Il Polonio 210 è l'isotopo radioattivo altamente tossico rilevato nel corpo di Alexander Litvinenko, la spia russa deceduta per avvelenamento. Si tratta di un elemento molto raro, definito addirittura "esotico" dagli scienziati, che hanno anche sottolineato quanto sia difficile riuscire a reperirlo. Il Polonio infatti non è un veleno "che può essere prodotto tra le mura casalinghe", ha spiegato il dottor Andrea Sella, chimico dell'University College di Londra. "Chi lo ha preparato doveva necessariamente disporre di attrezzature altamente sofisticate, forse di un laboratorio specializzato in esperimenti sulla radioattività".
Il Polonio è solido, e può essere sciolto in una soluzione acquosa. Non emana radiazioni pericolose per l'uomo, ma diventa letale solo quando viene inalato, ingerito o bevuto, o entra in contatto con una ferita: deve quindi essere assorbito dal corpo umano. "Le particelle di questo isotopo danneggiano il Dna umano arrivando addirittura a frammentarlo", aggiunge Sella, "che vuol dire che il comando cellulare che regola il nostro corpo viene messo fuori uso, e la divisione cellulare viene bloccata".
Gli esperti hanno inoltre calcolato che la vita media del Polonio 210 sia di 138 giorni. E se a ciò si aggiunge che per uccidere un uomo basta una modica quantità di questo elemento, si può anche pensare di spedirlo al proprio bersaglio sicuri che l'operazione vada tranquillamente in porto.
2006-12-16 23:55:20
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answer #1
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answered by $tefy 2
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Il polonio è un elemento che si trova raramente in natura e si produce nell'ordine del centinaio di grammi l'anno attraverso una reazione nucleare. Pertanto non è da tutti la possibilità di una tale operazione. Diventa pericoloso solo se ingerito.
2006-12-16 03:15:54
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answer #2
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answered by Alexandra 2
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E' un metallo radioattivo. Se unito al Cesio è un ottimo detonatore
per una bomba : LA BOMBA ATOMICA.
2006-12-16 02:21:55
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answer #3
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answered by Anonymous
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Il polonio è l'elemento chimico di numero atomico 84. Il suo simbolo è Po.
È un metalloide radioattivo raro, chimicamente simile al tellurio e al bismuto, e si trova nei minerali di uranio.
Indice
1 Caratteristiche
2 Applicazioni
2.1 Il polonio-210
3 Storia
4 Disponibilità
5 Isotopi
6 Precauzioni
7 Note
8 Collegamenti esterno
Caratteristiche
Questa sostanza radioattiva si scioglie facilmente in ambiente acido (ma è difficilmente solubile in ambiente alcalino). Il suo comportamento chimico è molto simile a quelli di bismuto e tellurio. Il polonio è un metalloide volatile, di cui il 50% si vaporizza in aria dopo 45 ore a 328 K (55 °C). Non ha isotopi stabili ma oltre 50 isotopi instabili: è estremamente tossico e molto radioattivo. Il polonio è stato rinvenuto come contaminante nel fumo di tabacco e nei minerali di uranio.
Applicazioni
Quando è mescolato in lega con berillio, il polonio può essere usato come sorgente di neutroni.
Questo elemento è stato usato in dispositivi per eliminare la carica elettrostatica nelle manifattura di stoffe, ma è stato rimpiazzato da sorgenti di raggi beta, più facilmente disponibili e meno pericolose. Le proprietà antistatiche sono dovute alle radiazioni alfa che ionizzano l'aria circostante, che a sua volta neutralizza le cariche elettrostatiche [1].
Si usa anche su speciali spazzole che tolgono la polvere accumulata sui negativi fotografici. Il polonio in queste spazzole è sigillato e schermato in modo da minimizzare i rischi da radiazioni.
[modifica] Il polonio-210
Questo isotopo del polonio è un emettitore alfa, con una emivita di 138,39 giorni. Un milligrammo di tale metalloide emette lo stesso numero di particelle alfa di 5 grammi di radio. Il decadimento di questo elemento rilascia anche una grande quantità di energia: mezzo grammo di polonio-210, se viene termicamente isolato dall'ambiente, può raggiungere rapidamente temperature di circa 500 °C, e sviluppare circa 140 watt/g in energia termica [1]. Pochi curie (gigabecquerel) di polonio-210 emettono una luminescenza blu dovuta all'eccitazione dell'aria circostante per effetto Compton.
Poiché praticamente tutta la radiazione alfa viene facilmente bloccata dai normali contenitori e rilascia la sua energia appena colpisce una superficie, il polonio-210 è stato preso in esame per un possibile uso nel riscaldamento dei veicoli spaziali, come sorgente per celle termoelettriche nei satelliti artificiali. Tuttavia, a causa della sua breve emivita (ca. 140 giorni), il polonio-210 non poteva alimentare queste celle per tutta la vita utile di un satellite e questa applicazione è stata abbandonata.
2006-12-16 02:25:27
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answer #4
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answered by deasekemth 4
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è il marito della polonia anzi ad essere precisi è il 210°
2006-12-16 02:51:03
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answer #5
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answered by bellambriana2003 3
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