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Magari quanto siete tornati a casa, capisco che sul lavoro sia un po'difficile ;)

2006-11-26 23:41:39 · 9 risposte · inviata da ? 7 in Arte e cultura Libri ed autori

MAGARI ditemi anche autore e titolo.
Non si sa mai mi venisse voglia di acquistarlo

2006-11-26 23:42:39 · update #1

9 risposte

"sono un omone con grandi mani da macellaio, cosce grosse come tronchi di quercia, mascella granitica e occhiali massicci dalle spesse lenti. sono alto un metro e novanta e peso circa un quintale; somiglio a clarck kent, solo che quando mi tolgo gli abiti sono appena più rapido di mia moglie, poco più forte di uomini che sono metà della mia taglia e non riesco affatto a saltar le case, per quanta rincorsa mi si conceda."
luke rhinehart, l'uomo dei dadi

2006-11-27 00:00:13 · answer #1 · answered by sabrina 2 · 0 0

io sto leggendo un libro per la scuola si chiama L'isola di arturo di elsa morante, però non è molto bello

se vuoi un libro bello comprati l'assedio di orak di sam barone

2006-12-02 17:29:46 · answer #2 · answered by Anonymous · 0 0

Toxic di Markt Sullivan
IL Morso
IL Fuoco
L Inferno

2006-11-29 22:30:48 · answer #3 · answered by Cedrika 3 · 0 0

Si diceva che una bambina fosse morta nel solaio. I suoi abiti erano stati trovati murati in una parete.
Volevo salire lassù e sdraiarmi accanto alla parete e restare solo.
Avevano visto saltuariamente il fantasma della bambina. Ma nessuno di quei vampiri riusciva a vedere davvero gli spiriti, almeno non nel modo in cui li vedevo io. Non aveva importanza. Non era la compagnia della bambina ciò che desideravo. Volevo trovarmi in quel posto.

Ormai non sarebbe servito a nulla rimanere vicino a Lestat. Ero venuto fin lì. Avevo raggiunto il mio scopo. Non potevo aiutarlo.
Vedere i suoi occhi con le pupille fisse e immutabili m'inquietava, mentre mi sentivo tranquillo e colmo d'amore per quanti mi erano più vicini - i miei figli umani, il mio bruno, piccolo Benji e la mia tenera, flessuosa Sybelle -; tuttavia non ero ancora abbastanza forte per portarli via.

Lasciai la cappella.
Non badai nemmeno a chi fosse presente. Ormai l'intero convento era divenuto una dimora di vampiri. Non era un luogo turbolento o negletto, tuttavia non feci caso a chi rimase nella cappella quando me ne andai.
Lestat giaceva nel solito posto, sul pavimento di marmo della cappella davanti all'enorme crocifisso, sdraiato su un fianco, la mano sinistra appena sotto la destra, le dita che toccavano delicatamente il marmo come per uno scopo preciso, quando in realtà non esisteva nessuno scopo. Le dita della mano destra erano ripiegate, formando nel palmo una piccola infossa-tura su cui cadeva la luce, e anche quello sembrava avere un significato, ma non esisteva nessun significato.

Armand il vampiro, Anne Rice, ed TEA.

2006-11-29 01:24:52 · answer #4 · answered by moonchild 2 · 0 0

* 'venerdì sera sono andato ad una festicciola a casa di un collega di lavoro. eravamo una trentina e passa, tutti quadri di medio livello, tra i venticinque e i quarant'anni. a un certo punto una scema ha cominciato a spogliarsi. si è sfilata la maglietta, poi il reggiseno, poi la gonna - il tutto facendo delle smorfie incredibili. è rimasta così qualche secondo, ad ancheggiare in mutandine; poi, non sapendo più che fare, si è rivestita. peraltro è una che non la dà a nessuno; il che sottolinea l'assurdità del suo contegno.[...]

di michel houellebecq: 'l'estensione del dominio della lotta'.
un romanzo breve, dai capitoli stringati; scrittura agile e intelligente. una visione un po' nichilista, sicuramente disincantata ed ironica, oltre che auto-ironica. da leggere.

* 'per come la vedo io, essere morti è un po' come andare in crociera. passi la maggior parte del tempo sdraiato sulla schiena, con il cervello in pappa e le carni che iniziano a rammollirsi; non succede niente di speciale e non ci si aspetta niente da te. [...]

di mary roach: 'stecchiti'.
un saggio curioso sulle 'vite dei cadaveri', ossia sull'utilizzo da parte della scienza dei resti umani a fini di studio.
la scrittrice è una giornalista per il new york times magazine. informata, colta, audace, leggerissima nella scrittura, tratta un tema 'furbo', destinato sicuramente a destare grande curiosità dietro l'iniziale raccapriccio. il colpo di genio sta proprio nell'approccio scanzonato e a volte letteralmente comico di un argomento - la morte fisica - tanto macabro, ma al fine anche tanto naturale.
(della setssa scrittrice è appena uscito in libreria anche 'spettri', che narra, con un approccio sempre scientifico e serio, storie di apparizioni e quant'altro sul paranormale. io non l'ho ancora letto, nemmeno sfogliato, ma visto che una delle tue domande riguardava proprio quest'argomento, magari potrebbe interessarti!)


* '[...] così il camion sbandò e tutto quel che trasposrtava fu sbalzato fuori: palline di natale, pacchetti, barattoli di fichi, peperoni sott'olio, champagne. siccome la strada per giunta era in discesa, le cose se ne andavano a folle velocità e sembrava che non si sarebbero mai fermate.
anche lei cadde. cadde dal camion e cominciò a rotolare.
[...] il fatto grave è che lei era appena nata.
nessuna delle cose che stavano sul camion era appena nata, ma lei sì.
probabilmante era nata nel momento esatto in cui il camion prese male la curva; oppure fu la caduta stessa a farla nascere. non si sa. resta il fatto che lei nacque in curva. e nascere in curva, cioè sbandanco a una curva la notte di natale, non è il massimo. [...]'

di paola mastrocola: 'che animale sei? storia di una pennuta'
un romanzo carinissimo, contemplato nella narrativa per adulti, ma che potrebbe rientrare anche nella letteratura per l'infanzia: narra di una papera che, finendo appena nata in una pantofola, si convince che la pantofola sia sua madre, con tutto quel che ne segue. diventa amica di un castoro e finisce per sposarsi con un lupo.
tenerissimo e piacevole come un filo d'olio che scorre giù per la schiena facendo un lieve solletico e quindi destando inevitabilmente il sorriso.

2006-11-27 10:05:11 · answer #5 · answered by Mimildiacea 3 · 0 0

Nel diciottesimo secolo visse in francia un uomo,tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure.Qui sarà raccontata la sua storia.Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille,e se il suo nome,contrariamente al nome di altri mostri geniali...........

Il Profumo Suskind

2006-11-27 07:50:52 · answer #6 · answered by ღP@ttyღ 4 · 0 0

L'inverno Titì se lo portava dentro. In quell'istante gli sembrò perfino che il freddo fosse più pungente nel suo corpo che fuori, per strada. Forse per questo non batteva più i denti, aveva pensato. Ormai non era che un blocco unico di ghiaccio, come l'acqua nei canaletti lungo i marciapiedi.

2006-11-27 03:57:47 · answer #7 · answered by Malò 6 · 0 0

"Si chiamava Gaal Dornick ed era un semplice ragazzo di campagna che non aveva mai visto prima d'allora Trantor.
Cioè, non l'aveva visto di persona. Ne conosceva però il panorama per averlo visto sullo schermo dell'ipervideo e sugli enormi trasmettitori tridimensionali quando diffondevano le notizie dell'incoronazione Imperiale o dell'apertura del Consiglio Galattico. Pur essendo vissuto sempre nel mondo di Synnax, che ruotava intorno a una stella ai margini della Corrente Azzurra, il ragazzo non era affatto tagliato fuori dalla civiltà. A quel tempo, nessuno nella Galassia lo era."
Prima Fondazione (1951)- Isaac Asimov

2006-11-27 00:15:54 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Il medico mi chiese:
"Peggio dal destro o dal sinistro?"
"Non saprei fare distinzioni tra un orecchio e l'altro"
"Quando te ne sei reso conto?"
"Da poco, ma mi sono accorto che durava da un pezzo. L'hanno notato gli altri prima di me""

2006-11-26 23:54:00 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

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