A New York, Jack Lucas, esagitato conduttore di una rubrica radiofonica, tratta le persone che si rivolgono a lui con fredda disinvoltura e con finta partecipazione umana, tipiche del mondo dei media. Un suo commento negativo circa la clientela "yuppie" che frequenta un ristorante alla moda scatena la follia di un suo ascoltatore, uno psicopatico che, imbracciando un fucile, fa una strage nel locale. Perso il posto per il conseguente contraccolpo psicologico e d'immagine, Jack ora convive con Anne Napolitano, proprietaria di un video shop, ed è ossessionato dal senso di colpa. Trasandato e ubriaco si aggira per le strade finchè due teppisti tentano di dargli fuoco. Ma lo salva Parry, un ex professore di storia medievale, che ha trasformato nella sua follia New York in un luogo incantato con gnomi, cavalieri e principesse. Egli è convinto che in un palazzetto del centro, la copia hollywoodiana di un maniero medievale, sia custodito il Santo Graal, che è in realtà una coppa sportiva vinta dal proprietario, il magnate Lennock Charmichael, in un lontano giorno di Natale. Parry vede in Jack l'eletto, colui che potrà finalmente conquistare la coppa e sconfiggere il Cavaliere Rosso, simbolo del male, che lo terrorizza periodicamente e gli impedisce l'accesso al castello. Jack scopre con angoscia che Parry ha perso la moglie nella tragica sparatoria da lui involontariamente provocata, ed è stato un anno senza parlare. Si sente quindi in dovere di fare qualcosa per Parry, che è invaghito, nel più puro stile trovadorico, di una scialba impiegata, Lydia, spiandone da lontano le mosse con trepida adorazione. Con l'aiuto di Anne, Lucas combina un incontro ed una cena tra i due, che, dopo l'iniziale impaccio, si intendono a meraviglia. Ma il ricordo della moglie trucidata precipita Parry in una crisi gravissima: per sfuggire all'immaginario Cavaliere Rosso che lo bracca, incappa in due teppisti che lo pestano a morte. Finisce per essere ricoverato nello stesso istituto che ebbe cura di lui dopo la prima tragedia, dove giace in coma. Jack finisce per disinteressarsi di lui e torna all'antico lavoro, dopo aver lasciato Anne, che è invece sinceramente innamorata ed ha sopportato con pazienza le sue continue crisi. Ma un giorno, mentre discute di un film sui senza tetto con un produttore, è come folgorato dal ricordo di Parry. Va a trovarlo, e vede che Lydia ha continuato ad essergli vicino. Finalmente qualcosa si smuove in lui a livello profondo: promette all'immobile Parry che ruberà il Graal agognato, anche se la considera una pazzia, lo farà solo per lui. Jack scala le mura del palazzo, penetra nella biblioteca, ruba la coppa e si accorge che Carmichael siede come fulminato sulla poltrona. Fuggendo attiva l'allarme, e questo salverà la vita all'uomo, che aveva invece tentato il suicidio con i sonniferi. Mettendo tra le mani dell'amico in coma la coppa, Jack si assopisce. Improvvisamente Parry si risveglia, e quando Lydia giunge per la consueta visita ha la gioia di abbracciarlo, guarito e pronto ad iniziare una nuova esistenza, mentre Jack tornerà da Anne, che ha continuato ad amarlo.
il film è tratto dal libro il re pescatore di Anthony Powell
eccoti una brevissima recensione del libro stesso
Futilità mondane e trame cavalleresche risalenti alle storie di Re Artù si intrecciano attorno a un bizzarro personaggio durante una crociera nei mari del Nord. Le mosse di Cavalieri - in diversi modi impotenti - per la conquista di una Vergine assumono i contorni del mitico rito di fertilità agli occhi di un 'autore interno' che, provetto tessitore di romanzi storici, assegna ruoli e sviluppa le diverse trame. In un tempo sospeso e assoluto, sempre contemporaneo e mai storico, i personaggi, novelli Cavalieri della Tavola Rotonda, e gli itinerari della narrazione continuano a cercarsi percorrendo i solchi della storia già tracciata per loro che, volutamente, sempre indugia fra mito e giuoco di società, mai rivelando la sua vera natura. Mondanità e mito scorrono fluidamente attraverso un felice uso del dialogo, grande protagonista di quest'opera
2006-12-09 22:08:27
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answer #1
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answered by Anonymous
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Il film è a dir poco bellissimo: una favola moderna girata con tanti colori e tanta poesia, con delle recitazioni veramente memorabili,specialmente la parte di Robin Williams, è veramente inedita e per certi versi spettacolare e romantica.
Non so se hai già visto il film, quindi non voglio rovinartelo anticipandoti la trama, che va seguita con attenzione, perchè è bello scoprire piano piano come gli intrecci delle vite dei protagonisti si intersechino molto profondamente fra di loro.
Vita e morte, realtà e leggenda, antico e moderno si fondono continuamente e lasciano spazio a tanta commozione e a momenti di ilarità. Proprio un bel film.
Il titolo - se ben ricordo - richiama un personaggio fiabesco, citato nei racconti del barbone interpretato da Robin Williams, il quale - vedrai nel film - si immedesima nel suo immaginario al centro di una storia di cavalieri, re, soldati e dame medioevali.....
ciao e buona visione.
P.S. dimenticavo di dire che il regista di questo film è un habituè del genere: Brasil - L'esercito delle 12 scimmie - Paura e delirio a Las Vegas sono opera sua: Terry Gilliam, ex Monty Pithon, un autentico maestro del visionario.
ciao di nuovo.
2006-12-09 02:40:09
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answer #2
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answered by H.D. Chopper 6
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