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Ho discusso con il mio compagno. Il nocciolo della questione è stato la religione cristiana. Spiego. Lui è cattolico, non assiduo praticante ma rispetta le feste comandate e poi crede fermamente nella santissima trinità. Io sono atea, non credo in nulla, se non, come ho più volte ribadito, nell'uomo. Siamo insieme da diverso tempo, lui conosce il mio pensiero e spesso è anche d'accordo con il mio punto di vista. Per amor suo ho deciso che quando lo desidereremo lo sposerò in chiesa. Ma i figli...non avevo pensato a questo, al loro battesimo. Io lo faccio per amore, ma i figli vorrei lasciarli liberi di decidere, cosa che, sfortunatamente, non hanno fatto con me. Voi cosa rispondereste al mio posto, in una discussione del genere, quale pensiero adottereste?

Un abbraccio

2006-11-27 12:41:40 · 15 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

rpsoft57: messere, cavaliere della giustizia, se fossi sottomessa, succube, avrei già deciso di ritornare ad essere cattolica, evitando di avere discussioni del genere con il mio compagno, la vita per me diverrebbe più semplice. Se fossi così come tu ti sei permesso di descrivermi, non parlerei con lui, non ci verremmo incontro nelle decisioni, non ci sarebbe il confronto. Confronto che a quanto pare per te non esiste. Hai un pensiero totalitario, condanni la gente, il vero mussulmano (almeno secondo quello che tu e ribadisco: tu, intendi per mussulmano) sei proprio tu! Lui mi viene incontro per quanto riguarda molti punti della mia vita a cui io ci tengo più della religione , ed io vado incontro a lui per quanto riguarda altri punti. Conviviamo da otto anni, siamo persone libere che vivono in modo civile venendosi incontro, se il mondo, sia a livello politico che religioso, cercasse, per amore dell'altro, di raggiungere dei punti di congiunzione e intesa avremmo meno gente che condann

2006-11-28 02:42:23 · update #1

15 risposte

Secondo me tu hai dimostrato un enorme rispetto per il tuo compagno accettando di sposarti in Chiesa. E' accaduto lo stesso tra me e mio marito: lui agnostico ha accettato di buon grado il matrimonio religioso perche' io sono credente e avrei vissuto male un rapporto non consacrato dal matrimonio religioso. Io rispetto le sue idee e dopo il matrimonio non gli ho mai chiesto di partecipare a celebrazioni religiose o preghiere, ma lui a Natale e Pasqua viene in Chiesa con me di sua volonta' perche' vuole stare con me in momenti che per me sono importanti.
Non abbiamo figli, ma se li avessimo avuti li avremmo battezzati. Poi pero' li avremmo lasciati liberi di decidere loro, a 18 anni, se ricevere la cresima (che non per niente e' detta anche "confermazione") e se essere cristiani o no.

2006-11-27 21:02:55 · answer #1 · answered by Grilla Parlante 6 · 1 0

Uniformarsi alla massa è la cosa più stupida che si possa fare, viviamo in un paese cattolico, diciamo di si (vista la penuria di vocazioni... sarà che è così), cmq cosa cambia? Si sta parlando di una cosa serio sia per chi ci crede che per chi vede in questo gesto una imposizione ed una limitazione della libertà.

Se per lui è importante "dagliela vinta", certo se anche per te è importante beh auguri per la futura discussione

2006-11-27 12:58:08 · answer #2 · answered by giuseppe l 5 · 4 0

vedi, c'e' una cosa che non capisco.... molti atei, e lo fai anche tu, quando si riferiscono al battesimo mettono sempre "sfortunatamente".... sinceramente, a te che non credi, cambia molto essere battezzata? Allora, prova a ragionare cosi'; se, quando sara', i tuoi figli la penseranno come te, a loro essere battezzati non cambiera' nulla; ma se sentiranno il bisogno di credere ed una fede in Dio, il non esserlo potrebbe cambiare qualcosa. Ciao

2006-11-27 20:59:33 · answer #3 · answered by Anonymous · 2 0

Ho affrontato questo discorso a suo tempo,e dopo una lunga introspezione sono arrivata a capire che :
- mi dichiaro atea forse perchè sono ignorante e non ho la più piccola voglia di capire la religione cattolica,e la mia ignoranza in merito non può aiutarmi a trovare la fede.
- c'è distinzione fra l'essere cattolici e l'essere distanti dalla chiesa e ancor di più dal Vaticano

Così ho fatto battezzare la mia piccola pensando che il mio dovere è quello di darle un'educazione anche di tipo religioso.sarà lei da adulta a scegliere se rimanere legata alla fede cristiana o meno.

2006-11-27 19:52:57 · answer #4 · answered by Penelope1{Ajò} 6 · 2 0

Io penso che dovresti (nel caso del battesimo) uniformarti un poco e battezzarli i bambini, poi saranno loro stessi, un giorno, a decidere che strada intraprendere (anche perchè vivi in un paese cattolico) ciao un bacio, Miles.

2006-11-27 12:47:34 · answer #5 · answered by kollwitz71 6 · 4 2

PREMETTO sia io che il mio compagno (che non ho sposato) sulla religione la pensiamo ala stessa maniera. Non amiamo la chiesa come istituzione e percio non ne applichiamo i riti....pero mia figlia l'ho battezzata... perche'????
Voglio che cresca conoscendo la religione... o almeno una religione, e quella cattolica mi sembra la migliore visto che anche i suoi nonni possono spigargliela. Quindi la decisione e' quella di farle fare tutti i sacramenti, e poi... decidera lei. Non so se la decisione che ho preso sia quella piu giusta, ma almeno ci ho pensato su, e non l'ho fatto SOLO perche' era da fare.

2006-11-27 21:55:32 · answer #6 · answered by cila71 4 · 1 0

io sono ateo, ma di educazione cattolica (il che dice tutto e nulla).

lascia che i tuoi figli vengano battezzati, prima comunione e cresima... poi saranno abbastanza grandi da decidere per sè. tu, come hai detto, non hai avuto scelta, questo perchè non eri ancora matura per scegliere. imporre ai tuoi figli il tuo ateismo potrebbe essere piu sbagliato che lasciarli un educazione "più conformista".

se ce l'hai fatta tu, ce la faranno anche loro...

tanti auguri ;)

2006-11-27 13:11:33 · answer #7 · answered by cibiosacte 2 · 3 2

La questione è semplicemente un accordo. Di fatto è insensato chiedere a un Cristiano di rinunciare a battezzare un figlio, poichè dovrebbe esser "libero di decidere": che razza di cristiano è uno che discute la sua fede? La discussione e la relativizzazione del pensiero è solo un "problema" delle democrazie occidentali consumate dalla globalizzazione e dalla promiscuità dei valori. Io direi, se uno ha la fortuna di esser cristiano, di tenerselo stretto quel dio. E così anche i tuoi figli: in genere, crescere in mezzo ai cristiani non è così male, forse aleggia un po' di ipocrisia, ma è sempre meglio di un nichilismo accennato. Inoltre, io non son cristiano e son battezzato; non è che acqua in testa: è solo il modo di vedere le cose che le rende "cose". Battezza pure i tuoi figli, e se vorranno non lo saranno più; lascia che pensino pure ad altro fino a quel tempo.
Tanti auguri

2006-11-28 09:34:46 · answer #8 · answered by diogene_cinico 3 · 0 0

il Battesimo non costringe i battezzati a coltivare ed approfondire la Fede cattolica...al contrario se un giorno dovesse decidere di seguirla dovrebbe proprio cominciare da zero...essere battezzati da grande ha come pro una maggiore consapevolezza e come contro è una condizione rara nelle comunità cattoliche e si rischia di essere un po' "visti male" (di gente veramente bigotta ce n'è tanta,ma non siamo tutti così!)...se il tuo ragazzo ci tiene davvero tanto fallo battezzare: il tuo lui lo sentirà protetto e il piccolo non sarà costretto a far nulla in futuro.
contattami se vuoi!

2006-11-28 05:29:23 · answer #9 · answered by ame_erica 2 · 0 0

Dovresti spiegare al tuo compagno che il Battesimo è il "segno", che viene dato di fronte alla comunità e con il quale si dichiara la propria adesione alla Chiesa. Nel caso del Battesimo dato ad un adulto il problema non si pone poiché il battezzando sarà consapevole di quel che fa.
I bambini però non sono consapevoli e quindi vengono battezzati nella fede dei genitori che danno il "segno" per lui e si impegnano ad allevarlo secondo i criteri della fede cristiana.
Se volete aspettare a battezzarlo non c'è nessuno che può impedirvelo e non è neppure sbagliato.
Il padre,se vorrà lo istruirà nella sua fede, tu potrai fare l'avvocato del diavolo e offrirgli una visione contraria e da adulto il ragazzo sceglierà cosa riterrà meglio.
Io al posto tuo gli spiegherei questo, ma non mi opporrei al fatto che il bambino venga comunque istruito secondo la fede cristiana perchè non sono solo imposizioni quelle che derivano, ma anche valori e oggi come oggi di "valori" ne abbiamo bisogno quasi quasi più che del pane.

2006-11-28 02:46:30 · answer #10 · answered by marte 6 · 0 0

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