La gloria di Dio nell’alto dei Cieli, un aspetto secondario del Natale ?
Plinio Correa de Oliveira (*)
Riposate, Signore, nel vostro poverissimo quanto augustissimo presepio, sotto lo sguardo della Vergine, vostra Madre, che riversa su Voi i tesori ineffabili del suo rispetto e della sua tenerezza. Mai una creatura adorò con così profonda e rispettosa umiltà il suo Dio. In nessun tempo un cuore materno amò più affettuosamente suo figlio. Reciprocamente, mai Dio amò tanto una mera creatura. E in nessun momento un figlio amò tanto pienamente, tanto interamente, tanto sovrabbondantemente sua madre. Tutta la realtà di questo sublime dialogo di anime può essere racchiusa in queste parole, che indicano qui un intero oceano di felicità e che, in un'occasione ben diversa, avreste detto un dì dall'alto della Croce: "Madre, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre (Giov. 19, 26). E, considerando la perfezione di questo reciproco amore, tra Voi e vostra Madre, sentiamo il cantico angelico che si innalza dalle profondità di ogni anima cristiana: "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli, e pace in Terra agli uomini di buona volontà" (Luca 2, 14).
"Pace in Terra agli uomini di buona volontà": il succedersi complicato ma celere delle associazioni di immagini mi fa sentire subito che in numerose occasioni dell'anno che sta finendo ho sentito parlare di pace, e di uomini di buona volontà. Curioso... mi rendo conto di aver sentito parlare meno, e persino molto meno, della gloria di Dio nel più alto dei Cieli. A dir bene, quasi non ne ho sentito parlare. Neppure implicitamente; poiché implicitamente si parla della gloria di Dio quando vengono affermati i suoi sovrani diritti su tutto il creato e, per amor suo, si rivendica l'adempimento della sua Legge da parte degli individui, delle famiglie, dei gruppi professionali, delle classi sociali, delle regioni, delle nazioni e di tutta la società internazionale.
Perché mai questo silenzio, mi domando io? Perché gli uomini vogliono tanto la pace? Perché tanti uomini si vantano di avere buona volontà? E perché sono talmente pochi coloro che si preoccupano della gloria di Dio, o mostrano di agire e combattere per essa?
(...)
(La meditazione completa troverai sul sito www.lucisullest.org)
2006-12-19 08:35:49
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answer #1
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answered by Adel 3
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IL CANTO DI DIO (Lc.2,1-20)
Mentre un profondo silenzio avvolge tutte le cose e la notte è a metà del suo corso, come al tempo della liberazione dall’Egitto, il Verbo Onnipotente discende dal cielo e nasce umile figlio della Vergine Maria. Nessuno se ne accorge. I saggi d’Israele, pur conoscendo le Scritture e sapendo di Betlemme, sono lungi da ipotizzare che sta per iniziare il “dramma di Dio fra noi”. I grandi della terra ragionano solo in termini manageriali di profitto. La gente comune ha ben altro per la testa. Pensa all’oggi, non sapendo se ci sarà anche un domani. Così mentre ognuno ruota attorno ai suoi pensieri, un profondo stupore investe alcuni all’udire il canto di Dio, nell’umiltà della condizione terrena. Si tratta davvero di una “prima in assoluto”, unica nel suo genere, destinata ad incidere i cuori più induriti. Essa consta di tre i movimenti: andante, adagio, allegretto mosso.
Andante
Sono in scena gli angeli che vanno dai pastori, a dare il lieto annuncio (Evangelo) della nascita di Gesù. E’ l’ultima e definitiva chiamata di Dio, il suo desiderio di abitare con i suoi, nella sua casa. I pastori rispondono pieni di curiosità, recandosi a Betlemme a vedere l’avvenimento Chiamata e risposta per un dialogo d’amore. Sintesi dell’intera storia salvifica, giunta così alla sua pienezza . Non c’è più tempo per esitare: Dio ci interpella.
Adagio
I pastori vedono il bambino adagiato sulla mangiatoia. Le parole lasciano il posto alla contemplazione del Dio-con-noi. Maria, da parte sua, vive l’evento, custodendolo nella profonda meditazione del suo intimo. Atteggiamento di tutta la sua vita, fino al sacrificio del Golgota. Il canto degli Angeli, dall’invito alla lode, ci trasferisce nel santuario del nostro cuore, dove occorre far spazio a Dio.
Allegretto mosso
Questo terzo movimento esprime la gioia, che colora i volti, e per mezzo dei pastori si riversa sugli abitanti della regione. La loro esperienza, mentre non cessa di glorificare, è testimonianza gioiosa e contagiosa. Si tratta di qualcosa che non si può perdere, perché riempie di senso l’esistere umano.
Natale, canto di Dio. È venuto fra noi per unirci alle melodie celesti. E’ l’amore, presente in Lui, che ci invita. È invece palese l’inadeguatezza delle nostre voci. Per questo la permanenza del Figlio tra noi è per insegnarci ed educarci a gioire con Dio.
Spero che questa meditazione "musicale" sia stata di tuo gusto. Ti auguro un felicissimo Natale pieno di serenità, Kasper21.
2006-12-19 08:59:40
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answer #2
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answered by Anonymous
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E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi Alleluia!!!!!!!!!!
Ti ringrazio per l'opportunità che mi hai fornito.Buon e Santo Natale a te e a tutti gli amici.
2006-12-20 01:03:17
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answer #3
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answered by Mimì 7
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Ciao,
Non so se ti piace, comunque:
Sono nato nudo, dice Dio, __________ perché tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero, ________________ perché tu possa soccorrere chi è povero.
Sono nato debole, dice Dio, _________perché tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore ______________perché tu non dubiti mai del mio amore.
Sono una persona, dice Dio, ________perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato perseguitato ____________perché tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato nella semplicità __________perché tu smetta di essere complicato.
Sono nato nella tua vita, dice Dio, ____per portare tutti alla casa del Padre.
(L.Noben)
Buon NATALE
Fra
2006-12-20 00:45:20
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answer #4
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answered by FraS 4
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Piccolo BAMBINO GESU' illumina il cuore della gente affinché diventi umile come TE. Illumina la mente dei potenti della terra affinché amministrino meglio le ricchezze e che mai più nessun bambino,di nessuna parte del mondo pianga per la fame.Aiuta in
questa S.Notte gli ammalati negli ospedali affinché vengano lenite le loro sofferenze. Scaccia dal nostro cuore l' egoismo,
l' aridità, intolleranza,la menzogna, la falsità. Metti al loro posto la bontà,la generosità,l' amore, la disponibilità verso chi ne ha bisogno. Fa che tutto il mondo si unisca in un unico ideale abbraccio di fraternità.
2006-12-19 18:16:08
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answer #5
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answered by MARIA ROSA D 4
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ommmmmm...
2006-12-19 08:24:22
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answer #6
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answered by Sabry31 3
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Personalmente credo che non bisogni meditare nel giorno di natale, ma godersi la gioia dell'evento. Più che meditazione opterei per la contemplazione. Con un occhio di riguardo anche al panettone però!
2006-12-19 08:28:42
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answer #7
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answered by ginevra a 4
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Io! Medito su come mai la gente si carica di un po' (solo un po', non troppo, ma più di niente) di positività. Medito sulla reciproca influenza, che in realtà porta intere masse a essere migliori (a Natale) o peggiori (per esempio allo stadio). Sto cercando di capire qual'è la scintilla (interiore) che scatena tutto ciò.
Soprattutto sto cercando di capire come fare io, per me, ad assorbire sempre e solo positività e a diventare tetragono alla negatività.
Per ora riesco solo a vedere il come avviene, ma non il perché, azz!
Se qualcuno invece lo ha già realizzato...... io sono pronto a imparare.
2006-12-19 08:39:38
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answer #8
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answered by Anonymous
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