Mussolini combatté la mafia, ma ciò a cui mirava era l'eliminazione di qualsiasi influenza delle cosche sui contadini, e la sostituzione ad essa dei sindacati fascisti.
La repressione fascista della mafia si attuò dapprima con una serie di retate e migliaia di arresti, per giungere ad alcuni grandi processi per associazione a delinquere ed a provvedimenti di confino.
Tali provvedimenti risparmiarono le classi abbienti, con un chiaro intento di restaurazione proprietaria. Gli strumenti di lotta alla mafia messi in campo dal regime fascista furono, come in campo politico, quelli di uno stato forte di polizia. Divenne famoso in quegli anni Cesare Mori, detto “il prefetto di ferro” per il suo particolare accanimento nella lotta alla mafia a Palermo.
2006-12-15
18:27:11
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4 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Politica e governo
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Il fascismo, inferto un grave colpo alla mafia, celebrò la vittoria e l’eliminazione del fenomeno mafioso, che però, pur in maniera latente, continuò a regolare i rapporti di potere nell’isola, per poi risorgere fin dalle prime battute dell’occupazione alleata prima e della repubblica poi.
Le cosche occuparono stabilmente le istituzioni e gli enti, utilizzando la trasformazione in atto nel partito al potere, la Democrazia Cristiana, che da partito di notabili divenne macchina politica che trovava alimento nel controllo delle risorse pubbliche. Ho lette questo sito
http://www.sperimentaleleonardo.it/itinerari/lavoromafia1/COSA%20NOSTRA%20(STORIA).htm
la storia e prorpio questa?
Da allora la mafia si è radicata nella politica, proprio come una piovra che con i suoi tentacoli sta ben salda nell'ambiente politico?
2006-12-15
18:29:44 ·
update #1