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è normale arrivare alla soglia dei trenta.
Guardarsi alle spalle e conoscersi.
Capire una direzione e vederla incongruente con il passato.
Mettere in discussione tutti i propri princìpi.
Sapere di avere il potere e la libertà di render conto solo a se stessi causa sfortune di varia natura.
E ritrovarsi quasi a perdere il senso?
Come un desiderio di cambiamento radicale.
Ho conosciuto diverse situazioni interiori e saputo capirle e superarle. Si arriva a vivere a 300 all' ora con pensiero e azione per un ideale e costruire.
A credere in persone che non meritano fiducia e mettere in dubbio anche la propria per capire e motivare la correttezza e lealtà.
Rasentare la mitologia di Sisifo e alla concezione di Martin Heidegger "Essere e Tempo" Nella prima fase della sua filosofia (Sein und Zeit, 1927; ) .... N.B.: posizione politica esclusa naturalmente! Solo considerazione filosofica.
Forza e coraggio, sempre avanti con fierezza e convinzione diplomatizzando con il dubbio.
E poi? scoprire

2006-12-09 05:07:57 · 5 risposte · inviata da mik free 5 in Scienze sociali Psicologia

...una verità? e lasciarsi andare

2006-12-09 05:08:42 · update #1

non allo sconforto naturalmente, ma all' improvvisazione dell' attimo fuggente

2006-12-09 05:34:54 · update #2

5 risposte

in parte sembra il testo di una mia mail.
All'alba dei 27 anni mi pongo tantissime domande che mi portano sempre di più a riflettere sulla mia condizione e continuano ancora di più i miei dubbi su di me e su tutto quello che ho fatto o per lo meno avevo creduto di aver fatto.
A quasi 27 anni nn ho ancora una laurea, mi pongo sempre più spesso dubbi sulla mia scelta anche perchè nn trovo nulla che mi stimoli a tal punto da prendere anche una decisione sul mio futuro.
Anche perchè il futuro è la cosa che più mi spaventa.
All'alba dei 27 anni nn ho un ragazzo e ho deciso di chiudere definitivamente questo mio lato.
Non ho amici, perchè tutti quelli che reputavo tali hanno ben presto voltato pagina nel momento in cui io sono partita.
Io, invece, ho volutamente lasciato la mia vita a quel punto in cui ero. Volutamente ho lasciato che la vita mi scorresse, scivolandomi dalle mani senza che io volessi fare qcosa per rincorrerla.
Nn so dove sono, nn so più chi sono.
Fino a poco più di un anno fa avevo una vita piena di sogni. Sognavo di lavorare alla Ferrari, sognavo di conoscere Schumacher come pilota.
Innamorandomi di Mauro ho conosciuto anche una dimensione della vita che nn avevo mai provato. Per la prima volta ho desiderato fortemente di fermare il tempo e rimanere per sempre con lui.
Oggi, nn sogno più o per meglio dire l'unico sogno che faccio e qlo di ritornare con lui.
Fino ad un anno fa vivevo per sognare, oggi sogno per vivere.

Questa è parte della mia mail alla quale facevo riferimento in apertura.
Talvolta quando inizi a stare male, inizi anche a rivalutare fatti alla quale nn avevi dato peso, ma soprattutto guardi tutto con un'ottica diversa.
Incominci a capire che forse qualcosa in te stesso nn va, forse è quello che realmente ti spinge a nn riconoscerti nelle tue amicizie o in quello che fai o che hai fatto.
Se vuoi contattarmi mandami un messaggio.
ciao

2006-12-09 05:17:57 · answer #1 · answered by Aye 7 · 1 0

Fermo là, non fare nulla, nemmeno pensare che arrivo subito: cerca di non aggravarti!
( accipicchia a quel mezzo "bianchetto"!)

2006-12-09 06:08:38 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

io lo faccio a 23 anni!! a volte basta poco x rimettersi in discussione e credo ke nn sia un'aspetto totalmente negativo basta nn esagerare!! esisterà sempre 1 evento ke ti sconvolgerà la vita e rimetterà tt la vita in discussione basta nn farsi travolgere dalle cose ma mantenere la calma, fermarsi a riflettere, capire ciò ke si vuole davvero e continuare ad andare avanti senza stancarsi mai!!!

2006-12-09 06:51:37 · answer #3 · answered by A bee on a flower 7 · 0 0

Il dubbio è segno di intelligenza. La verità è un percorso. Bisogna conoscere se stessi non attraverso giudizi, aspettative e determinismi che provengono dall'esterno. Credo che chi, a un certo punto della vita, fa un bilancio e sente il bisogno di chiudere con il passato abbia sino a quel m omento vissuto una vita che non gli assomigliava. Invece, come diceva anche Tiziano Terzani, alla serenità si arriva proprio facendo una vita il più possibile simile a noi stessi. Prima lo si capisce e prima si puntano i traguardi da raggiungere, evitando cose in sospeso o fallimenti che trascinano spesso in una spirale che può portare all'apatia, alla sensazione che qualsiasi strada si imbocchi non porterà a nulla. I momenti di crisi, (dal greco: rottura, giudizio critico) sono un buon sintomo di necessità di cambiamento, purché non si trasformino in "malattia" cronica. E quindi in alibi.

2006-12-09 06:09:16 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

Non saprei vivere in altro modo, sono stato buttato nella mischia a 300 all'ora da bambino, e devo dire con sincerità che sono soddisfatto di vivere così, in qualsiasi momento mi dovesse venir meno la vita non avrei rimpianti.
ciao

2006-12-09 05:14:36 · answer #5 · answered by rpsoft57 6 · 0 0

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