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L'ARTE REALISTA
Nasce in risposta alla richiesta di "vero" e "quotidiano": si cerca di documentare la realtà nel modo più distaccato possibile, quasi analitico.
In Francia si sviluppa come metodo scientifico per indagare la realtà, spiegandone le contraddizioni e le miserie, senza esserne però coinvolti emotivamente: l'artista deve annotare minuziosamente le caratteristiche del mondo che lo circonda, astenendosi da ogni giudizio soggettivo.
L'arte realista è trascrizione del dato reale. La realizzazione en plein air è dunque importante perché l'approccio alla realtà non sia idealizzante: si cerca infatti di restituire un'immagine della natura otticamente corretta, in cui il "vero" sia rappresentato senza mediazioni.
L'arte realista ha come punti di riferimento il realismo tragico e violento di Caravaggio e il realismo iniquo e sordido di Goya.
Affonda però le sue radici nel romanticismo, di cui è l'assolutizzazione: l'arte romantica ha già in sé alcuni elementi di realismo, che confluiranno poi nella tendenza chiamata "estetica del brutto", in cui viene contestato l'accademismo e i soggetti non vengono discriminati in base alla loro maggiore o minore dignità.
I temi sono spesso umili, ma in essi si cerca comunque di rappresentare la dignità dei soggetti.
Il pubblico dell'arte realista è il popolo, l'unico in grado di comprenderne il linguaggio diretto e la volgarità senza scandalizzarsi: per questo in molte rappresentazioni viene data autorevolezza anche a figure "normali".
GUSTAVE COURBET
E' il capostitpite indiscusso dell'arte realista; inizia la sua attività nel solco dell'arte romantica, prestando attenzione anche a Caravaggio e Rembrandt.
Ben presto arriva a rifiutare radicalmente ogni tipo di influenza e di compromissione con tutte le forme d'arte ufficiali e proclama che "la pittura può soltanto consistere nella rappresentazione di oggetti visibili e tangibili".
Afferma quindi la volontà di osservare in modo critico e imparziale i fenomeni dell'esistente: esclude soggetti mitologici, religiosi, di storia del passato e di invenzione per concentrarsi sulla realtà contemporanea, che può essere molto volgare, vile, sporca; si concentra sui piccoli fenomeni del quotidiano e li registra con l'impersonale distacco di un osservatore oggettivo.
L'occhio indagatore dell'artista scava impietosamente nella realtà, mettendone a nudo ogni risvolto e rifuggendo da qualsiasi tentazione pietistica.
Courbet non conosce le mezze misure e la tecnica che adotta è innovativa e personale; dimostra una grande attenzione per i problemi compositivi ed è attentissimo alla resa realistica fin dalle fasi preparatorie.
"Lo spaccapietre" (1849 - olio su tela)
Il soggetto è di livello molto basso; ciò permette all'autore di indagare la realtà quotidiana mettendone a nudo ogni aspetto (le toppe sulle maniche, il panciotto strappato, i calzini bucati, il pasto povero) in modo oggetivo e impietoso.
La natura circostante è tratteggiata in modo essenziale.
"L'atelier del pittore" (1855 - olio su tela)
La scena è ambientata nello studio dello stesso Courbet: al centro il pittore, intento a dipingere un paesaggio, è circondato da letterati e artisti.
A sinistra sono rappresentate le classi sociali più basse: dai volti dei personaggi affiorano il pesante fardello della vita e i suoi dolori.
A destra si trovano i sogni e le allegorie, impersonati da personaggi intellettuali e di cultura.
La Verità, nuda accanto all'artista, osserva la sua opera, mentre un bimbo guarda incuriosito: Courbet esprime così la sua idea dell'arte, che è nuda, semplice ed innocente.
"Le signorine sulla riva della Senna" (1857 - olio su tela)
All'apparenza innocuo e scialbo, questo dipinto rappresenta la storia di due ragazze in tutta la sua quotidianità: sdraiate lungo la riva del fiume, sono vestite alla moda del tempo (perciò non sono identificabili con ninfe o dee dell'antichità classica).
Sembra che l'artista abbia voluto coglierle di sorpresa, nei loro volti assonnati e un po' volgari, nelle loro posizioni goffe e sgraziate.
2006-12-19 04:41:44
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answer #1
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answered by ??? 4
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mi ricordo un quadro lo spaccapietre se non erro..nella sua essenzialità suggeriva tutto il dolore e lo strazio di un uomo che era dedito all impiego appunto dello spacccare le pietre
2006-12-20 06:49:51
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answer #3
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answered by evopietro 3
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