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quali sn e chi li ha viste?? vi sn piaciute?? qual è la più "meravigliosa"??

2006-12-11 07:49:49 · 9 risposte · inviata da fantasiosa20 3 in Viaggi Viaggi (Generale) Viaggi - Altro

9 risposte

-La Piramide di Cheope a Giza

I più antichi documenti scritti ci informano che la storia d'Egitto inizia più di 5.000 anni fa, con una società fatta di piccoli stati divisi, che praticavano già l'irrigazione e l'agricoltura, conoscevano l'architettura, la scrittura, il calendario. Quando, verso il 3000 a.C., i principi dell'Alto Egitto conquistarono il Basso Egitto centralizzando l'amministrazione di tutte le province (i "nomi"), l'intero territorio finì nelle mani di un solo principe, cui fu dato il nome di Faraone.

Gli egiziani credevano possibile, a certe condizioni tra cui la mummificazione del corpo, la vita ultraterrena. Per proteggere il corpo dal tempo e dagli uomini, le salme venivano chiuse in sarcofagi e sotterrate sotto un tumulo di pietra o mattoni simile a un banco ("mastaba"). Successivamente la tomba assunse la forma di una piramide a gradini, fatta di alcune mastabe decrescenti, protesa verso il cielo. Le piramidi più recenti hanno un disegno più geometrico, più semplice, ma sono di dimensioni maggiori.

La più colossale sorge presso il villaggio di Giza (o Gizeh) accanto a quelle di Chefren e di Micerino, sulla sinistra del Nilo, all'inizio del delta, e non lontano dalla città di Il Cairo. Si tratta della piramide fatta costruire da e per il faraone Cheope, morto all'età di 31 anni nel 2520 a.C.. La piramide nasconde tre camere mortuarie, saccheggiate dai ladri già in epoca antica, probabilmente preparate, come consuetudine, in modo simile all'abitazione di un vivo, con mobili e provviste. La Grande Galleria, che porta alla camera del Re, è lunga oltre 50 metri e alta più di 9 con soffitto a cesto di lastre di pietra (1), mentre la camera, 11 metri per 5 e alta 6, è composta da 9 lastre del peso di 400 tonnellate ciascuna.

La Grande Piramide, unica tra le "sette meraviglie" ad essere arrivata sostanzialmente integra fino a noi, conserva indubbiamente un grande fascino, che le deriva dalla sua sbalorditiva struttura. Si tratta infatti del più grande monumento in pietra mai costruito. Alta 137 metri (in origine 146), il suo volume supera i 2 milioni e mezzo di metri cubi, con un peso stimato in 6,5 milioni di tonnellate di pietra. Ha una base quadrata con lato di 230 metri (con variabilità massima di 20 cm) che occupa più di 5 ettari, e livellata con tale precisione da misurare una differenza massima di quota di 1 cm. Le facce laterali sono inclinate di 52° sull'orizzontale. Enormi montagne di pietra, monumenti e tombe, forse anche grandi opere pubbliche con fini sociali, forse strumenti astronomici, e templi dedicati al dio Sole. Le piramidi continuano ad osservarci.


- Il Faro di Alessandria d'Egitto

Nel 334 a.C. Alessandro re di Macedonia, "alleato" con le città greche cadute sotto la sua influenza, dà l'assalto all'impero persiano, che crollerà in quattro anni. Tappa intermedia di questa operazione sarà la conquista dell'Egitto, cui seguirà la fondazione di Alessandria d'Egitto, città la cui pianta sarebbe stata disegnata nel 331 a.C. dallo stesso Alessandro con forma quadrangolare ad imitazione di Babilonia e delle città mesopotamiche.

Alessandria diverrà la più grande città del mondo per tre secoli, arrivando a contare, pare, un milione di abitanti, provvista anche di un Museo (una specie di istituto per l'insegnamento, con collezioni di opere d'arte e giardino botanico e zoologico) e di una Biblioteca con 700.000 volumi. Una diga in mattoni, lunga oltre un chilometro (2), univa l'isola di Faro, posta di fronte alla città, alla terraferma, formando due golfi, in cui avevano sede due porti, uno militare e uno mercantile (di Eunosto).

Sull'isola, tra i porti, primi a possederne una, sorgeva una torre di marmo, luminosa, alimentata durante la notte a legna o a petrolio e potenziata con una serie di specchi, usata come torre d'avvistamento di giorno. Strutturata a tre piani, ornata con statue di mostri marini e divinità del mare e un'altra grande statua sulla cima, era alta 120-130 metri, e la sua luce visibile dalle navi a 60 chilometri di distanza. Il nome di "faro", dall'isola che la ospitava, verrà poi ereditato da tutte le successive torri luminose all'ingresso dei porti, fino ai giorni nostri.


- I Giardini Pensili di Babilonia

La Mesopotamia è un ponte che unisce l'Oriente con l'Occidente, attraverso i deserti. Da sempre utilizzata dalle carovane dei mercanti, culla delle più antiche civiltà, fu ripetutamente interessata da successive invasioni, in cui i vincitori si mescolavano ai vinti, dando origine a società varie e complesse. Sumeri, Accadi, Amorrei, Assiri, Persiani. Il clima secco con piogge irregolari, i fiumi ricchi d'acqua, ma soggetti a piene devastatrici, furono domati con sapienti canalizzazioni che trasformarono il deserto in campi coltivati.

In questi luoghi gli uomini mossero i primi passi verso la scienza, inventando tra l'altro il calendario, che suddivideva l'anno in mesi, divisi in settimane di sette giorni, a sua volta di 24 ore di 60 minuti di 60 secondi, come oggi. Fino al IV secolo a.C. una delle sue città più famose, se non la più grande, 50 miglia a sud dell'odierna Bagdad, fu Babilonia, i cui resti sono stati riportati alla luce da una spedizione archeologica tedesca. Sorta sulla riva sinistra dell'Eufrate, si estese successivamente sulla riva destra; un ampio ponte in mattoni riuniva i due quartieri. Città leggendaria, contenente ampi spazi verdi, fu difesa da due formidabili cinte di mura merlate, con torri alte 30 metri, in cui si aprivano sette porte.

Nel Museo di Pergamo a Berlino si può osservare una ricostruzione della porta di Ishtar, alta 12 metri, ricoperta di mattonelle smaltate. Di Babilonia è famosa la biblica "Torre di Babele", ma ancor più stupore riscuotevano i giardini pensili, frutto e vanto della grande capacità sviluppata dai mesopotamici nel campo dell'idraulica e dell'irrigazione. Fatti costruire probabilmente dal re Nabucodonosor (605-562 a.C.) che aveva liberato Babilonia dal giogo degli Assiri facendola tornare per qualche tempo capitale di un impero, sorgevano su una collina naturale, su terrazze impearmibilizzate con bitume e regolarmente bagnate e drenate da un sistema complesso di irrigazione, che faceva salire l'acqua anche nei punti più alti.

I giardini, situati probabilmente vicino al palazzo reale, già in posizione sopraelevata, contenevano poi ogni tipo di vegetazione, compresi alberi ad alto fusto, per cui lo spettacolo era visibile anche dall'esterno delle mura, ai viaggiatori che si avvicinavano alla città. Quando in seguito a vicissitudini storiche tutta l'area mesopotamica decadde e i sistemi di canalizzazione furono sempre più trascurati, il deserto si riappropriò rapidamente delle terre che gli erano state strappate.


- La Statua di Zeus ad Olimpia

Nel 776 a.C. si tenne la prima edizione dei Giochi Olimpici, la più importante celebrazione del culto del Dio greco Zeus. Le gare si svolgevano ad Olimpia, città situata nel Peloponneso, e vi partecipavano atleti provenienti, non solo dalla Grecia, ma anche da Asia Minore, Egitto, Sicilia ed altri territori. Le gare prevedevano inizialmente solo la corsa, ma vennero estese col tempo a discipline tuttora praticate, come la lotta, il lancio del giavellotto, il sollevamento pesi. Le manifestazioni duravano dai 5 ai 7 giorni ed erano così importanti che, durante questo periodo, anche le guerre venivano sospese. Nel 394 d.C. vennero però abolite da Teodosio, su spinta della Chiesa cristiana, che le riteneva un residuo di riti pagani.

Ad Olimpia fra il 470 e il 456 a.C. venne costruito il magnificente Tempio di Zeus, ad opera di Libone di Elide. Per rendere più maestoso il luogo venne affidata a Fidia la costruzione di una statua raffigurante il Padre degli Dei. Avvalendosi di nuove tecniche di scultura Fidia creò un'imponente statua in oro ed avorio, che completò attorno al 440 a.C.. Le misure, per quei tempi, erano di tutto rispetto (larghezza piedistallo 6,5 m; altezza 13 m). Zeus era raffigurato in posizione seduta e la sua testa toccava quasi il soffitto del tempio. La grandezza ed il fatto che Zeus potesse sfondare il tetto in posizione eretta, furono gli elementi che decretarono la fama di quest'opera.

Le descrizioni giunte fino ai tempi nostri ci dicono che il Dio era seduto su di un trono decorato con figure alate ed altri personaggi divini. Oltre ad oro ed avorio era stato fatto uso di altri materiali (ebano, pietre preziose) ed inoltre saltuariamente la statua veniva adornata di drappi, tele ed altri regali fatti da re e sovrani. Nel I secolo a.C. l'imperatore romano Caligola cercò di trasportare la statua a Roma, ma senza successo. Il tempio fu in seguito danneggiato da terremoti, incendi, inondazioni e definitivamente distrutto nel corso del VI secolo d.C., mentre la statua fu portata a Costantinopoli e bruciò durante un grave incendio nel 462 d.C.


- Il Tempio di Artemide ad Efeso

La Grecia fu popolata dal 2000 a.C. ad opera di tribù nomadi provenienti dalla Russia meridionale, che vi giunsero progressivamente fino al 1150 a.C. circa, e che noi conosciamo con il nome di Achei. Gli Achei verso il 1450 a.C. occuparono Creta ed i loro mercanti presero il posto di quelli cretesi in tutto il Mar Egeo ed anche nelle isole di Rodi e di Cipro. Quando dopo il 1150 a.C. i Dori, anch'essi provenienti da nord, invasero brutalmente la Grecia, molti dei suoi abitanti fuggirono, andando a fondare colonie fino in Asia Minore, che ben conoscevano per averci commerciato negli ultimi secoli, formando così la Grecia d'Asia.

Queste colonie furono città libere, completamente indipendenti dalla madrepatria, e prosperarono, annoverando tra l'altro un padre della matematica come Pitagora. Tra i suoi grandi centri possiamo senz'altro includere Efeso, situata a nord di Mileto (che le sarà superiore nel commercio). Efeso, nella bassa valle del Caistro, sorgeva nel punto d'incontro delle strade che conducono verso la Lidia e la Mesopotamia, ed è da questa posizione strategica che ne derivò la prosperità.

Con il tempo i luoghi dove sorgeva sono mutati, ed alluvioni torrenziali hanno oggi spostato la riva del mare a sei chilometri da dove era situato il porto! Celebre fu il suo teatro (delle opere teatrali la Grecia fu la culla), ma ancor più famoso fu il tempio dedicato ad Artemide, dea che i Latini identificheranno poi con il nome di Diana.

La costruzione del tempio iniziò nel VI secolo a.C., in un periodo in cui le città greche dell'Asia Minore erano cadute sotto la dominazione di Creso, re della Lidia, e la sua realizzazione fu lunghissima, richiedendo l'intervento di più generazioni e proseguendo, quindi, anche dopo che la Lidia fu annessa da Ciro all'Impero Persiano. Altissime colonne, struttura complessivamente enorme e bellissima, arricchita con statue e ornamenti opera dei più grandi artisti dell'epoca. Nel tempio, in posizione centrale, si poteva ammirare la statua di Artemide, raffigurata come una dea dalle molte mammelle.

Il tempio fu distrutto da un incendio nel 356 a.C., ricostruito da Alessandro Magno non ritornò comunque alla precedente bellezza; vi fu comunque aggiunta una scalinata intorno al basamento, originali le basi delle colonne ornate con sculture secondo la moda orientale. Gravemente danneggiato dai Goti nel III secolo d.C., fu definitivamente distrutto dai cristiani nel IV.


- Il Mausoleo di Alicarnasso

Nel IV secolo a.C. i Persiani controllavano un ampio territorio comprendente Mesopotamia, Egitto, Asia Minore e parte dell'India. Il re, non potendo governare da solo questo vasto Impero, affidava quindi le varie provincie a dei governatori locali (i Satrapi), che godevano di molta autonomia.

Fra il 377 ed il 353 a.C la Caria fu governata da Mausolo, il quale spostò la capitale ad Alicarnasso. Egli concepì anche un grande monumento, che fu ultimato successivamente dalla vedova Artemisia. Il Mausoleo di Alicarnasso fu realizzato da architetti e scultori di grande fama, con lo scopo di accogliere i resti mortali di Mausolo e consorte, e innalzarlo così dopo la morte a un livello divino.

Nell'opera, riconducibile alla millenaria tradizione orientale dei sepolcri colossali, le credenze orientali e il gusto barbaro si accostano alla più recente arte greca, preannunciando l'arte ellenistica.

Venne costruito sul fianco di una collina, su una piattaforma quadrangolare, sopra la quale si innalzava un tempio ionico a 36 colonne. Questo era a sua volta sormontato da una piramide quadrangolare a 24 gradini, su cui troneggiava una quadriga, cioè un carro. Lo stile denotava una grande profusione di sculture su tutto l'edificio ed una tendenza al colossale. L'edificio fu distrutto nel XV secolo dai crociati, ed è possibile oggi ammirarne solo alcuni resti al British Museum di Londra.


- Il Colosso di Rodi

L'isola di Rodi fu colonizzata dai greci, come già ricordato prima a proposito del tempio di Artemide, che vi fondarono tre importanti città, Ialysos, Lindos e Kamiros, le quali vissero in buoni rapporti tra loro, prosperando. Nel 700 a.C. costituirono insieme alle città di Coo, Cnido e Alicarnasso, l'"esapoli" dorica. Tra il 555 e il 529 a.C. però, Ciro conquistò il regno di Lidia e successivamente tutta l'Asia Minore cadde sotto la dominazione dei Persiani, compresa l'isola di Rodi, che nella battaglia di Salamina fu costretta a combattere a fianco dei Persiani contro gli Ateniesi.

Successivamente però entrò a far parte della Lega di Delo, contribuendo alla sconfitta dei Persiani, che verso il 450 a.C. dovranno ritirarsi dalla Grecia d'Asia. Alla fine del V secolo a.C. su iniziativa dell'olimpionico Dorieo di Ialysos i tre grandi centri dell'isola decisero la costruzione di una nuova città, Rodi, la cui costruzione, a nord dell'isola, iniziò nel 408 a.C., con i criteri più moderni. Strade verticali, avanzato sistema fognario, efficace difesa con cinta di mura, cinque porti almeno.

La sua ricchezza rappresentava un attraente bottino e nel 305-4 a.C. subì l'assedio di Demetrio Poliorcete, a cui resistette e che fu costretto alla pace. Per festeggiare lo scampato pericolo venne eretta, ad opera di Carete di Lindos, allievo di Lisippo, una statua dedicata al dio Helios (sole), la cui costruzione durò 12 anni e venne chiamata Kolossos. La statua pare raffigurasse una figura umana alta almeno 32 metri, a gambe divaricate all'ingresso del porto principale, poggianti su due basi di marmo, in modo che le navi passassero sotto le sue gambe; con una fiaccola nella mano destra, in modo da fungere anche da faro.

La parola Colosso indicava fino ad allora statuette di argilla o legno di forma umana e venne utilizzata per indicare la statua di Rodi, identificandosi da allora con statue di enormi dimensioni. Il Colosso ebbe purtroppo vita breve, spezzandosi e crollando a causa di un terremoto nel 227-4 a.C., e non venne più ricostruito a causa di un sacro divieto.

2006-12-11 08:14:37 · answer #1 · answered by eleonora 5 · 0 2

Giardini pensili di Babilonia;
Le piramidi;
Il colosso di Rodi;
Il faro di Alessandria;
Il mausoleo di Alicarnasso;
Il Tempio di Artemide ad Efeso;
Statua di Zeus a Olimpia.

Non ne ho vista neanche una e credo che a parte le piramidi nessuna di queste sia arrivata alla nostra epoca.

2006-12-11 07:54:46 · answer #2 · answered by Malò 6 · 6 1

Se ne può vedere solo una, di meraviglia, che ancora esiste, le altre non esitono più e sono citate solo nei testi antichi.

2006-12-11 07:54:32 · answer #3 · answered by Fox Mulder 5 · 2 0

la meraviglia delle meraviglie sei TU!!

2006-12-11 07:51:13 · answer #4 · answered by clausdl 4 · 3 2

cerca nelle domande risolte!

2006-12-11 08:04:47 · answer #5 · answered by Silvia 5 · 0 0

Le Sette Meraviglie del Mondo moderno sono sette opere architettoniche che idealmente richiamano le Sette meraviglie del mondo proposte da Filone di Bisanzio nel II secolo a.C.

Durante le Olimpiadi di Sydney 2000, lo svizzero-canadese Bernard Weber lancia un referendum mondiale via internet per determinare le "Sette meraviglie del mondo moderno" fra 17 opere architettoniche.

L'iniziativa raccoglie da subito un enorme successo. La lista delle 17 opere candidate - in seguito a notevoli pressioni delle opinioni pubbliche dei Paesi di tutto il mondo - aumenta fino a superare il numero di 150, mentre la chiusura del sondaggio viene ripetutamente posticipata. A partire dal 2004, i voti possono pervenire anche via telefono o (in alcuni Paesi) via SMS.

Alle Olimpiadi di Atene 2004 viene resa nota la nuova strutturazione dell'iniziativa. La prima fase della votazione, che comprende le 17 opere iniziali e le opere successivamente inserite, termina il 24 dicembre 2005. Le prime 77 opere in ordine di voti vengono così sottoposte al vaglio di sette giudici internazionali (fra cui l'ex-Presidente dell'UNESCO Federico Mayor Zaragoza).

Il 1° gennaio 2006, i sette giudici rendono note le 21 opere "finaliste" (fra cui l'unica antica meraviglia ancora esistente, le Piramidi di Giza). La scelta ufficiale delle Sette Meraviglie del Mondo moderno avverrà a Lisbona (Portogallo), il 7 luglio 2007 (07/07/07), in diretta televisiva mondiale

Le 21 "finaliste"

01 Acropoli Atene Grecia V secolo a.C. ca.
02 Alhambra Granada Spagna XII secolo d.C.
03 Angkor Wat Angkor Cambogia XII secolo d.C.
04 Chichen Itza Yucatan Messico VII secolo d.C. ca.
05 Cristo redentore Rio de Janeiro Brasile 1931
06 Colosseo Roma Italia I secolo d.C.
07 Moai dell'isola di Pasqua Isola di Pasqua Cile X-XVI secolo d.C.
08 Torre Eiffel Parigi Francia 1887-1889
09 Grande Muraglia Cina Cina III secolo a.C. ca.
10 Hagia Sophia Istanbul Turchia 532-537 ca.
11 Tempio di Kiyomizudera Kyoto Giappone VIII secolo d.C. ca.
12 Cremlino e Piazza Rossa Mosca Russia 1156-1850
13 Machu Picchu Machu Picchu Perù V secolo d.C.
14 Castello Neuschwanstein Füssen Germania XIX secolo d.C.
15 Petra Petra Giordania I secolo d.C.
16 Piramidi di Giza Giza Egitto III millennio a.C.
17 Statua della Libertà New York Stati Uniti 1886
18 Stonehenge Amesbury Regno Unito III-II millennio a.C. ca.
19 Sydney Opera House Sydney Australia 1973
20 Taj Mahal Agra India 1654
21 Timbuktu Timbuktu Mali XII secolo d.C.

2006-12-11 07:54:38 · answer #6 · answered by Anonymous · 2 2

che fantasia ragazzi.. eheh senza nulla togliere alla ragazza che ha posto la domanda eh ;)
cmq.. io non l'ho mai saputo.. magari qualcuna l'ho anche vista.. sicuramente qualcuna del mondo antico..

2006-12-11 07:52:46 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 1

sei tu semplicemente tu

2006-12-11 07:51:50 · answer #8 · answered by saverio s 1 · 0 3

1. CHARLIZE THERON
2. SIENNA MILLER
3. JESSICA ALBA
4. SCARLETT JHOANSSON
5. FEDERICA PANICUCCI
6. BRIANNA BANKS
7. PARIS HILTON

va bene.... me la sono voluta... ok .. ok....

2006-12-11 07:53:54 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 8

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