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alla luce dell'oggi,conoscendo la sua biografia,sapendo quanto sia stato condizionato tutto il suo pensiero dal conflitto con la figura materna quale peso possiamo attribuire alle sue affermazioni in campo sociale ?

2006-11-23 08:41:28 · 5 risposte · inviata da zio paperino 7 in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

la domanda non mette minimamente in dubbio il Baudelaire artista,poeta,ma il Baudelaire opinionista,quello che ha scritto,ad esempio,in merito agli stupefacenti vari di cui ha trattato ed abusato.Ed appunto partendo dal presupposto che gli stupefacenti non hanno gli stessi effetti sugli individui che ne fanno uso,ma agiscono in relazione alla base psicologica che trovano ad accoglierli,come appunto ogni situazione della vita reagisce sempre a seconda del tornasole che li accoglie come vissuto.

2006-11-23 14:16:40 · update #1

5 risposte

Questa è la mia domanda.
Come qualcuno ha già fatto notare in precedenza, il poeta di cui parli è Baudelaire.

Baudelaire mostra la sua solitudine, la sua angoscia insieme ad un disperato ed enorme bisogno d'amore. Lo spleen, la noia non sono altro che "simboli" della sua condizione esistenziale, di un uomo profondamente attaccato alla vita. Non è stato e forse non ha voluto neanche essere compreso.
Baudelaire è stato il primo a separare la poesia dalla moralità, dalla filosofia, dalla politica.
E' vero, il suo conflitto con la madre in qualche modo ha influito sul suo pensiero..ma il "peso" da attribuire alle sue affermazioni va cercato dentro di noi.
Le sue opere sono opere d'arte e come tali vanno rispettate ed accettate.
Lui disse" Io voglio illuminare le cose con il mio spirito e proiettarne il riflesso sugli altri spiriti". Questo è Baudelaire.

La mia passione.


Baudelaire ne "I paradisi artificiali" afferma che non è possibile "creare il paradiso con la farmacia". Nonostante questo ci sono alcune contraddizioni. Afferma che l'uso di droghe porta alla disgregazione, all'ozio, all'isolamento. E' l'ambivalenza tra terrore e "beltà".
E' definito poeta maledetto. Al suo Paradiso dei sogni contrappone "I paradisi artificiali"- vino, droga, vizi. Cerca nel "malato" qualcosa di "nuovo".
"Col tuo veleno alleviaci l'asprezza della vita!
Noi vogliamo, bruciati da questo interno fuoco,
scendere nell'abisso, Cielo o Inferno che sia,
e annegar nell'Ignoto, pur di trovare il nuovo!"

Io credo che per non amare Baudelaire, si debba non amare.

2006-11-23 09:22:04 · answer #1 · answered by Mickey 24afs 3 · 1 0

beh complimenti a tutti e due io invece pensate che conosco solo uno che si chiama baudelaire..
ahahah un imbecille che ha fatto un errore sul cognome?e dai nn prendertela lo sai che si scherza..io perlomeno scherzo..è divertente leggerla così no?dai se ti sei offeso..scusa.

2006-11-23 08:48:16 · answer #2 · answered by tommy 3 · 6 0

una gag molto divertente!!(o si scrive geg?!..rido) "bravi";)
bacio

2006-11-23 08:59:12 · answer #3 · answered by lucia L 4 · 1 0

beh potresti già scrivere il suo nome come si deve e cioè Baudelaire. Ma penso che la tua sia stata una vista.

Se intendi "per campo sociale" il fatto che le sue idee, insieme a quelli di altri simbolisti, hanno aperto la via a uno stile di poesia più astratto e più -giustamente- simbolista, che rispetta il movimento appena annunciato da Théophile Gautier (l'art pour l'art), lasciando così lo spazio aperto a Mallarmé, Huymans, Valéry in Francia e D'Annunzio, Svevo per il Decadentismo in Italia ti renderai conto che quello che ha creato non è cosa da poco.
Baudelaire con la sua poesia ha creato un mistero che deve essere decodificato nelle corrispondenze che colpiscono il vuoto che apparentemente racchiude i 5 sensi. I suoni, i colori, le visioni sono parte della stessa illusione-intuizione che fanno del Poeta una sorta di mago. Il simbolismo oscilla in forme capaci di evocare una realtà superiore invitando così il lettore a un vero e proprio lavoro di decodificazione: all'inizio la poesia doveva solo creare impressioni - grazie a dei richiami di armonia musicale- ma poi si spinse verso un linguaggio nuovo. Così da Baudelaire fino a Mallarmé la poesia si è ri-creata e ri-scoperta per arrivare fino al moderno ermetismo.

Ma... in tutto quello che ho studiato non vedo come la figura della madre abbia influenzato tutto ciò. Possibile... nessuno rimane completamente indifferente all'educazione ricevuta, soprattutto se la propria madre si risposa con un uomo severo e odiato dallo stesso Baudelaire.

2006-11-23 09:00:27 · answer #4 · answered by Paola 4 · 0 0

avete deciso come caspita si scrive il nome???
mi state mettendo in testa certe se ghe mentali!!!

2006-11-23 14:59:59 · answer #5 · answered by Jessika 2 · 0 3

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