Bella domanda.... e che fare? Con la nostra giustizia di sicuro non verranno mai puniti per quello che meritano.... la pena di morte non esiste (e per certe situazioni penso proprio che ci debba essere)... e allora che fare? Io non sopporterei l'idea che i bastardi (e sono troppo buona a chiamarli così) che hanno rovinato la mia vita togliendomi le persone a me care siano liberi.... e allora? Sicuramente vendetta... con una morte lenta, anzi lentissima, atroce.... E sapete perchè, purtroppo, si deve arrivare a questo? Perchè in Italia non c'è giustizia, non siamo tutelati da nessuno, non c'è mai giusta punizione per i delinquenti, gli assassini, i pedofili, i stupratori... e allora dobbiamo pensarci da soli a farci giustizia.
2006-11-29 22:16:03
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answer #1
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answered by Anonymous
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no molto peggio che ammazzarli! gli maciullo le mani, i gomiti, i piedi e le ginocchia, li castro e poi li scarico in centro a Milano! quella gente li non deve mai più far nulla da solo! bisogna fargli provare cosa significa aver bisogno degli altri! peggio di così
2006-11-29 15:54:34
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answer #2
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answered by lele 4
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Gli darei la caccia a vita...La vendetta non riporta in vita i morti...Però ti da soddisfazione
2006-11-29 15:53:55
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answer #3
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answered by Nikos85MI 5
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mi piacciono i duri come te ma secondo me fai fatica ad uccidere una mosca uccidere e una parola grossa tutti killer sulla tastiera
2006-11-29 20:49:21
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answer #4
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answered by Anonymous
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Ho immaginato la scena mentre leggevo la sua descrizione ma, spero vivamente non sia accaduto ad amici suoi o, nella peggiore delle ipotesi, a lei!
Accidenti, c'è da chiedersi come si può non comprendere lo stato d'animo di chi abbia vissuto una simile esperienza.
Non è facile rispondere al suo quesito!
Di primo acchito sarei dello stesso pensiero, quello di vendicarmi! Certo è che alla fine ci si mette sullo stesso piano di quegli assassini, magari è uno dei modi per cominciare ad assassinare. Basta rompere la barriera, poi.. qualcosa, di molto simile alla pazzia, si manifesta in maniera latente. C'è chi nasce con la tendenza a essere insensibile, in qualche misura, all'altrui sofferenza e chi in qualche modo lo diviene.
Per l'assassinio dunque, può essere solo questione di tempo. Penso che, dopo aver vissuto un'esperienza tanto raccapricciante, la cosa migliore, per quanto dipenda da noi, sia quello di fare il possibile per rimanere lucidi, costi quel che costi. Il tempo potrà lenire una buona mole di risentimento.
Sono dell'idea che gli assassini, anche quelli che non ammazzano direttamente (mi riferisco a chi istiga al suicidio fregandosene degli altri o ai mandanti di un omicidio) debbano trascorrere l'intera vita pagandola cara. Anche se la giustizia umana lascia a desiderare eccome, è certo che la pagheranno prima o poi. La vendetta, dal suo punto di vista, non reca vera soddisfazione; non è escluso che col cuore carico d'odio si possa uccidere altr'innocenti. Come ragionare dunque? Innocenza per innocenza? Se giungessimo a ragionare così dovremo metterci a braccetto di quelli che ci hanno massacrato la famiglia, non crede? Ho vissuto un esperienza simile nella mia di famiglia, ero troppo piccolo per ricordare, tuttavia quando mi è stata raccontata la verità non mi sono mancati sentimenti d'odio per il familiare che ci ha causato una grave perdita. Ora non è più tra noi (all'epoca non fu denunciato), pur essendo per carattere vendicativo, ho dovuto faticare di brutto per assottigliare il difetto in questione. Quella persona non vive bene, la vita la sta ripagando, eppure fin'ora non ha mostrato veri segni di pentimento, nè può pretendere che gli si voglia la stessa misura di bene che si potrebbe volere a mia madre (anch'ella stava per rimetterci le penne in quell'occasione). Che dire dunque? Mia nonna m'insegnava che la vendetta è un boomerang, si ritorce contro il vendicativo. Come cristiano testimone di Geova, e per tanti che conoscono la Bibbia, sò per certo che la vendetta non appartiene a noi. Geova vede la nostra situazione e interverrà quando lo riterrà opportuno. L’apostolo Paolo scrisse: “Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; poiché è scritto: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova’”. — Romani 12:19.
2006-11-29 17:58:26
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answer #5
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answered by Anonymous
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Kill Bill...?Ma non so se riuscirei a vivere con il rimorso...
2006-11-29 17:19:40
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answer #6
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answered by Francy 3
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in un pese giusto,con politici intelligenti,giudici scrupolosi e cittadini responsabili il problema non esisterebbe..starebbero in carcere a vita...cadena perpetua si dice in españa...quando privi della liberta un uomo e peggio che privarlo della vita...tu hai 4 miliardi di persone e un mondo per ricominciare..un carcerato solo 2 metri quadrati e il suo compagno di cella...pero se capitasse io farei un pensierino sul magistrato che lo ha lasciato uscire
2006-11-29 16:09:12
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answer #7
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answered by sebastian 1
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Certo, la vendetta non riporta i morti in vita, ma se la vita te la hanno tolta anche a te uccidendoti tutti i tuoi cari, la tua ragione di vita, è un po' difficile dire "la vendetta non riporta i morti in vita".
Dovrei esserci in una situazione del genere per dire cosa farei, a freddo non è possibile, ma penso che il primo pensiero sarebbe quello di vendicarmi nel modo più atroce possibile.
Ovviamente il problema sarebbe se ne sono in grado.
2006-11-29 16:09:08
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answer #8
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answered by Anonymous
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perchè pensare queste cose?
non è meglio pensare a cosa faresti se vincessi un superenalotto miliardario?
2006-11-29 16:05:40
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answer #9
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answered by Anonymous
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In questo caso il perdono sarebbe un atto da veri eroi,
ma farsi giustizia da se comporterà il carcere
e non credo che la vendetta potrà renderti
veramente soddisfatto come si deve.
2006-11-29 15:55:11
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answer #10
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answered by Anonymous
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