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Ci e' stato insegnato che la fede e’ un buon metodo per conoscere Dio e la sua esistenza, ma io credo che la ragione sia l'unico metodo che ci possa aiutare a distinguere il vero dal falso. Altrimenti, perche’ lo stesso metodo basato sulla fede non viene adottato in una investigazione dove si deve determinare se chi ha commesso un delitto e’ veramente colpevole? Perche' non basta SENTIRE DENTRO di se' che Tizio o Sempronio e' l'assassino? Nella serie televisiva “Don Matteo” si vede sempre l’acuita’ di Don Matteo nel risolvere tutti gli episodi dei “gialli,” questo perche’ sarebbe immorale mandare qualcuno all’ergastolo senza prove. Ma lui non usa la fede per risolvere questi misteri, usa il metodo scientifico, la ragione, e la logica per arrivare alla verita’. Se dovessimo usare la ragione, la logica e il metodo sperimentale potremmo mai provare l'esistenza di Dio? La fede non e' obbiettiva, e' soggettiva, non e' sufficiente a raggiungere la verita'.

2006-12-12 13:30:34 · 14 risposte · inviata da DrEvol 7 in Società e culture Religione e spiritualità

14 risposte

E' questione di competenze: la scienza e la razionalità possono gettare luce su molte verità, mentre la religione può gettare luce sulla Verità.

2006-12-12 15:51:57 · answer #1 · answered by Luciano D. 7 · 5 2

scusami ma la tua domanda parte da un presupposto sbagliato: "ci e' stato insegnato che la fede e' un buon metodo per conoscere Dio...". No, non lo si conosce con la Fede, lo si sente, lo si percepisce e poi, se non si e' soddisfatti di una vita vegetativa, si usa la ragione che ci e' stata data per conoscerlo meglio e capire il perche' di quello che ci accade intorno. A volte ci si riesce, a volte no.... esattamente come la scienza. Fede e ragione, insieme, portano alla conoscenza, in questo hai ragione.

2006-12-13 02:51:35 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 1

La fede è utile per arrivare a capire una verità. Il dopo è altro.

2006-12-13 18:34:10 · answer #3 · answered by Doziweze 2 · 0 0

Bellissima domanda. Un tempo funzionava proprio così, c'era il giudizio di Dio per verificare se uno aveva torto o ragione, se era colpevole o innocente. Poi si è scoperto che Dio aveva dato all'uomo una ragione e cinque o sei sensi per evitare di essere continuamente tirato in ballo al minimo problema, Però un dubbio mi rimane: se non so se ho acceso la stufa, la tocco, mi scotto e me ne rendo conto subito, ma se esprimo un'opinione in materia religiosa, filosofica o anche psicologica, cosa mi fa dire che quell'opinione è vera o falsa? Non c'è realtà esterna o oggettiva da prendere come pietra di paragone e, il più delle volte, la ragione non ci cava un ragno dal buco, i libri sono sempre discutibili e perché mai mi dovrei fidare di papi e vescovi piuttosto che di Platone o Aristotele? Qual'è il parametro per cui posso dire è vero, per poi non scottarmi magari all'inferno? In questo caso bene o male non ci resta che sentirci dentro, ma ascoltare davvero e non per finta. In fin dei conti è con quello che c'è dentro di noi che dobbiamo commisurarci e bada bene, quello che c'è dentro di noi non è assolutamente solo noi, ma una realtà vera e propria anche se non tangibile (o, come dici oggettiva), ma i cui effetti si sentono, eccome se si sentono!

2006-12-13 16:49:28 · answer #4 · answered by etcetera 7 · 1 1

Per me la fede, e' la piu' grande Ragione, perche Dio, e' lo scienzato numero 1.Con una mente che e' logica PURA!!!!
Il problema e' credo che non e' facile sciegliere di approfondirla, e quindi ecco che si crea, una domanda come questa per me ,senza senso.In quanto ragiono, e ragionare, quarda caso, si da' pure come comandamento dalla mia religione.Solo che bisogna arrivarci, a scoprirlo, con moooooooooolta ragione.Quella vera.
Credo io.

2006-12-13 12:56:11 · answer #5 · answered by wm 5 · 0 0

C'è una tensione fondamentale al fondo della fede cristiana, poichè la fede è un atto gratuito, é un dono della grazia. Non siamo costretti a credere, dai fatti o dalla contemplazione dell'ordine naturale delle cose. Credere in Dio presuppone che riconosciamo delle affermazioni, dei testi, come la sua parola. Può succedere che delle parole, pronunciate per caso per strada o lette in un libro, ci colpiscano e ci appaiano rivolte a noi. I testi sacri e le enunciazioni delle Chiese devono entrare in questo processo speciale della comprensione, si devono trasformare da mere dottrine o concezioni del mondo in parole che Dio rivolge a ciascuno di noi, parole in cui crediamo, crediamo che dicano il vero. Ma questo atto di fede, di identificazione di Dio e di fiducia in lui, comporta un'immensa pretesa alla verità assoluta. Il Dio in cui crediamo non é uno fra tanti, come nella concezione pagana della religione, ma é l'unico, vero Dio che parla con perfetta conoscenza delle cose. Perciò la sua verità é anche la verità in assoluto, l'unica verità. l lCristianesimo ha sempre presentato un potenziale di fanatismo e di assolutismo. Eppure la verità di Dio può esistere solo nel contesto della fede, nell'atto speciale e soprannaturale di credere che alcune parole siano rivolte a noi da Dio. Solo in quel contesto quelle parole si trasformano nella voce di Dio. Fuori dalla fede sono parole tra le parole, che trasmettono un messaggio tra gli altri. E in questo ambito non possono forse essere criticate o contestate ed essere dimostrate talvolta sommamente irragionevoli e false?

2006-12-13 07:21:42 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 1

1- La Fede non si basa sui sentimenti "SENTIRE DENTRO di se' che Tizio o Sempronio e' l'assassino", ma poggia sempre su fatti certi.
La fede Cristiana si basa sulla Bibbia ad esempio, sugli insegnamenti di Gesù. Abbiamo fede in Dio anche se non lo vediamo, ma non perché ce lo sentiamo dentro, perché la Bibbia ne parla.

Il tuo ragionamento su scoprire gli assassini con la fede, viene a cadere, perché la fede non è una presenza mistica che sentiamo dentro di noi e ci dice cosa fare, ci dice chi è uno e chi è l'altro.

2006-12-13 05:02:48 · answer #7 · answered by Atipico 2 · 1 1

La Fede è pratica solo se PROFONDAMENTE applicata, cioè se per esempio hai necessità di capire qualcosa che non puoi spiegarti e quindi fai un atto di Fede e l'accetti così com'è.
In tal modo tutto si semplifica, ma devi essere capace di applicare la Fede MOLTO profondamente.
La Fede è non porsi domande e credere anche a ciò che non si può scentificamente provare, ma generalmente si ha Fede, cioè si crede, rapportandosi a "precise indicazioni prestabilite", che secondo le religioni spesso, ma non sempre, si basano su fatti che noi non possiamo verificare secondo tutti i normali canoni di parametro, mentre per altri tipi di "fede" la cosa può essere ben diversa, come il credere nelle scienze esatte, nell'amicizia, in una squadra di calcio, etc,. tutti tipi di "fede" che comunque sono "qualificabili" con ben altri criteri e quindi anche "labili" e contestabili, o almeno soggetti a possibili ed imprevisti cambiamenti, cosa che così non può essere per la Fede religiosa.
In merito a quest'ultima è curioso quindi osservare che si potrebbe tranquillamente affermare che la Fede è paradossalmente "ignorante".

2006-12-13 00:36:51 · answer #8 · answered by Quasimodo 2 · 0 0

no

2006-12-12 23:25:13 · answer #9 · answered by ilpredestinato 2 · 0 0

Hai ragione, la scienza e' obiettiva. Ma finora, da che mi risulti, ci sono tante teorie sull'inizio del mondo, ma nessuna riesce a sostenere efficacemente la creazione dal nulla. E anche quando si parla di materia primordiale, da dove nasce la materia primordiale? Da carbonio, idrogeno, ossigeno, mi potresti dire (lo stanno verificando con la sonda cassini). E da dove arrivano? La materia non puo' essere ne' creata ne' distrutta. Quindi tu mi puoi dire, la luce, da einstein in avanti, in quanto energia e' materia. Ok. E da dove viene la luce? O che cos'e' la prima luce mai esistita? E non e' solo una questione di fede. Perche' sono domande che si pongono anche chi non crede in dio o chi crede che tutto e' energia. Che non sono di certo fedeli al dio cristiano.

2006-12-12 22:49:10 · answer #10 · answered by graphite 2 · 2 2

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