Una nenia dolce e struggente mi avvolge nel suo intenso torpore. E in quel magico istante penso. Penso a tante cose, e mi sembra una vita intera che mi scorre davanti. Non la fermo. Mi piace vederla, come fosse la vita di un altro vista da fuori, la mia vita vissuta da qualcun altro, la tua vita vita vista da fuori. Qualsiasi cosa ti accada, non ti farà mai male. Chiunque ti colpisca, non ti toccherà mai. Ma è possibile ? E’ credibile una vita vissuta così, senza rischiare ? Non ti toccherà né bene né male, né odio né amore. La vuoi, la vuoi davvero così vuota la tua vita ?
Una musica bella e avvolgente che ti rimanda segni del passato, gesti, espressioni, odori, rumori. Tutto quello che ricordi, anzi tutto quello che non ricordi. È questo che vedi, che tocchi, che senti. E ti fa male, ti fa tanto male che ne vorresti ancora, e più ti fa male, più ne chiedi, e così all’infinito. Cos’è la vita senza dolore, cosa è la vita senza se stessa. La vita vive da sola oppure ha bisogno di qualcuno che la viva per poter esistere ?
Una canzone lontana e gentile mi porta nel bosco dei misteri. Quali sono i misteri che mi sono riservati ? Li vedrò mai, li scoprirò mai ? Ma forse è meglio di no, perché se li scopro non saranno più misteri. Tu che ne pensi ? Ho io il diritto di chiedermi se ne vale la pena ? E di cosa poi ?
Quando i sogni sono finiti, infranti, cosa rimane ? Niente più. L’uomo, chi è, chi gli dà il diritto, la consapevolezza di chiedere, di credere, di non credere.
Sto qui nel mio silenzio......
Ma a cosa serve il silenzio ?
2006-12-08
06:05:45
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13 risposte
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Anonymous
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Società e culture
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