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Che brutto quando vieni a sapere della morte di qualcuno per strada guardando per sbaglio le carte..poverino aveva 59 anni ma non li dimostrava..io praticamente ci ho parlato 3 -4 mesi fà..venne a casa mia per avere notizie di mia sorella che da tempo voleva...era un pezzo di pane,di una gentilezza unica...era malato da tempo..aveva una leucemia..mammamia devo dire che mi ha fatto uno strano effetto..però se non c'era la sua foto non l'ho avrei capito perchè il nome non lo ricordavo..mah che dire è la vita e alla morte non ci si abitua mai.

2006-12-05 20:16:32 · 13 risposte · inviata da amicacuorebello 4 in Scienze sociali Psicologia

13 risposte

La tua domanda è un po' troppo generica.
Se mi parli di morte volenta, è ovvio che la cosa può shoccare, soprattutto nel caso di persone a noi vicine.
Se si parla di morte naturale, io, in questo caso, ho un approccio molto easy. Non mi spaventa e non mi angoscia, nè la mia (quando sarà il momento) nè quella di altri. Rimane il dolore e la nostalgia verso coloro che perdiamo, ma non è nel momento della loro morte che dobbiamo piangere ma quando ci rendiamo conto di averli dimenticati.

2006-12-05 20:22:44 · answer #1 · answered by Alek 2 · 2 0

Dopo aver assistito alla morte di mio padre non ho quasi piu' paura di niente!

2006-12-06 04:48:41 · answer #2 · answered by kollwitz71 6 · 2 0

si, mi sconvolge sempre, ma come nel tuo caso quasi solo quando riguarda una persona che conoscevo. Non sono orgogliosa di ammertelo, ma la morte in generale, quella che ti raccontano televisione o giornale mi colpisce, ma diventa quasi un'abitudine sentire parlare di delitti atroci o stragi di popoli. Quando invece se ne va una persona che ha condiviso con te anche solo una piccola parte della tua vita ti rendi conto di quanto siamo precari, di come non si è più sicuri di niente e che potrebbe accadere anche a te domani. La morte come concetto è diversa dalla morte vera.

2006-12-06 17:44:33 · answer #3 · answered by LadyElenu 3 · 0 0

Non ci si abitua mai alla morte, credimi. Faccio l'infermiera, lavoro quotidianamente a contatto con la morte. Non piangiamo quasi mai quando muore un paziente, a volte facciamo battute stupide tra di noi per sdrammatizzare...ma quando sei lì a tenere la mano ad un paziente terminale, quando "vedi" il momento della morte...non puoi restare indifferente, mai.

2006-12-06 12:46:41 · answer #4 · answered by ? 4 · 0 0

sempre

2006-12-06 08:39:26 · answer #5 · answered by mspexit 4 · 0 0

la morte anche di persone che non conosciamo ci sconvolge sempre... anche il modo in cui muoiono...o attraversando la strada o un incidente stradale bruttissimo o per malattie di cui purtroppo non si conosce la cura... forse ci si sconvolge di più per ciò di cui muioiono... ma la morte è impossibile da scegliere e distrugge sempre un pezzetto di quelli che ancora sono vivi...

2006-12-06 04:49:28 · answer #6 · answered by tenerona86 5 · 0 0

sai la morte di qualcuno a cui teniamo ci coglie sempre un po impreparati e dentro di noi c e il dolore x la perdita x usare il termine SCONVOLTO devo tornare indietro prima nel lontano 93 quando persi 2 amici in un incidente stradale e poi quando mori GIOVANNI PAOLO II non che la morte di altre persone non mi abbiano addolorato ma queste 2 tristi esperienze riuscirono a sconvolgermi nel mio piccolo ciao

2006-12-06 04:38:06 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

La morte mi sconvolge sempre. Per quanto uno si prepari, non e' mai preparato per un evento del genere. ciao patty

2006-12-06 04:33:14 · answer #8 · answered by patty3239 3 · 0 0

La mia vicina di casa é morta la settimana scorsa. Eravamo molto legate, mi aveva persino regalato una anello, la prima cosa che aveva comprato nell'altro lato di berlino dopo la caduta del muro (vivo a berlino). Diceva sempre che dato che la mia mamma era a piú di 1200 km di distanza, poteva essere lei la mia mamma sostitutiva quando avevo bisogno.
Sto uno schifo.

2006-12-06 04:31:19 · answer #9 · answered by L'utente col puntino 6 · 0 0

Scrive bene alek con il dire che perdiamo coloro che dimentichiamo ed è simile ad una cosa che spesso dico anch'io a proposito di coloro che perdiamo quando smettiamo di amarli. A me la morte non sconvolge, nel senso che mi pare intendi tu, l'ho vista moltissime volte portarsi via chi amavo e anche chi s'affidava e non la temo.
E' per me un passaggio, a volte dolorosamente cruento, ma naturale come è la nascita e come è la vita stessa e racchiude in sè persino una qualche forma di bellezza.
E' la vita bella, anche nei momenti dolenti, come quando capita che di fronte al capezzale di un morente si riconcilino fratelli rancorosi o padri disattenti.
Quel che conta del tuo conoscente è che sia morto serenamente consapevole del passo che stava per compiere. Tu ricordalo per com'era buono e lui non morirà mai del tutto.

2006-12-06 04:30:56 · answer #10 · answered by marte 6 · 0 0

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