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Avete seguito il "caso Welby"?

2006-12-15 09:55:35 · 21 risposte · inviata da Zio Ingemar 4 in Notizie ed eventi Attualità

21 risposte

Ad essere sincera il caso Welby non l'ho seguito più di tanto, ma posso dirti che se la persona interessata è capace di intendere e di volere è giusto che possa decidere della sua vita...lavorando con l'handicap, minorile e non, ogni giorno vedo situazioni pesantissime, di persone imobilizzate in un letto o di bimbi obbligati a stare su di una sedia a rotelle, vegetali che non hanno la possibilità di vivere una vita "normale", come tutte le altre persone che li circondano. Se il diretto interessato ha la capacità di capire che purtroppo il suo handicap lo costringe a non poter parlare con nessuno, a non muoversi e a non vivere è giusto che almeno questa scelta gli sia data......è l'unico diritto che hanno, privandoli anche di questo è come se noi chiudessimo gli occhi, lasciandoli da soli in questo limbo da cui non potranno mai uscire.

2006-12-15 22:55:36 · answer #1 · answered by ZiaKate1984 3 · 1 1

Sono una persona libera, certamente libertà non vuol dire anarchia, quindi libera ma nell'ambito delle regole, però la vita è mia e la gestisco io, senza alcuna intromissione, nè civile nè ecclesiastica. Cosa offre la società a chi soffre? Nulla, indifferenza totale. Ed allora rimanesse nell'ombra anche per la mia fine.

2006-12-15 10:15:49 · answer #2 · answered by sorrisostupendo 3 · 2 0

La libertà di un uomo di decidere della propria vita.
Ecco cosa viene violato con Welby, uomo paralizzato nel corpo ma dalla mente lucidissima.

Quella della Chiesa è una forma di violenza: si ostina ad andare contro la volontà di un uomo che sta soffrendo.
E che chiede, per giunta NEL PIENO DELLE SUE FACOLTA', che gli si stacchi il respiratore.

Auguro al signor Welby che la morte lo possa cogliere il più presto possibile - auguro cioè, che dio tolga all'uomo di chiesa la presunzione di decidere, per un suo simile, cosa è giusto e cosa è sbagliato.

2006-12-15 10:18:23 · answer #3 · answered by MoonChild 4 · 2 1

non decidi di nascere e quindi non decidi di morire non ti preoccupare c'è sempre qualcun'altro che decide di queste cose al posto tuo, rilassati!!!!!!!!!!!!!

2006-12-15 10:14:50 · answer #4 · answered by ? 7 · 2 1

Credo proprio di si, alla faccia di tutti i giudici del mondo. Ognuno ha diritto ad una buona morte se non ouò più avere una vita dignitosa. Ciao...

2006-12-15 10:06:43 · answer #5 · answered by Anonymous · 2 1

Si è giusto che decida io se voglio morire oppure no.... me ne frego se la chiesa è contro l'eutanasia, se sono ridotto a un vegetale che senso ha stare in vita? Far stare peggio i miei cari e magari sperando a un miracolo che non capirà mai?

2006-12-15 10:05:56 · answer #6 · answered by Anonymous · 2 1

assolutamente si, siamo nati senza volerlo, DOV'E' IL LIBERO ARBITRIO?!?!? visto che possiamo vivere come vogliamo (+o-) lasciateci scegliere se vivere o meno!

2006-12-15 10:03:37 · answer #7 · answered by reeeeeee 4 · 2 1

credo di avere più diritto io di scegliere se non voglio più vivere che non il legislatore di obbligarmi a vivere

2006-12-15 09:59:50 · answer #8 · answered by Simply me 6 · 2 1

Quello che ci va di mezzo è il fisico della donna, nel senso che se l. a. gravidanza, il parto, causano problemi non è certo l'uomo a rimetterci. Se il bambino potesse crescere indipendentemente dalla donna, allora sarebbe giusto a ways decidere a entrambi. Siccome non si tratta di un'incubatrice, sta a lei decidere. Che poi non tenere conto del pensiero del padre sia moralmente sbagliato è vero.

2016-12-18 14:10:02 · answer #9 · answered by rothe 3 · 0 0

Si

2006-12-15 21:10:36 · answer #10 · answered by Donald Duck 6 · 0 0

Si, sarà brutto sentirlo dire ma credo che solo nella situazione si possa capire il dolore ,la sofferenza che provano e se arrivano a desiderare di morire deve essere davvero molta. Agl'occhi della chiesa non è ammesso decidere la nostra sorte, quello è un compito divino, in America e in altri stati c'è la pena di morte,(che non è decisa da Dio) ma io resto convinta che come noi siamo il nostro miglio medico siamo anche i legittimi proprietari della nostra vita, e dato che ci vuole molto coraggio per farsi fuori se uno arriva al limite ha il diritto di morire con dignità. Dignità di una morte serena e non agonizanta dal dolore che certe malattie provocano.

2006-12-15 10:07:42 · answer #11 · answered by Anonymous · 1 1

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