 in Società e culture Società e culture - Altro

5 risposte

purtoppo questo è un argomento così delicato che difficilmente si riuscirà a trovare una soluzione che possa andare bene per tutti. ma proprio perchè è un argomento così difficile penso che sia quasi impossibile capire cosa si prova finchè certe cose non le vivi in prima persona. quindi sono favorevole a staccare la spina,ma solo nei malati terminali non coscienti e solo nel caso che ci sia un precisa volontà scritta del malato.
resta comunque il fatto che secondo me certe cose finchè non ci passi in prima persona non le potrai mai capire,e in ogni caso non posso biasimare nè chi vuole staccare la spina nè che si ostina a sperare nella vita.

2006-12-20 04:52:15 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

"non potrebbe capitare che
un malato terminale decidesse di morire
solo per togliere il disturbo?" Assolutamente no. Nei paesi in cui è concessa, i medici non vanno a destra e a manca per l'ospedale ad ammazzare i pazienti che strillano dalla camera "Dottoreeeeee! Dottore, voglio ammazzarmi, può farlo lei? L'infermiera è impegnata."
La concessione per l'eutanasia è data solo ai pazienti in stato terminale, che o sono direttamente dei vegetali (in coma) ed è CERTO che non possano migliorare, oppure hanno la maggior parte delle funzioni vitali compromesse (come PierGiorgio Welby). In quel caso, SI PRENDE IN CONSIDERAZIONE l'eutanasia, non che uno dice "Ammazzatemi" ed il dottore esegue meccanicamente. Per questo non c'è il rischio che l'eutanasia possa sfuggire di mano, perché non verrà applicata su:
1) pazienti poco gravi;
2) pazienti gravi, ma che possono vivere senza problemi (=dolori);
3) pazienti gravi e sofferenti, ma che potrebbero guarire.
Non so, poi, quanti parenti desiderino la morte del loro caro per soldi. Questo affresco da film giallo non è molto rappresentativo della famiglia media italiana.
(Sono favorevole all'eutanasia.)

2006-12-20 12:54:31 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 1

Questi sono i rischi che si corrono oggi senza una legge sull'eutanasia. Oggi infatti l'eutanasia è reato nel nostro paese.Oggi può capitare che un malato voglia andarsene per "togliere il disturbo".Oggi nessuna tutela questo malato e "certe cose" si fanno nel silenzio tra quattro mura ed in piena illegalità. E' proprio per questo che è necessaria una legge liberale sull'eutanasia.Eutanasia non significa omicidio, ma diritto di morire in presenza di una malattia mortale in stato terminale, se lo si decide in piena libertà ed in piena autonomia nella totale disponibilità delle proprie facoltà mentali. Con una legge verrebbero istituite in ogni ospedale delle commissioni di esperti adatte a giudicare proprio i presupposti indispensabili per esercitare il proprio diritto di morire. Inoltre con l'istituzione del testamento biologico saresti in grado oggi che sei in piena salute di decidere a quali trattamenti vorresti essere sottoposta ed a quali no in caso non potessi esercitare a causa di una malattia (pensa alle persone in coma permanente) il tuo diritto di autodeterminazione. Nessuno vuole imporre l'eutanasia a chi la considera eticamente deplorevole, io non la penso così ma non è questo il punto. Viviamo in uno stato che si professa laico, allora dobbiamo dire basta a certe leggi dettate dalla morale cattolica. Chi è cattolico potrà benissimo decidere per se stesso di non esercitare mai il diritto perchè intestatario di tale diritto per lui è Dio, liberissimo di farlo, ma io voglio il diritto di poter decidere della mia vita e della mia morte e se davvero viviamo in uno stato laico...questo diritto me lo devono dare.Grazie Piergiorgio

2006-12-20 12:48:11 · answer #3 · answered by Zio Ingemar 4 · 2 0

in ogni caso resta sempre una priorità la scelta di autodeterminazione di un individuo... nn capisco perchè devo chiedere permesso ai "bigotti" se nn voglio più vivere...

2006-12-20 12:22:34 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 2

Problema grandissimo che non ha e non avrà mai una soluzione che accontenti tutti: per iniziare ok a malati terminali, vediamo cose accade per tre anni poi possiamo eventulamente estendere piano piano il raggio di azione. Mai libera scelta assoluta perchè potrebbe significare ok al suicidio.

2006-12-20 12:33:02 · answer #5 · answered by loreto0957 2 · 0 2

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