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domando perche´evidentemente esistono Cristiani, che sono diciamo,"cattivi" come persone, e induisti, o atei che hanno un gran bell cuore.
Che cosa pensate?E´cosi importante il nome di una religione o proprio come la persona e`,a prescindere, da tutto?Intendo nel cuore.In carattere.Grazie delle risposte!!!

2006-12-09 05:18:42 · 11 risposte · inviata da wm 5 in Società e culture Religione e spiritualità

da me a tutti un pollicce su´,ragazzi,grazie

2006-12-10 00:51:29 · update #1

Anche qui non facile sciegliere una "migliore risposta"in quanto lo sono TUTTE!!!
Anche chi mi chiede se mi sono mai chiesta se sono un a"buona cristiana".

2006-12-10 01:01:23 · update #2

11 risposte

ti sei mia chiesta se sei una buona criatiana????

2006-12-09 06:48:38 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

Essere cristiano, anche praticante, non ti garantisce il Regno dei Cieli. Quello che conta secondo Gesù è amare Dio e il prossimo come te stesso. Chiunque al mondo, anche un induista, che pratica con amore la propria religione e ama il prossimo, meriterà il Regno dei Cieli. Chiunque si sarà fatto come un bambino, entrerà nel Regno dei Cieli. Questo dice il cristianesimo!
Ciao.

2006-12-09 05:40:11 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

E' la propria coscienza che giudica, inevitabilmente, per quello che si è. Per questo Gesù ha maledetto gli ipocriti , essi sono nudi davanti alla loro coscienza e lo saranno soprattutto in punto di morte, perché davanti alla morte l'anima non può più nascondersi. Non è l'etichetta che abbiamo assunto in vita a renderci meritevoli di beatitudine o dannazione, ma ciò che siamo dentro.

2006-12-09 07:45:11 · answer #3 · answered by etcetera 7 · 2 0

Un «puro di cuore» lo puoi trovare in qualsiasi religione, come altrettanto puoi trovare un «duro dicuore», quindi la religione serve assolutamente a niente se non segui i precetti di Dio.

2006-12-09 09:44:55 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

Non so quanti sanno in che cosa è consistito il sacrificio del Cristo: ti dicono che lo ha fatto per salvarci, ma quanti davvero comprendono il significato di quella che è stata la sua straordinaria missione? Dal momento in cui il Cristo ha lasciato il corpo di Gesù sulla croce qualcosa è cambiato nell'umanità intera, nel suo dna. Da quel momento in poi OGNI uomo ha dentro di sè la possibilità di risvegliarsi e divenire un Uomo, un figlio di Dio, cosa che prima di lui era possibile solo a pochi.

2006-12-09 07:05:13 · answer #5 · answered by Trinity 2 · 1 0

Non è importante credere in Cristo in particolare, un concilio (non ricordo quale) ha stabilito che di qualunque religione tu sia, l'importante è seguirla seriamente e sarai comunque salvato, quindi non è che devi essere cattolico per forza, se lo sei segui le regole del vangelo, se sei ebreo segui la legge ebraica e così via

2006-12-09 06:21:43 · answer #6 · answered by Federica F 4 · 1 0

Ciò che distingue il valore di un uomo è la "buona fede" con la quale compie le sue azioni e può essere in buona fede un cristiano, che segue le orme di Gesù Cristo, così come può esserlo un induista che crede e vive coerentemente nella verità che gli è nota.
Se così non fosse, e per molto tempo è stato creduto così, coloro che non sono Cristiani non avrebbero gli stessi diritti di figliolanza con Dio ed è un'assurdità.
La teologia cristiana comprende tutti gli uomini e considera tutta l'umanità predestinata alla salvezza senza altra eccezione che la buona fede e la coscienza limpida.
Per assurdo si potrebbe quindi dire, come sosteneva Tommaso d'Aquino, che anche chi è avverso a Gesù Cristo, purchè in buona fede, è in Grazia di Dio.
Ciò sancisce il primato della coscienza individuale.

2006-12-09 06:04:22 · answer #7 · answered by marte 6 · 3 2

Non so se ho capito correttamente la tua domanda, mi pare che con l'espressione "mente di Cristo" vorresti indicare qualcosa di specifico che posso solo intuire.
La mia opinione (per quello che vale) è che quando si parla di Dio è profondamente sbagliato dire "il mio è quello vero", perché ognuno di noi, gente comune, ne sa ben poco di Dio e del resto anche i "capi spirituali" sanno di Lui ciò che Lui comunica loro. Oltretutto mi sembra che così facendo si pongano delle limitazioni in Dio, il che è una evidente contraddizione. Quindi puoi ben capire che per me le etichette hanno ben poco senso, Dio è Dio, è uno, chiamalo come ti pare, non cambia niente: la "mente di Cristo" (buddhità? boh...) potrebbe avercela pure un musulmano.

2006-12-09 05:42:01 · answer #8 · answered by Chuang Tzu 4 · 1 0

Noi commettiamo spesso l' errore di trarre conclusioni, insomma giudicare, questo è un compito che DIO svolge divinamente.

2006-12-09 05:30:24 · answer #9 · answered by liga 5 · 1 0

la mente di cristo ce l' avranno tutti coloro che fanno del bene

2006-12-09 05:21:46 · answer #10 · answered by Anonymous · 1 0

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