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Mi riferisco alla domanda di Blanka (http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=ArqCwRj3BjVo03ADucggbi_wDQx.?qid=20061127065454AANTzxF) a cui ho dato una risposta che è misteriosamente sparita. La risposta parafrasava un pensiero di Nietzsche: per Dio tutto è buono (lo dice lui stesso quando crea il mondo), per cui sono gli uomini che distinguono il bene dal male, non Dio. Aggiungevo che quando Giobbe chiese ragioni a Dio per tutte le disgrazie che gli erano capitate, il creatore tagliò corto parecchio scocciato. Aggiungo che secondo Sant'Agostino prima e Lutero poi la salvezza non dipende dal bene che facciamo o crediamo di fare, ma dalla grazia che Dio può concederci a meno a suo piacimento. Da qui il dubbio, lecito, no?
Ovviamente la mia risposta sarà stata cancellata per errore tecnico: sarebbe assurdo pensare che ci sia chi si scandalizza per queste cose e non per tutte le sofferenze che sono sparse con generosità nel mondo (malattie, fame e disastri di tutti i tipi)

2006-11-27 07:56:23 · 14 risposte · inviata da etcetera 7 in Società e culture Religione e spiritualità

Se è vero che sono stato censurato per avere parafrato di Nietzsche non posso che constatare che questo filosofo è davvero eccezionale: il suo pensiero riesce a scandalizzare ancora a più di cent'anni dalla sua morte. Vorrà dire che dovrò rileggermelo e citarlo più spesso (ne dice di belle sul cristianesimo, lui, figlio di un pastore protestante!).
Mi scuso se nella mia affrettata domanda ho probabilmente fatto un po' di confusione tra Lutero e Calvino e se solo per il secondo la grazia è davvero essenziale. Lo ammetto, ho delle lacune in quest'ambito e ringrazio chi voglia chiarirmele. Però resta il fatto che anche per Lutero le buone opere da sole non bastano, mi sembrano che servano più a dimostrare che chi le compie è in grazia di Dio piuttosto che siano un mezzo per procurarsela. O sbaglio anche questa volta?

2006-11-28 04:21:49 · update #1

Per Diogene; il pensiero di Nietzsche è in "Al di là del bene e del male", sicuramente l'impeto del filosofo contro il cristianesimo è notevole, sicuramente anche perché conosceva molto bene l'ambiente e la nauseante ipocrisia di tanti cristiani.

2006-11-29 17:47:07 · update #2

14 risposte

No. Bene e male. Questo concetto appartiene agli Esseri Umani, ma non a Dio. La dualità rappresenta la libera scelta. Questa è la condizione degli Esseri Umani del pianeta Terra, e non ha proprio un bel niente a che fare con ciò che chiamiamo Dio.

2006-11-27 23:35:24 · answer #1 · answered by Antares 4 · 1 0

troppo difficile

2006-11-27 16:17:30 · answer #2 · answered by Uomo Falena 2 · 2 0

Non entro nel merito del resto, ma tengo a puntualizzare una cosa:
credo che tu stia mettendo in bocca ad altri il tuo solo pensiero.

Devo infatti contraddirti, ma Lutero non ha mai affermato che Dio distribuisce grazia a suo piacimento...stai travisando tutto il suo pensiero.
Lutero affermava che non si viene salvati per mezzo delle opere (alludendo soprattutto, ma non in maniera esclusiva, al pagamento di indulgenze), ma che fare del bene materialmente non è sufficiente alla salvezza, le opere infatti secondo Lutero non servono a nulla se a queste non è accompagnata la fede in Cristo come unico salvatore. In sostanza per Lutero non basta fare l'elemosina o pagare un'indulgenza, ma bisogna credere davvero che Cristo sia il Salvatore e accettare lo Spirito Santo nella propria vita. Per Lutero la salvezza sta nella fede e nel rapporto diretto col Cristo, senza intermediari. Quindi non è una cosa distribuita a piacimento di Dio, ma sarà salvato chi ha fede nel fatto che Cristo lo salverà.

E' molto diverso da ciò che hai scritto tu.

2006-11-27 16:08:49 · answer #3 · answered by Camilla72 5 · 2 0

CONCORDO A PIENO. Il male e' umano, il bene e' divino!!! Non esiste il diavolo perche non puo esistere uno spirito malvagio. La malvagita' e' solo terrena!!!

2006-11-28 05:47:23 · answer #4 · answered by cila71 4 · 1 0

se c'è chi dall'alto del pulpito si scandalizza e punta dita contro le persone x 2 battute cretine..direi che si..la tua domanda è stata cancellata volontariam xè la sincerità e la diversità nn conformi al vivere sociale della massa di pecoroni infastidisce.
Sn assolutam cn Nietzsche,non aggiungo altro.

2006-11-27 19:20:54 · answer #5 · answered by where 4 · 1 0

Credo ke qualkuno sicuramente ha cancellato.
Pero voglio dire gia in tutto quello che tu dici ci sono vari modi di pensare,credo che una affermazione che possiamo sicuramente fare e che non abbiamo la piu pallida idea di chi e dio di come la pensa ecc.
Prove non se ne hanno ci sono tantissime correnti di pensiero ma poi..???

2006-11-27 15:59:59 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

troppe parole.. troppe parole inutili..

PRESENZA e ASSENZA
la presenza ha necessità di annullarsi
l'assenza necessità di farsi
e noi in mezzo..

_

2006-11-30 16:04:54 · answer #7 · answered by taleequale 4 · 0 0

Non ho idea a che passo ti riferisca di Nietzsche, in genere però lui riguardo alle religioni ha la forza impetuosa ma anche la terribile mancanza di grazia di un ippopotamo: le sue tesi, difatti, sembrano più una guerra contro il suo passato che contro il futuro della cristianità. Riguardo al pensiero riformista, vige il criterio della predestinazione, e infatti questo ha causato a tempo debito diversi problemi. Io porterei qualche spunto:

-Platone e le idee negative: la possibilità ontologica di idee negative, quindi di idee "del male", come il fango; di fatto, si potrebbe dire che dio crea solo bene e infatti saremmo solo noi e la nostra doxa a creare fallibili distinzioni in base ai nostri gusti

- il cristianesimo di dostoevskij: Forse il miglior cristiano di cui abbia letto, per lui il dolore era proprio il costituente della fede: che senso avrebbe la credenza in un mondo in cui tutto è bene? L'uomo cristianamente deve esser libero di scegliere, e qui si fonda la necessarietà del dolore

- fisiologica: il dolore è un avvertimento del corpo per una situazione di danneggiamento imminente o effettuale. Questo lo si potrebbe riportare anche in senso psicologico. Il dolore, se dà fastidio, potrebbe semplicemente non essere ascoltato; però, senza il dolore, non si potrebbe distinguere ciò che ci nuoce. Ciò che ci nuoce è il male: e, in fondo, non è facile decidere ciò che ci nuoce. Qui il male diventa ancora un positivo ontologico, perchè ha un senso all'interno del programma evolutivo di un'esistenza.

Per quanto mi riguarda, penso che il male come il bene siano astrazioni indebite. A prescindere dagli errori ontologici visualizzati dal sempre presente marti heidegger, penso che neanche hitler fosse il male, come invece era opinone di annah arendt: il fatto è che era ebrea, e quindi troppo coinvolta per esser sincera. Ci sono delle cose, a delle cose poi seguono altre, magari senza connessione, magari creando anche situazioni spiacevoli all'ennesima potenza: di fatto, cioè che crea il male è l'atmosfera che gli si crea attorno. In fondo anche lucifero era un angelo, era colui che dà luce. La storia della teologia è intrisa di contraddizioni, ed essa stessa le giustifica: in quest'ottica, appare insensato intervenire in essa con argomentazioni razionali.
Per concludere, vorrei far notare che un cristiano che si scandalizzi per questo genere di pensieri, oltre ad essere un emerito ignorante, dovrebbe anche avere diversi dubbi sulla sua fede. Forse è vero che la causa del male sono gli uomini, e forse è anche vero che sono questi. ciao cià

2006-11-28 17:51:59 · answer #8 · answered by diogene_cinico 3 · 0 0

Assolutamente no...Gesù nel Vangelo dice chiaramente che i nostri pensieri non sono i suoi pensieri e le nostre vie non sono le sue vie...egli ci scruta e ci conosce nel profondo, quindi ciò che noi giudichiamo bene può essere per lui un male e viceversa.

2006-11-28 11:05:36 · answer #9 · answered by fiffetta 2 · 0 0

credo che SE c'è un dio sia al di là del bene e del male...

2006-11-28 08:20:44 · answer #10 · answered by tommy 3 · 0 0

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