perchè le persone in genere si vogliono rifugiare a tutti i costi nella religione? fa così paura arrivare a pensare che il "destino" ce l'abbiamo noi nelle nostre mani?
2006-11-25
21:12:22
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17 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
tralasciamo i terremoti e simili... intendo dire proprio rifugiarsi su qualcosa di più grande di noi per aver paura di cavarsela, agire e pensare da soli
2006-11-25
21:28:04 ·
update #1
per marte: guarda non voglio dar contro a chi prega dio, allah e quant'altro. è vero mi sono espressa male perchè ho generalizzato. ma mi accorgo che molte persone che conosco sono cattoliche, perchè la famiglia lo è e sembra che così debba essere perchè non vede altra scelta e comunque fa comodo pregare quando se ne ha bisogno, giusto per non sentirsi soli e poter pensare che le cose, se c'è un dio, devono per forza andar meglio..
2006-11-25
21:38:18 ·
update #2
da notare che destino è fra virgolette. non sono presuntuosa
2006-11-25
21:45:34 ·
update #3
Ciao infatti e´un grande discorso,perche´da una parte si ammette il destino ma dal altra e´ tutto in corso.
Io credo che dovremmo vivere come se niente e´stato ancora deciso, sapendo, che e´gia´tutto completato.
Ed ecco che,mentre sono consapevole che il tutto gia´e´stato fatto, io sto vivendo la mia parte attiva, con tutta la libertà´d´azione,ed il richiamo ad essa.Un saluto.
2006-11-25 22:03:44
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answer #1
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answered by wm 5
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dio è l'oppio dei popoli diceva marx....comunque la penso come te, io non credo in dio, anche se ho una mia spiritualità che va al dila dell ecose terrene....
2006-11-26 05:22:43
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answer #2
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answered by Anonymous
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la credenza nel destino risale agli antichi Greci che credevano in Moira (il fato), una forza oscura superiore agli dei stessi che decideva tutto quello che doveva accadere e alle cui decisioni nessuno neppure gli dei si potevano opporre (ci sono molti esempi nell'iliade). ora, con l'arrivo del Cristianesimo, la religione pagana si è rapidamente estinta, nonostante i cristianifossero perseguitati. evidentemente gli uomini del tempo vedevano in esso (finalmente!) una religfione veramente seria e sensata. Però è strano che dopo 2000 anni di cristianesimo se nessuno cree più agli dei greci, ancora tanta gente crede nel destino, ossia pensa che la nostra vita sia gia scritta. la cosa è strana perché è proprio il cristianesimo che ha infranto questa credenza ricordando che la nostra vita è dono di Dio che la ha messa nelle nostre mani dandoci il dono della libertà . Non è dunque corretto,come fai tu, opporre libertà e religione, almeno se per essa intendi il cristianesimo. Ma cosa dice esattamente il cristianesimo al proposito? se il destino non esiste, da cosa dipende la nostra vita?
1) DA NOI: abbiamo la LIBERTA' da cui deriva, però, non il libertinismo assoluto, ma la RESPONSABILITA' per le nostre azioni;
2)DAGLI ALTRI: non viviamo su un'isola deserta, il nostro stesso esistere dipende dai genitori; ma ANCHE tutto ciò che decidiamo di fare è legato alla libertà degli altri (se decisdo di andare a napoli dipende da chi ha costruito il treno, da chi lo guida, da chi ha prodotto l'energia elettrica, ecc, tanto perfare un esempio ). non è dunque esatto dire che la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri: anzi essa inizia dove inizia quella degli altri, dato che tante cose che faccio non le potrei fare se altri non lavorassero per me; se fossi solo al mondo non sarei liber anzi sarei schiavo della mia solitudune.
3) DA DIO: anche Dio ha la sua libertà, (siamo stati creati ha sua immagine e somiglianza!), ma che a differenza della nostra è onnipotente e soprattutto infallibile nel bene. questa caratteristica di Dio che fa solo e sempre il nostro bene si chiama PROVVIDENZA e si esplica in due modi:
a.Dio ci fa il bene (che dipende da Lui)
b. Ci indica il bene da fare (che dipende da noi): proprio perché noi possiamo sbagliare nell'usare la nostra libertà, Dio ci indica il bene così da aiutarci a fare scelte buone. E lo fa con in tre modi:
x. La coscienza morale
y. le persone che ci vogliono bene
z. La sua parola contenuta nella Bibbia (ad es. i dieci comandamenti).
dunque non c'è destino nessuna religione o filosofia più del cristianesimo incoraggia l'uomo a prendere la vita nelle proprie mani rivelandogli la altissima vocazione di Dio: usarla per il bene e l'amore
2006-11-26 12:57:37
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answer #3
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answered by liviogiorgioni 2
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Brava, i costruttori del nostro destino siamo noi, nel quotidiano, con le piccole e grandi decisioni.
Qualcuno (Agostino) ha inventato il "libero arbitrio" per giustificare l'assordante assenza di dio (per me di qualsiasi dio), impotente ed inesistemnte, altro che onnipotente e onnisciente. Infatti l'hanno fatto santo... come tanti padri della chiesa.
:-)
2006-11-26 12:23:26
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answer #4
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answered by Mikè 3
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non è questione di rifugio ma di fede
2006-11-26 11:05:22
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answer #5
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answered by Sunday 7
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E tu pensi che la religione significhi non prendere in mano il proprio "destino"?
Ti sei accorto che evocando "il destino" richiami qualcosa che significa che non abbiamo nelle nostre mani il futuro?
E' una grossissima contraddizione la tua; spero si tratti solo di un errore materiale.
La persona veramente religiosa ragiona secondo questo canone "agisci come se tutto dipendesse da te, ben sapendo che il bene dipende solo da Dio".
E, per chi crede davvero, non c'è destino che tenga!
2006-11-26 07:08:21
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answer #6
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answered by ominda 5
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La religione in senso generico,tu non devi pensare a quella cattolica, ma al concetto di religione che ben diverso, è totalemente distinta dal destino. Nella religione, si presume ci sia un Dio inteso come essere infinitamente grande che ci avrebbe creato e fornito una serie di elementi dai quali l'uomo si è evoluto, lasciandoci poi il libero arbitrio di vivere e decidere, senza il suo itervento, poichè l'ultima volta che Dio ci ha "messo" le mani è stato durante la creazione, questo libero arbitro è proprio il destino, che ci creiamo ogni giorno con le nostre azioni. Tabto più che c'è chi muore o si ammala e ciò avviene per opera del destino non certo per opera religiosa, per quanto riguarda la religione è normale che molti si rifugino in essa, essendo basata sulla fede, si creda che essa possa risolvere o quanto meno aiutare a vivere o sopravvivere nei momenti di crisi e bisogno
2006-11-26 06:41:56
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answer #7
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answered by Anonymous
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E chi nega il libero arbitrio? Avere fede è 1 altra cosa, non significa accettare passivamente tutto quello che capita senza prendere decisioni (sarebbe difficile anche solo sopravvivere, no?). Ogni volta che ci capita qlc abbiamo il potere di decidere come comportarci, e che quel determinato evento sia stato determinato dal caso o da una volontà superiore non ha tutta questa importanza; come reagire è 1 scelta sempre e cmq della persona, e non esclude che la suddetta persona possa avere o meno una religiosità.
Io adesso potrei decidere se diventare 1 killer o 1 missionaria, da atea direi che la scelta riguarda solo me, la mia vita su questa terra e la mia etica, da credente mi assumerei la responsabilità della mia scelta in funzione anche della mia vita ultraterrena... in entrambi i casi deciderei il mio "destino".
Il tuo discorso mi sembra parecchio superficiale e semplicistico.
2006-11-26 06:40:59
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answer #8
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answered by Anonymous
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non c'e' dicotomia, non c'e' contrasto.... le persone che ci credono non si rifugiano nella religione, ma creano il loro futuro, e non il loro destino, seguendo i principi che accettano e sentono propri
2006-11-26 06:40:07
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answer #9
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answered by Anonymous
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A proposito di destino...
http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AorE88Sn4qypSGCB6s1E4fXwDQx.?qid=20061115130700AAhhmXz
2006-11-26 05:40:02
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answer #10
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answered by Anonymous
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