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come sarà l'integrazione di gay, lesbiche e transessuali nella società? voglio dire, saremo ancora "emarginati" dai più, o accadrà un po' come quello che è successo con la conquista dei diritti dei neri?

2006-11-25 19:28:29 · 15 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Culture e gruppi Lesbiche, gay e bisessuali e transgender

i posti giusti.. già è quello che dicono anche a me. emarginazione significa proprio per questo

2006-11-25 22:01:42 · update #1

15 risposte

Secondo me molto prima. Gurda cosa ha fatto la cattolica Spagna, basta un premier con le palle come Zapatero. In Italia non ce ne sono per ora, nè a dx nè a sx. In quanto a quelli che si lamentano perchè siete troppo in evidenza... poverini, loro sono tolleranti, ma a patto che non vi mostriate troppo e che non vi lamentate troppo. Pensa che le suffragettes dovettero farsi sbattere in galera per farsi ascoltare e le trattavano da put.tane solo perchè chiedevano il voto. Ci sono un mucchio di sottosviluppati mentali in circolazione, per fortuna le leggi non le fanno loro altrimenti staremmo ancora nel medioevo.
Ora gli illuminati dicono che sono a vostro favore purchè non adottate figli, che carini, perchè poverini (i figli) potrebbero essere umiliati e discriminati in quanto figli di gay. Dimenticano che sono loro stessi a discriminare.
Io penso che i figli abbiano solo bisogno di amore, chiunque sia chi si prende cura di loro. Si vede che bella società che hanno fatto le sante famiglie etero! Una massa di incavolati, violenti negli stadi, violenti qua sopra si answers, nonchè razzisti, stupratori, abusatori, maschi che insultano e prevaricano le donne trattandole come oggetti sessuali, basta leggere la cronaca per avere un bel quadretto.
Tutta gente non amata dalla santa famiglia etero. Un giorno si capirà, speriamo un non lontano giorno.

2006-11-26 22:12:27 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

se anche gay e lesbiche evitassero certi eccessi e cominciassero per primi loro a non considerarsi una categoria a parte, l'integrazione potrebbe avvenire molto prima di 50 anni

2006-11-26 04:13:33 · answer #2 · answered by Anonymous · 4 1

io noto una cosa, non ti irritare, ma i gay tendono ad autoghettizzarsi, cioè dimmi tu adesso se fra gente della nostra generazione c'è qualcuno che si scompone sapendo che sei gay. però i gay continuano ad avere le discoteche gay, la musica gay, i loro libri, i siti internet solo per loro (mondo gay ecc)
le femministe sono uguali "io donna" il mondo al femminile ecc
che palle.
se uno cominciasse a pensare a sè stesso come essere umano invece che come gay o come donna, già un 50% del problema sarebbe risolto.

2006-11-26 04:12:06 · answer #3 · answered by Anonymous · 5 2

Il fatto che tu ti stia ponendo la questione è già sintomo di autodiscriminazione. Io sono gay, tanta gente lo sà e non gliene può fregare di meno delle mie tendenze sessuali. Qualche mente ottusa mi ha sempre fatto osservare che forse non frequento i posti giusti, le discoteche giuste, ecc. ecc. Ma che vuoi dire "i posti giusti?", ma esiste ancora l'apartheid sessuale?

2006-11-26 05:57:50 · answer #4 · answered by pinciia 3 · 2 0

mh... chissà! Secondo me prima o poi la società accetterà i gay, però non so fra quanto avverrà..... potrebbe essere anche meno di 50 anni

2006-11-26 03:33:17 · answer #5 · answered by Adriana 2 · 2 0

L'emarginazione purtroppo ci sarà sempre .. magari non contro i gay ... lo sarà verso quelli sposati, o con i singoli o con chi ha più di un figlio .. sempre e comunque la nostra ignoranza ci farà emarginare quello che consideriamo diverso .. ma che in realtà sarà soprattutto quello di cui abbiamo paura.

2006-11-27 06:45:23 · answer #6 · answered by sif 4 · 1 0

C'è stato il tempo dei neri discriminati....viviamo tuttora il tempo dei meridionali discriminati.... oltre ci sono i gay considerati una razza a parte...che se poi sei gay e meridionale è la fine, devo supporre.... :-D
Ci sarà sempre il tempo di qualche discriminazione...passerà anche questa come le altre...hanno in fondo un unico denominatore...la paura...paura per ciò che non si conosce...paura x ciò che non si riesce a capire....Inutile dire quanto sia deleteria la paura...magari lasciasse il posto alla curiosità ed alla sete di conoscenza...
Non preoccuparti di chi discrimina ed ha paura... preoccupati solo di vivere secondo la tua felicità....
una meridionale doc....

2006-11-27 05:02:45 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 0

PENSO MENO DI 50 ANNI...
SE TU PENSI CHE, FINO A DIECI ANNI FA, QUASI NON SE NE PARLAVA, MENTRE ORA L' OMOSESSUALITÀ VIENE AFFRONTATA IN QUASI TUTTE LE EMITTENTI TELEVISIVE...
GIÀ CHE L' INFORMAZIONE CI SIA, VUOL DIRE CHE C'È SEGNALE DI INIZIO DI INTEGRAZIONE....
UN PASSETTO ALLA VOLTA MA INIZIA GIÀ AD ESSERCI, IN MODO ESPONENZIALE....
QUINDI 50 SONO QUASI TROPPI PENSO...SPERO...

2006-11-27 04:49:06 · answer #8 · answered by SUPER 5 · 1 0

forse finalmente saremo accettati. io spero accada molto prima.

2006-11-26 16:44:02 · answer #9 · answered by Anonymous · 1 0

La società si "difende" contro quella che è considerata una anomalia rispetto ai canoni classici della coppia. Se ci pensate bene non è solo la coppia gay ad essere "emarginata", ma anche coppie etero con grosse differenze di età tra i componenti, ad esempio, le coppie inter-religiose, le coppie tra ceti socioculturali ed sconomici molto differenti. Certo i gay sono vittime di atteggiamenti più marcati, ma qualunque cosa che rompa gli schemi viene più o meno osteggiato.
E'giusto per i gay chiedere più diritti in ambito del rapporto familiare, non è giusto che per farlo si debba istituire una forma di contratto civile alternativo al matrimonio (pacs) che possa essere acceduto anche dalle coppie etero.
Il punto non è tanto che non si vogliono dare i pacs ai gay, ma che non si vuole che normali coppie di giovani o meno giovani possano fruire dei pacs come soluzione di compromesso tra una situazione di nessun dovere nessun diritto e il matrimonio canonico.
Se tiriamo su generazioni incapaci anche di assumersi la responsabilità primaria ed ancestrale della formazione di una famiglia, ossia di dire alla propria compagna: "ti amo e voglio formare una famiglia con te, voglio stare sempre con te educare e formare i nostri figli", ma che razza di società finiremo di essere ?
Una società di invertebrati con l'unica certezza che se domani mi gira male posso andare al comune e de-pacsarmi unilateralmente in 5 minuti 5, con una firmetta e tanti saluti a quella che era la mia compagna pacsata.
Vi sembra perseguibile un ideale morale come questo ?

2006-11-26 04:15:09 · answer #10 · answered by mlaux72 4 · 2 1

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