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Tutti li giorni, se te metti 'n riva ar mare, vedi na' barchetta che viene a remi verso la battigia. Mano mano che s'avvicina, vedi li visi che porteno disperazione, ma puro speranza de na' vita diversa, felice.
E' gente povera, ha lasciato tutto puro se 'n c'aveva gnente, ha lasciato moije e fiji, genitori e amici pe' cerca de costruisse na' vita diversa da quella che j'hanno tarpato.
Certo, 'n mezzo a quelle facce c'è puro l'omo nero, ma quello c'è dovunque.
Eppure morta gente s'è scordata quanno eravamo noi a fa' quei viaggi, e puro 'n mezzo alle facce nostre c'era l'omo nero e c'aveva puro er nome: se chiamava Mafia. Ma de questo tutti fanno finta de' 'n sapello.
Li trattamo male e je dimo de peggio solo perché er colore de la pelle è diverso dar nostro, solo perché er credo loro è diverso dar nostro. Se sentimo granni ar confronto, infatti come ammazzamo noi er prossimo loro 'n so' mica capaci.
Ma quanno crescemo?

2006-12-13 21:57:49 · 8 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Società e culture - Altro

8 risposte

Gufo...ancora tu....mi piacciono le tue domande.
Senti....per cambiare bisognerebbe provare un po' quello che provano loro..li visi che porteno disperazione e che hanno lasciato moije e fiji...come dici tu.
A 19 anni io ho lasciato madre vedova e fratellino a casa. Ho rimboccato le maniche, sono andato all'estero e guadagnarmi la pagnotta perche' in Italia allora si scendeva nelle piazze e tirar sassi e facevano saltare le banche.
All'estero io sono sempre stato trattato da Italiano, cioe' con un po' di sufficenza e i soliti sterotipi, finita li'. Grazie a Dio ero biondo con gli occhi verdi e mi mimetizzavo bene tra inglesi e tedeschi, poi con un po' di furbizia ho imparato le loro lingue e a muovermi come fanno loro. Pero' mi sono dato da fare e ho contribuito al mantenimento della famiglia.
Gli Italiani hanno goduto finora di un benessere che ha fatto dimenticare loro che in Svizzera negli anni 60 sulle porte dei locali stava scritto VIETATO L'INGRESSO AI CANI E AGLI ITALIANI.
Quando cresceranno gli italiani? Ora e' troppo tardi, siamo troppo viziati, questo e' l'nizio della decadenza finale.

2006-12-14 00:43:10 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

...io sono arrivato in aereo e ben vestito, ma ambientarsi non è stato facile lo stesso...ancora oggi mi capita di sentirmi un'estraneo, ed è brutto, perchè non ho un posto...in italia sono un'argentino, in argentina mi chiamano "l'italiano" a causa del mio modo di parlare lo spagnolo....un disastro....ma questo è il mio destino, la mia unicità...non lo cambierei per niente....e per quanto riguarda i razzisti....beh, hanno solo paura di me ! ! !

2006-12-14 06:10:01 · answer #2 · answered by AK-85 5 · 1 0

io penso che il razzismo ci starà sempre,
però non ti credere siamo noi, anche noi a tempo debito siamo stati trattati male, anzi a detta di più di un mio amico "extracomunitario"
in italia il razzismo c'è poco, e quello che c'è è solo verbale...
In altri paesi, il razzismo è di più, ed è più violento...
per esempio in grecia...

2006-12-14 06:07:28 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

Penso ci voligano molte altre generazini per crescere perchè bisogna essere in tanti a farlo e di tutti i colori. Ma alla fine ce la faremo, o piuttosto dobbiamo farcela.

2006-12-14 06:31:15 · answer #4 · answered by paolapoggi50 6 · 0 0

Si, anche le nostre famiglie hanno lasciato la propria terra, anche per noi è esistito l'UOMO NERO, e molti purtroppo ci hanno rimesso la pelle!!!! Ma non partivamo per andare a rubare nella casa di chi ci poteva ospitare, non andavamo a stuprare le loro donne e uccidere i loro mariti, non passavamo ai ricatti fisici e morali negli angoli bui delle strade..... Non voglio fare di tutta l'erba una fascio, ma si partiva stremati dalle sofferenze e in cerca della speranza, del lavoro, di poter garantire un futuro per i propri figli. Dimmi un pò invece, sai qual'è L'ETA' media dei clandestini che arrivano ogni giorno sulle nostre rive? Cosa si aspettano di trovare poi? Forse il Nostro Prodi che abbracciandoli gli trova il lavoro e una casa il giorno dopo?

2006-12-14 06:25:04 · answer #5 · answered by Primadonna 2 · 0 0

Ieri una barchetta piena zeppa di persone è andata a finire su una splendida spiaggia vicino casa, in Sardegna, precisamente a Chia... tutte le estati ci vado decine di volte, ci girano anche le pubblicità, è sempre pieno come una grigliata di gamberoni, sembra un mosaico, più che una spiaggia... ma vederla al tg, deserta, freddissima, bianca che sembrava neve più che sabbia... e questi uomini che scendevano dal gommone, per essere rispediti al mittente, che stavano lì buttati come ci stiamo noi allegri d'estate, ma loro... non sembravano allegri per niente... Mi ha fatto una impressione terribile... sono gli stessi che sempre su quella stessa spiaggia l'estate vanno avanti e indietro cento volte a vendere un pò tutto borse collane cd... e noi ci andiamo a divertirci... che mondo strano...

2006-12-14 06:08:39 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

cresceremo quando riusciremo ad integrarli ed integrarci, ricordando sempre pero' che questo non significa rinunciare a quello che siamo. Scusa se non rispondo in romano stavolta, ma alcune domande di oggi, e notizie di ieri, riguardo all'integrazione, lasciano perplessi

2006-12-14 06:03:02 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

c'hai proprio ragione....eppure tutto il mondo è paese...xchè non ci aiutiamo a vicenda invece di farci la guerra???

2006-12-14 06:10:19 · answer #8 · answered by ...FeDe... 4 · 0 1

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