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vorrei che qualcuno mi spiegasse come si può concepire una cosa del genere. se uno crede...pratica il suo credo. altrimenti ...perchè nascondersi dietro il "non praticante"? non ditevi cattolici... e poi se la prendono con noi poveri atei! almeno non siamo ipocriti!

2006-12-04 03:13:13 · 30 risposte · inviata da danida 3 in Società e culture Religione e spiritualità

ma il cattolico per definizione è colui che crede nella chiesa cattolica. allora perchè non diventate protestanti o altro? perchè cattolici? meglio definirsi credenti in Dio e basta... o no !?

2006-12-04 03:27:02 · update #1

grazie spasmodico84...non vi giudico ipocriti..vi chiedo solo il perchè della terminoligia. E' da questo perchè che poi potrò fare una valutazione...non ti sembra?

2006-12-04 03:31:10 · update #2

visto la delicatezza dell'argomento vorrei fare delle puntualizzazioni:
1) non sono stata insultata perchè atea..solo che nel confronto con i credenti cmq devo sempre rispondere della mia posizione e vedere facce stupite per ciò che dico ...allora questa volta la stupita l'ho fatta io.chiedendo un perchè;
2) non ce l'ho con i credenti, figurarsi. tutti al mondo credono in qualcosa, è nella natura umana. la perplessità che volevo mostrare (e forse non ci sono riuscita) è tutta sulla terminologia "cattolico non praticante". Spero di essermi spiegata ora...

2006-12-04 03:59:52 · update #3

30 risposte

In fondo hai ragione; è una sorta di giustificazione che alcuni di noi, purtroppo me compreso, cercano di darsi.
Quando andiamo a messa recitiamo il Credo e diciamo di "....credere nella Chiesa una Santa Cattolica ed Apostolica..." ma poi magari non riusciamo a seguirne tutti i precetti. In un certo senso i mie peccati dovrebbero "contare più dei tuoi". Tu non credi quindi non pensi di offendere nessuno pensando o facendo certe cose io invece so di non fare la volontà del Signore. Razionalmente, posso essere d'accordo, siete meno ipocriti voi ma entrando nella sfera del trascendente (a cui tu, per altro, non credi) le cose cambiano un po'. Non voglio addentrarmi nel dire se sia meglio credere o no, potremmo parlarne per anni senza smuovere l'altro dalla sua posizione. Permettimi solo di ritenermi fortunato nel credere in Dio e nell'essere Cattolico (pensiero naturalmente personale).

2006-12-04 04:00:57 · answer #1 · answered by Giovanni G 3 · 0 0

Una contraddizione sarebbe un ATEO praticante.
UN cattolico non praticante è solo uno che non è abituato a frequentare, ma di tanto in tanto ci va.
Ricordati che per quanto poco sia giustificabile, siamo tutti indistintamente ipocriti. E' la natura dell'essere umano. Contraddittoria.

2006-12-04 11:19:18 · answer #2 · answered by evergreen_75 4 · 3 0

Magari perché sono battezzati ma di per loro non glie ne importa molto...

2006-12-04 11:17:04 · answer #3 · answered by Ganondolf 3 · 3 0

Allora, non è ipocrisia. Sulla carta, dati il battesimo, la comunione e la cresima sono cattolica. Di fatto non vado in chiesa perchè in questo periodo, siccome sono credente ma ho dei dubbi e non voglio proprio essere ipocrita, mi definisco non praticante! Cosa devo fare, andare a bruciare i registri della mia parrocchia perchè ho un momento di dubbio????????????

2006-12-04 11:22:33 · answer #4 · answered by glyke17 3 · 2 0

Non é una contraddizione.
Chi é praticante svolge un servizio per la chiesa e per la comunità che vuole avvicinarsi a questa dottrina.
Chi non lo é non é meno credente o cattolico, né tantomeno ipocrita. Io sono una credente ma una che pratica quando può.
Non ci é chiesto di nasconderci dietro un paravento né di vergognarci se si svolge un servizio.
Soltanto di fare il meglio che si desidera, rispettando i dettami di Dio.
Fare opere di bene e rispettare il nostro simile sempre e tanto più fuori della chiesa.
Chiesa siamo noi , l'Umanità. Siamo siamo le persone che credono fermamente in Lui e l'andare o no a Messa é relativo...
molto relativo credimi...

2006-12-04 16:37:30 · answer #5 · answered by Anonymous · 2 1

io credo di sì.
l'ho sempre creduto, anche prima di convertirmi.
e comunque, parlando per esperienza personale, non so come sia possibile, credendo che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio, amando Gesù, ascoltando e meditando le Sue parole e facendo esperienza ogni giorno della Grazia di Dio, a non avere la necessità di incontrarlo nell'Eucarestia e fare il possibile per vivere secondo i Suoi insegnamenti. per me è così.
è troppo bello sentirsi amati!!
è una motivazione molto personale,ma la vedo vivere anche da molte altre persone e da tanti miei amici.
ciao

2006-12-04 13:13:35 · answer #6 · answered by larry 4 · 1 0

La tua domanda è pperfettamente pertinente, ed anche intelligente. Mi dispiace che molti non l'abbiano capita, ma è tipico di questo forum, leggiucchiare di sfuggita la domanda e dare risposte che non c'entrano nulla giusto per fare un po' di polemica.

Essere Cattolici vuol dire, per definizione, credere ed accettare tutti i sacramenti, far parte e frequentare la comunità Cattolica. Vuol dire andare a messa tutti i giorni (Cenerentola lo sapevi che la messa la fanno tutti i giorni?) o comunque la Domenica almeno, visto che la gente gli altri i giorni lavora, e se possibile far parte della vita comunitaria della propria parrocchia.

Tutto ciò in cui credi a livello di fede, cioè in Gesù, nel Vangelo, nella parola di Dio, ecc.. rientra nella definizione di Cristianesimo.

Si può essere Cristiani non praticanti, oppure Cattolici, cioè Cristiani, cattolici e praticanti.

2006-12-04 12:52:01 · answer #7 · answered by Lone Wolf 1 · 1 0

non è uno sport che deve essere praticato.
si ispira a principi religiosi - partito -
le religioni racchiudono in se radici profonde che trovare il capo e la fine a volte si rischia che scavando a fondo si spezzi, e si perde il significato.
perché Gesù è stato modificato o è stato escluso oppure per altri non è mai esistito?
Gesù ha insegnato ad Amare e non predicava nelle sinagoghe ma per strada, non si chiudeva in un - partito - ma era ed è in mezzo a noi ai peccatori.
quindi se hai imparato ad Amare insegnalo a chi a bisogno.

2006-12-04 11:34:11 · answer #8 · answered by calibrozero 3 · 1 0

Sai essere credenti non è necessariamente essere ottusi! io credo fermamente in Dio, prego e vado in Chiesa quando ne sento il bisogno, ma non sono una "praticante" e non mi sento per nulla ipocrita perchè la mia religione è dentro di me! La Chiesa è fatta da uomini la religione è fatta da Dio e mentre gli uomini possono sbagliare Dio no! Ma poi chi sei tu, visto che ti proclami atea per giudicare i miei comportamenti? al massimo è con la mia coscienza che dovrò fare i conti....non con il giudizio di una persona che vive una vita senza interiorità! Forse sei più ipocrita tu che invece di disinteressarti di ciò in cui non credi stai a sottilizzare e demonizzare noi!

2006-12-04 11:32:39 · answer #9 · answered by lella testona 6 · 1 0

io credo in dio e basta poi non so se definirmi cattolica..... la fede la senti dentro.....certo che il cattolicesimo è ciò che mi ha portata a conoscenza di dio.....poi la fede diventa personale

2006-12-04 11:22:20 · answer #10 · answered by keyla 6 · 1 0

nn penso sia una contraddizione..
almeno..io sn cattolica nn praticante.. a prt le eccezioni nn vado mai in chiesa (potrei vergognarmi lo so)

2006-12-04 11:19:08 · answer #11 · answered by DANI 2 · 2 1

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