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In this book, first published in 1927, Lawrence gives us the flavour of Mexico, a place and a culture which he got to know first-hand. Its climax comes in the shape of entrancing accounts of the ceremonial dances at local religious festivals -- the Dance of the Sprouting Corn and the Hopi Snake Dance -- which are also investigations into the nature of religion and art, and what it means to be human.
D.H. Lawrence writes like a painter would write were he to. What is most real in the writings of Lawrence is the physical world, and of course the body. Mornings in Mexico is really a slight work but with a charm to it. There is a relating of facts (especially about Indian life and thought) that you would expect from a travel piece but the charm is in the kind of easy sauntering pace that the narrative keeps. That feeling that it is vacation time and there really is no hurry. The house he lives in for his stay in Mexico and the surrounding markets and open fields in which he walks and the balcony he stands on in the morning with parrot are all pleasantly described. It feels like a place you want to be. The way time away should feel. There is a slight mournful air to the fact that the Americans are beginning to spoil the place, it is as if the Americans have brought that intruder time itself into this timeless land. It's not so much the details you will remember as the overall feel of the work. And Lawrence himself. And here he seems at ease, searching as always but not desperately so, which is a nice Lawrence to spend time with.

2006-12-07 22:29:07 · 5 risposte · inviata da lisalabalerina 1 in Scuola ed educazione Studiare all'estero

5 risposte

In questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1927, Lawrence ci da il sapore del Messico, un posto e una cultura che ha conosciuto personalmente. Il climax si forma nel resoconto delle danze cerimoniali e i festival religiosi locali - (la Danza del taglio del Granturco e la Danza Hopi del Serpente) (io questi li lascerei con il nome originale), che sono anche investigazione nella natura di un'arte e di una religione e quello che vuol dire essere un umano.
D.H. Lawrance scrive come un pittore scriverebbe di dove andare. Ciò che è più reale negli scritti di Lawrence è il mondo fisico e, naturalmente, il corpo. Mattini in Messico è veramente un sottile lavoro ma con del fascino. C'è una relazione di fatti (specialmente sulla vita degli Indiani ed altro) che ti aspetteresti da un resoconto di viaggio ma il fascino è il tipo di passo tranquillo che tiene il narratore. Quella sensazione che sa di vacanza e che non ci sia veramente fretta. La casa in cui vive nel suo soggiorno in Messico e i mercati intorno e i campi aperti dove cammina e il balcone sul quale sta in piedi al mattino col pappaggallo sono tutti descritti in modo piacevole. Sembra il posto nel quale vorresti essere. Il modo di sentire il tempo che passa. C'è una sottile critica nel fatto che gli americani stiano cominciando a rovinare il posto. Come se gli americani avessero portato quell'intruso che è il tempo in una terra senza tempo. Non sono tanto i dettagli quelli che vi ricorderete quanto la sensazione generale dell'opera. E di Lawrence stesso. E qui lui sembra a suo agio, cercando come sempre ma non così disperatamente, quale sia un Lawrence carino con cui passare il tempo.

2006-12-07 22:48:17 · answer #1 · answered by Enrico 4 · 0 0

santa?? non ci vuole molto a fare un copia e incolla dallo strumento di traduzione di google...

2006-12-08 06:41:32 · answer #2 · answered by criscris 4 · 2 1

princess, sei proprio una santa.

hai ragione, criscris, non avevo neanche letto che schifo di traduzione è saltata fuori. sono un ingenuo. tieni un pollice su. dannata princess...

2006-12-08 06:38:20 · answer #3 · answered by laurent 4 · 0 1

In questo libro, in primo luogo pubblicato in 1927, Lawrence ci dà il sapore del Messico, di un posto e di una coltura che si è familiarizzato con first-hand. Il relativo punto culminante viene nella figura dei clienti estasianti dei balli ceremonial ai festival religiosi locali -- il ballo del cereale di germogliatura e del ballo del serpente del Hopi -- quale sono inoltre ricerche sulla natura della religione e dell'arte e che cosa significa essere umana. DH. Lawrence scrive come un pittore scriverebbe era lui a. Che cosa è il più reale nelle scritture di Lawrence è il mondo fisico e naturalmente il corpo. Le mattine nel Messico è realmente un lavoro leggero ma con un fascino ad esso. Ci è riferirsi dei fatti (particolarmente circa vita indiana e pensato) che vi siate attesi da una parte di corsa ma il fascino è nel genere di passo sauntering facile che la descrizione mantiene. Quella sensibilità che è tempo di vacanza e là realmente è la fretta. La casa vive dentro per il suo soggiorno nel Messico e mercati circostanti ed i campi aperti in cui cammina ed il balcone che si leva in piedi sopra di mattina con il pappagallo è tutto descritto piacevolmente. Ritiene come un posto che desiderate essere. Il tempo di senso via dovrebbe ritenere. Ci è un'aria mournful leggera al fatto che gli Americani stanno cominciando a rovinare il posto, esso è come se gli Americani abbiano introdotto quel tempo in se dell'intruso in questa terra timeless. Non è così tanto i particolari che vi ricordiate di come il tatto generale del lavoro. E Lawrence egli stesso. E qui sembra a facilità, cercante come sempre ma non disperatamente così, cui è un Lawrence piacevole per spendere il tempo con.

2006-12-08 06:31:25 · answer #4 · answered by ×÷·.·´¯`·)» ρяιи¢єѕѕ «(·´¯`·.·÷× 4 · 0 2

In questo libro, prima pubblicò nel 1927, Lorenzo ci dà il flavour di Messico, un luogo ed una cultura che lui trovò sapere primo-mano. Il suo climax entra nella forma di conti estasianti dei balli cerimoniali a feste religiose e locali--il Ballo del Mais che Germoglia ed il Hopi Serpente Ballo--quali sono anche investigazioni nella natura di religione ed arte, e quello che vuole dire essere umano.
D.H. Lorenzo scrive come un pittore scriverebbe era lui a. Quello che è molto vero nelle scritture di Lorenzo è il mondo fisico, e chiaramente il corpo. Mattine in Messico realmente sono un disdegni lavoro ma con un fascino a lui. C'è un relativo di fatti (specialmente sulla vita indiana e pensiero) che Lei si aspetterebbe da un pezzo di viaggio ma il fascino è in qualche genere di ritmo che va a zonzo facile che il resoconto tiene. Quel sentimento che è tempo di vacanza e non c'è realmente fretta. La casa lui vive in per il suo soggiorno in Messico ed i mercati circostanti e campi aperti nei quali lui cammina ed il balcone lui sta in piedi su di mattina con pappagallo è del tutto descrisse piacevolmente. Si sente come un luogo che Lei vuole essere. Il tempo di modo dovrebbe sentire via. C'è un disdegni aria luttuosa al fatto che gli americani stanno cominciando a guastarsi il luogo, è come se gli americani hanno portato quel tempo di intruso stesso in questa terra senza tempo. Non è così molto i dettagli che Lei ricorderà come il tatto complessivo del lavoro. E Lorenzo stesso. E qui lui sembra ad agio, mentre percorrendo sempre ma non disperatamente come così che è un bel Lorenzo per passare tempo con.

2006-12-08 06:42:12 · answer #5 · answered by raffaelemst 2 · 0 3

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