L'esperienza del sesso è una tappa importante per molti, fino al punto che persino i nostri occhi perdono l'innocenza della fanciullezza (se non già perduta per altro). Oltre il sesso c'è solo l'esperienza dell'autodistruzione (droga, alcool, ecc); ma questa la escludo perché è da fessi! Ciò detto perché chi ha già provato il sesso non fa anche quest'altra esperienza: sceglietevi una chiesa (cattolica, protestante, musulmana, non importa, purché non sia un locale dalla volta bassa), entratevi quando non c'è nessuno e ponetevi vicini all'ingresso, al centro, in modo da poter osservare tutto. Senza muovervi e in silenzio, guardate prima in fondo davanti a voi, poi verso l'alto, poi verso i lati. Ora cancellate dalla vostra mente quelli che in qualche modo sono i "gestori" di quel luogo e chiedetevi: che c'è di sbagliato in tutto questo? Di cosa devo aver paura se leggessi le parole del più grande uomo della storia? In fondo si festeggia il prossimo Natale perché è nato Lui!
2006-12-02
18:13:14
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6 risposte
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inviata da
ominda
5
in
Società e culture
➔ Società e culture - Altro
Hansy, io non istigo nessuno a niente, ho solo suggerito di fare un'esperienza; come molti suggeriscono di fare il sesso ....in tutte le salse. Bellissimo il tuo bambino. Però tu eleva il tuo pensiero oltre quello che ti hanno indicato gli altri, altrimenti rischi di rimanere come lui. Un augurio sincero di buona vita.
2006-12-02
18:25:03 ·
update #1
Voce, non ho capito niente; non so se mi devo preoccupare io o tu; preferisco pensare che sia io.
2006-12-03
01:08:32 ·
update #2
Ragazzi, se pensate che sia contro il sesso vi sbagliate di grosso; penso che dopo 32 anni che mia moglie "rimane" solo con me di esperienza ne devo avere. Però tutti avete paura di entrare in una Chiesa e di sentire per una volta intorno a Voi il silenzio. Non è grave! (Per voi, intendo. Io sono contento di come sono).
2006-12-03
01:11:26 ·
update #3
Lampadari, io no so chi sia il frate ci cui parla. Vatti a vedere qualla specie di mio sito (www.ominda.eu), se mi vuoi conoscere.
2006-12-03
01:14:16 ·
update #4
Insomma viene Natale e ciò solo perché è nato Gesù Cristo. Limitiamoci al fatto che è un uomo morto ingiustamente. Se fosse solo per questo non meriterebbero di essere lette le sue parole? Qui non c'entra la religione, ma la civiltà. Una volta si leggevano i pensieri di Mao e Mao non è morto come Gesù Cristo. Si commemorano tante persone (delle volte degli ex s t r o n z i) e, dal punto di vista solo meramente civile, ripeto solo meramente civile, non bisognerebbe elevare lo sguardo verso ciò che Quell'uomo ci ha voluto dire? O si è ciechi o palesemente in mala fede. Perché si ha paura di conoscerlo?
2006-12-03
01:18:56 ·
update #5
Hai offerto uno spunto interessante, ma non credo che sarai ascoltato poiché quell'esperienza che tu suggerisci è raro che venga fatta soltanto perchè qualcuno lo dice.
E' qualcosa che deve nascere spontaneamente. E' molto più facile non vedere ed infatti sono sempre meno coloro che vedono alla grandezza di questo evento, mentre si soffermano sulle bassezze, sui dolori, sulle guerre, le fatiche e sul male che accompagna sempre ogni evento della vita. E del Cristianesimo si tende a guardare il peggio, mai la sua intrinseca bellezza.
E comunque tu hai offerto uno spunto basandoti sulla tua fede, sul tuo credere che il Natale debba essere un evento importante per tutti, mentre così non è.
Noi potremo dire un sacco di cose a suffragio della nostra fede, ma nel cuore di un uomo non possiamo sapere cosa farà breccia e un giorno, come tu speri, guarderà un campanile svettante e si domanderà perchè quel suono di campane ha attirato a sè milioni di uomini raccolti in preghiera?
La ricordi la notte dell'Innominato di cui Manzoni ci ha illustrato i tormenti? E il suono delle campane al mattino?
Io mi limiterei, come faccio solitamente, ad affidare gli eventi nelle mani della Provvidenza che sa come farsi sentire da ogni uomo sulla terra e sa anche quando ritirarsi poiché ogni uomo, nato libero, deve esserlo sempre e fino all'ultimo dei suoi giorni.
Libero anche di dire di no all'invito.
2006-12-02 19:19:05
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answer #1
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answered by marte 6
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ominda... ma che dici???
ma buona vita non è il saluto del frate con la bambina nera?
SEI SEMPRE TU?
2006-12-02 21:55:21
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answer #2
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answered by Les Fleurs du Mal 2
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Io non so il livello e la qualità delle tuo esperienze sessuali ma, il sesso può anche essere cultura e liberazione, elevazione spirituale perché ti può portare ad amare l'amore e quindi avvicinarti a Dio anche da questo tipo di percorso. Non è vero che il sesso è inevitabilmente autodistruttivo ed è l'anticamera per la droga e le altre degenerazioni, Può esserlo, certo, come può esserlo la religione mal vissuta e mal interpretata.
2006-12-02 19:13:08
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answer #3
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answered by Anonymous
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Non ritengo il sesso un'esperienza. il sesso è come nutrirsi: rientra nella categoria della cose che l'uomo è costretto istintivamente a fare, è un'istinto...non lo definirei un'esperienza.il dormire è un'esperienza??!nn possiamo fare a meno di dormire, nn possiamo fare a meno di fare sesso.non può trattarsi di un'esperienza. definisco esperienza:la definizione che preferisco è questa...fenomeno provocato artificialmente in det.condizioni al fine di coglierne le caratteristiche, essenzialmente in relazione alle cause che lo provocano/complesso delle operazioni relative alla causa che lo hanno provocato. le altre prime quattro del vocabolario nn le accetto a priori..
La religione è un'esperienza perchè nonostante nasca dal bisogno fondamentale di dare una spiegazione reale e plausibile agli eventi porta l'essere a conoscere e fondare il suo credo in qualche cosa che perforza lo trascende.nella religione nn c'è niente di sbagliato come nn c'è niente di sbagliato nell'uomo.noi nn possiamo chiederci cosa c'è di sbagliato semplicemente perchè nn è una funzione della nostra natura darci delle risposte concrete, noi possiamo fare ipotesi e sulla base di queste ricavare ulteriori informazioni dalle percezioni che il nostro corpo ci offre, ma essendo limitate dall'involucro in cui risiediamo tutto si rifà alla nostra non libertà.In altre parole chi nn è libero nn ha le chiavi per le porte della conoscenza.Chi nn può essere libero nn può giungere alla conoscenza per questo inventa i sogni, come la religione ad esempio, per entrarci dentro a piacimento quando comprende questo concetto. noi nn abbiamo la possibilità di trascendere il nostro corpo, nn ci è permesso fisicamente, ma dato che mentalmente abbiamo bisogno di riferire questa responsabilità a qualcuno creiamo la trascendenza. nn ci sono sbagli, perchè nn ci sono domande da porsi.poichè le risposte saranno sempre fittizzie e intrisicamente adottate alla nostra reale condizione spazio-fisico-temporale.
la domanda è noi possiamo credere in noi? Sei sicuro di esistere? Perchè per quanto mi riguarda io nn ne sono sicura.Prima risolvi questo e poi pensa al resto!:)
2006-12-02 18:56:05
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answer #4
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answered by emmasmother84 3
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Mi verrebbe da dire che hai detto delle buffonate,come si fa ad istigare alla religione?
Le religioni (tutte)hanno sempre creato problemi,guerre feroci,odi il peggio che si puo immaginare per l'essere umano.
Se uno volesse pensare a un dio lo puo fare da casa sua senza andare in luoghi di culto o avere una qualsiasi influenza di una religione.
Ricorda una sola cosa,nessuna religione ha prove di quello che afferma,se trovi prove faccelo sapere.
Quindi lascia che ognuno se vuole credere a un creatore lo possa fare da casa sua dalla propria auto o dove le capita,non dare cattivi consigli.
2006-12-02 18:20:12
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answer #5
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answered by Anonymous
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il sesso è il segno dell'unione tra due che si amano nel proposito di Dio. La concupiscenza è dal mondo , che già crescendo un individuo, una persona, ne è soggetto ad esserne influenzato(violato) e a fare delle scelte, spinta da curiosità e svantaggiati dal proprio vuoto si cerca di unifirmarsi a ciò che la massa si conforma compiacendosi nelle sue idolatrie, sia personali che sociali, quale dunque la "chiesa" che noi facciamo chiesa
o di altre "bugie" dell'uomo per autodistruggersi senza saperlo
pur di negare la verità, che non limita chi Crede veramente alla vita e al dono di se espressi con unicità nella vita interiore con Dio.
2006-12-02 18:29:10
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answer #6
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answered by VOCE 2
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