Mi sono laureata in lingue moderne nel 2005 (francese e inglese). E' ovvio che ti devono piacere le lingue e che devi essere portato ma il vero problema dell'università italiana è che non offre la possibilità di >veramente< imparare le lingue. Perché, girala come vuoi, il metodo migliore per imparare una lingua è partire all'estero e passare qualche mese nel Paese di cui studi la lingua. In UK, per es, gli studenti sono obbligati (e dico >obbligati<) a passare 1 anno all'estero se studiano lingue. E se ne studiano 2 (tipo francese e spagnolo) passano 6 mesi in Francia e 6 in Spagna. Se no, niente laurea. L'Università pensa a tutto (o quasi) ma intanto gli studenti del 3 anno sanno parlare le lingue che studiano. Tutto questo per dirti che se scegli lingue fai in modo di prevedere un corso di studi all'estero, con Erasmus, perché non c'è niente di peggio di un laureato in lingue che a mala pena sa parlare nella lingua che ha studiato (e ne conosco, cavoli se ne conosco). Io ho avuto la fortuna di frequentare il liceo in Francia e poi di passare 6 mesi negli USA (quest'ultima cosa era una mia iniziativa personale).
Per ritornare al tuo discorso (scusa se me ne sono scostata): sì c'è tanta letteratura (per francese di solito si studia sui manuali di Lagarde & Michard; per inglese c'è la Norton Anthology + i classici manuali, per es, per il teatro inglese avevo il Trussler) ma non credere che chi fa lingue studi solo lingue. C'è di tutto di più: dipende molto dal percorso formativo che sceglierai, ma avrai letteratura italiana, linguistica, glottologia, storia, storia dell'arte, etnologia, filologia, storia della lingua (che hai scelto di studiare + storia della lingua italiana in base al percorso formativo)
Di solito le facoltà di lingue hanno la reputazione di dare voti bassi agli scritti. Qui ritorna il discorso che ho fatto all'inizio. Purtroppo il 30 è cosa difficile da raggiungere perché dovresti essere madrelingua, quindi anche se uno pensa di sapere bene la lingua è quasi ovvio che se non ha mai passato un po' di tempo all'estero non può essere all'altezza di un 30. Non lo dico per superbia (io un 30 allo scritto di inglese non l'ho mai preso, quindi...) ma perché l'univesità italiana punto tutto sulla letteratura e la grammatica ma pochissimo sulle applicazioni pratiche della lingua. Così abbiamo dei laureati in lingue che sanno benissimo la letteratura ma poi vanno nel pallone se devono formulare delle frasi un po' complesse.
Quindi se vuoi laurearti in lingue prevedi un piccolo soggiorno all'estero già ora. Con Erasmus ci sono comunque delle facilità e economicamente è meno "pesante".
Trovare lavoro nel campo della traduzione è duro e agli inizi è poco pagato (vieni remunerato a parola e credimi quello che ti danno non è mai granché). Poi la traduzione non è così semplice: ci sono scuole che preparano a questo perché i campi della traduzione sono molti (testi letterari, scientifici, economici, politici...) e il "vocabolario specifico" è così preciso che un vero traduttore di solito si specializza in un campo solo o 2.
invece come laureato in lingue puoi puntare al commercio (import-export), al turismo o a qualsiasi attività che abbia a che fare con le lingue (per es. puoi trovare lavoro in un'impresa che ha bisogno di qualcuno che sappia le lingue per comunicare con i partner esteri e nel frattempo l'impresa può formarti per svolgere un'attività commerciale nello stesso tempo) e, ovviamente, nell'insegnamento (anche se il settore sta saturando).
Una mia amica si è laureata in lingue con indirizzo mediatico e ora sta facendo un master in giornalismo. Dopo di che spera di continuare con uno stage in qualche giornale o emittente televisiva, anche minore.
Per le lezioni "da scegliere": vai sul sito della facoltà di lingue dell'università che hai scelto e guarda i diversi indirizzi che offre la facoltà di lingue (io, per es, avevo scelto quello linguistico-filologico). Leggi bene la descrizione degli insegnamenti e in base a questa potrai già farti un'idea su quelli che potrebbero veramente interessarti e quali invece no. Automaticamente scarterai alcuni indirizzi... comunque non è impossibile cambiare idea a metà del percorso! Molte cose cambiano in base a ciò che ti interessa e gli interessi si sviluppano anche durante il corso di studi.
Scusa se sono stata molto prolissa, spero di essere stata un po' utile.
Ciao!
2006-12-03 02:33:53
·
answer #1
·
answered by Paola 4
·
2⤊
0⤋
Dipende da quanto pace dedichi allo studio. in keeping with accelerare i tempi consiglio molta televisione, action picture, non parlare mai italiano e buttati in ogni situazione. Trova un compagno straniero e imparerai in fretta! Scherzi a parte, secondo me l. a. lingua più semplice in keeping with un italiano è lo spagnolo. Se vivi in Spagna dopo 3 mesi inizi già a parlarlo decentemente.
2016-12-18 06:40:57
·
answer #2
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
io sto x laurearmi in mediazione linguistico-culturale alla sapienza, e posso dirti che si fanno 2 lingue a scelta, c'è una letteratura x ogni lingua (compresa quella italiana), si fanno le traduzioni, si fa economia, diritto, linguistica, informatica, ho fatto antropologia..insomma ti fai oltre alle lingue una cultura generale ecco! non c'è l'obbligo di frequenza, ma se non freq. in genere hai qualcosa in + da studiare. x il lavoro non so che dirti, io l'ho scelta xkè mi piace viaggiare e vorrei fare l'hostess. ciao!
2006-12-03 05:00:26
·
answer #3
·
answered by ila 7
·
0⤊
0⤋
io faccio lingue orientali a roma,le lezioni sono la mattina e a volte di pomeriggio, io sono al primo anno e per ora c'è tanta grammatica poi materie tipo storia storia del'arte filo e religioni della zona in cui è parlata la lingua da te scelta,poi dipende dalla lingua scelta,io ho preso x ora cinese e è difficile ma affascinante..
x il lavoro non so dirti
2006-12-03 00:22:14
·
answer #4
·
answered by ladybird l'originale! 6
·
0⤊
0⤋