28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi. Ecco quando il mondo finirà.
È questa l'inquietante frase che Frank, un enorme e spettrale coniglio nero, dice a Donnie Darko, un adolescente affetto da schizofrenia, durante uno dei suoi frequenti sonnambulismi. Subito dopo un motore d'aereo si abbatte sulla sua casa, distruggendola, ma Donnie si salva, perché si trova su un campo da golf a chilometri di distanza dalla sua camera, nella quale il motore si è schiantato.
La malattia del ragazzo sembra la risposta più ovvia ai suoi vuoti di memoria ed ai comportamenti incomprensibili di Donnie, che viene mandato in analisi dalla dottoressa Thurman. La sua famiglia e la fidanzata cercano di aiutarlo, ma Donnie è sempre più preda delle sue allucinazioni, sempre più cupe, tetre ed indecifrabili di prima.
Il destino di Donnie, e non solo il suo, cambia quando si trova a leggere uno strano libro, "La filosofia dei viaggi nel tempo", scritto dalla cosiddetta "nonna morte", una vecchietta misteriosa che si aggira per la città, consegnato a Donnie dal suo professore di fisica, una volta allievo dell'autrice.
2006-12-13 03:19:33
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answer #1
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answered by Erik 2
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E' un film (molto sopravvalutato, per certi versi) sulla schizofrenia del protagonista. Trovo che non sia tanto importante la storia in se, piuttosto l'utilizzo del Tempo e specialmente della percezione e utilizzo che ne ha e ne fa un malato affetto da tale patologia. Per certi versi, ricorda "A Beautiful Mind", film che, secondo me, è a sua volta una sorta di rivisitazione (in stile spettacolar-hollywoodiano) di quel "L'ombra del Lupo" di Ingmar Bergman, nel quale Tempo - Spazio - Realtà, assumono una dimensione totalmente legata all'inconscio del protagonista ma slegata dalla realtà e logica oggettiva.
Possibile anche un collegamento con altri film (di ben altro livello, mi spiace per l'esordiente regista Richard Kelly!) su un Tempo/Spazio soggettivo e irreale: tra diversi mi vengono alla mente "L'Angelo Sterminatore" di Bunuel, film denso di figure generate dall'inconscio, spostamenti e metafore e "L'Anno scorso a Marienbad" di Resnais, dove realtà, irrealtà, sogno e proiezione si intrecciano e sovrappongono così strettamente, da rendere impossibile capire dove finisca l'una e cominci l'altra. A differenza di Donnie Darko, film "semplificato" perchè, si intuisce, diretto ad un pubblico più vasto e più giovane, le pellicole di Bunuel, Bergman e Resnais (pur se fruibili a livelli diversi) comportano una visione e una analisi molto più approfondita da parte dello spettatore, nonchè una discreta conoscenza delle teorie sulle connessioni tra cinema e psicoanalisi tanto che, a volte, se non si è fortemente motivati, si stenta ad affrontarle.
2006-12-13 12:54:43
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answer #2
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answered by Jade V 7
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donnie darko è un ragazzo che vede il futuro grazie ad un enorme coniglio di pezza rosa con la faccia di un teschio!
Mi pare che vada indietro nel tempo per salvare suo padre o la sua famiglia.... cmq ho visto il film ma mi ha lasciata un tantino perplessa
2006-12-13 11:14:38
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answer #3
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answered by vera 2
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sinceramente pur avendolo visto non ci ho capito un granchè!
2006-12-13 11:24:13
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answer #4
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answered by psiche_88 4
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la storia + volte lo vdi + la capisci è un film molto bello... scopri sempre particolari nuovi anche dopo averlo visto 5 volte
2006-12-13 11:54:13
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answer #5
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answered by stellina cri 3
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bella domanda.......
2006-12-13 11:18:22
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answer #6
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answered by Anonymous
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Ti dirò, a me dalla trama non ispirava molto, anzi... nn mi piaceva neanke un pò!! Ma dopo k l'ho visto.. è stato amore!! Ti consiglio di guardarlo xciò, anke se magari dalla trama nn ti sembra il massimo, magari poi ti succede la mia stessa cosa^^
2006-12-14 06:37:30
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answer #7
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answered by *bree* 1
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io ho solo visto il film per due volte e lo trovo veramente bello e intrigante...
2006-12-13 11:12:39
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answer #8
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answered by lolò 5
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