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... ma mi spiegate che differenza deve esserci tra il matrimonio civile e il riconoscimento di una coppia di fatto?

2006-11-28 20:35:04 · 13 risposte · inviata da Char Aznable 6 in Relazioni e famiglia Famiglia

Ok. E allora perchè non si sposano civilmente? Non è una fuga da legami e responsabilità?

2006-11-28 20:40:15 · update #1

Voglio precisare che non sto ne criticando ne condannando la convivenza, solo la figura giuridica della coppia di fatto mi sembra un doppione del matrimonio civile. Forse sarebbe più corretto modificare il secondo piuttosto che creare questa forma...

2006-11-28 21:01:15 · update #2

13 risposte

In realtà anche se convivo la penso come te.Se si vogliono i diritti derivanti dal matrimonio bisogna sposarsi,altrimenti resti come sei.
Questa credo sia la regola generale.
Però un mio amico mi ha fatto notare questo.lui è separato,prende 1200 euro al mese e 500 li deve dare all'ex moglie.
Ora,se pure si volesse sposare con la sua ex compagna dovrebbe divorziare,con costi per avvocati etc.Se già non ce la fa così(visto che la casa è andata alla moglie e lui si paga un affitto) dove trova i soldi per il divorzio per potersi risposare?
Ed è giusto che la sua attuale compagna non riceverebbe nulla se a lui capita qualcosa?

Io son stata zitta..........................

2006-11-28 20:52:54 · answer #1 · answered by Penelope1{Ajò} 6 · 0 0

Non dovrebbe essercene nessuna dal punto di vista dell'impegno sentimentale e morale, ce ne sono ancora molte dal punto di vista giuridico, soprattutto se consideriamo l'eventualità che ci siano figli, pertanto credo sia opportuno che esistano entrambi purché scegliere una di queste opzioni non voglia dire necessariamente evitare l'altra per confusione di idee e sentimenti o per comodo...

2006-11-29 05:20:43 · answer #2 · answered by aratork 5 · 2 0

Ma no! Ho convissuto per molti anni ma non mi sembra di aver eluso alcuna responsabilità!
Ammetto tuttavia che per amore sarebbe stato meglio manifestare pubblicamente la propria unione, tra l' altro molte amministrazioni comunali si sono organizzate (pure la sarabanda!) per rendere meno sobrio e piu' solenne l' evento!

2006-11-29 04:55:31 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

tanti si sposano per avere un aiuto dalla provincia,io convivo e non ho intenzione di sposarmi

2006-11-29 04:49:40 · answer #4 · answered by nanà 3 · 1 0

Il matrimonio civile è un matrimonio a livello legale e giuridico. Il riconoscimento della coppia di fatto va a riconoscere a coppie conviventi da tempo gli stessi diritii pari a queli del matrimonio. In particolare: in caso di morte, o in caso di nascita di un figlio. Allo stato attuale una coppia convivente, anche se da anni, non viene riconosciuta dalla stato.
Se uno dei due muore ed è proprietario della casa nella quale convivono, l'eredità spetta a fratelli/sorelle/genitori, ma al convivente non spetta nulla. Quindi è in mezzo ad una strada.

2006-11-29 04:39:17 · answer #5 · answered by Anonymous · 1 0

..forse perché pare stupido ridurre il proprio amore a un patto firmato su un foglio di carta..

2006-12-01 18:40:26 · answer #6 · answered by Clacla 2 · 0 0

Magari a qualcuno darebbe fastidio dover chiedere allo stato il consenso per poter stare con la persona scelta.D'altro canto chi si sposa ha più garanzie.

2006-11-29 04:52:29 · answer #7 · answered by meet_jah 1 · 0 0

Me lo sono sempre domandata anch'io. Guarda cosa hanno fatto invece in Inghilterra: hanno approvato una legge che introduce la "civil partnership". E' l'unione tra due persone dello stesso sesso, e da' gli stessi diritti e doveri del matrimonio civile. Ma e' (giustamente, secondo me) riservata agli omosessuali! Le coppie etero, se vogliono regolamentare la loro unione, lo strumento lo hanno gia', e si chiama matrimonio.... A me pare che non faccia una piega!

2006-11-29 04:52:16 · answer #8 · answered by Grilla Parlante 6 · 0 0

è considerato matrimonio civile quello dove ci si sposa "regolarmente" nel comune di residenza e non ci si sposa in chiesa ed è totalmente riconosciuto dalla stato italiano una coppia di fatto è :

I diritti negati delle coppie di fatto
In Italia la convivenza non è, al momento, disciplinata da nessuna legge specifica. Ciò vuol dire che la situazione delle coppie di fatto spesso è vaga e confusa e i due partner rischiano di vedersi negati alcuni diritti fondamentali.
Se uno dei due partner ha bisogno di un intervento medico urgente e rischioso, l'altro non può autorizzarlo, visto che non figura come parente.
Il convivente non può chiedere permessi di lavoro se il partner si ammala.
Il convivente che collabora all'impresa dell'altro non ha nessun diritto. Meglio, quindi, premunirsi con un regolare contratto di società o di lavoro dipendente
Se la convivenza termina, il convivente in stato di bisogno non ha diritto a nessun sostegno economico da parte dell'altro
Se dalla convivenza sono nati dei figli e questi sono ancora minorenni nel caso in cui la convivenza cessi, l'affidamento è stabilito in base al criterio dell'interesse del minore. Se vi è disaccordo, l'affidamento è deciso dal tribunale per i minorenni. Anche dopo la cessazione della convivenza, il genitore ha l'obbligo di mantenere il figlio che conviva con l'altro partner
In caso di maltrattamenti di un convivente nei confronti dell'altro si configura il reato di maltrattamenti in famiglia
Se uno dei conviventi sconta una pena detentiva, il partner ha lo stesso diritto a colloqui e permessi di un coniuge
Se cessa la convivenza il proprietario o l'intestatario del contratto d'affitto ha diritto a restare nell'abitazione, salvo un diverso accordo tra le parti. Tuttavia non è lecito "cacciare" l'altro convivente e ogni contrasto dovrà essere risolto dal giudice
Se uno dei due conviventi muore e l'appartamento era di sua proprietà, quest'ultimo spetta agli eredi legittimi del defunto. Il convivente potrà continuare ad abitarlo solo se l'altro ne aveva disposto con testamento in suo favore;
Se invece la casa era in locazione, il convivente ha diritto di subentrarvi nel contratto.

2006-11-29 04:49:11 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Hai perfettamente ragione.. allora io ho convissuto 7 anni e non mi sono voluta sposare per scelta.... ma anche il riconoscimento della coppia e' come un matrimonio... e quindi non farei neanche quello.... cioe' se la base del rapporto e' la fiducia che fiducia sia..... non accetto nessun tipo di contratto...
bella domanda....

2006-11-29 04:47:28 · answer #10 · answered by LORY66 4 · 0 0

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