completamente diverso !
2006-11-27 23:26:10
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answer #1
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answered by Anonymous
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le guerre non sono mai belle, quindi fanno paura allo stesso modo! è anche vero però che se vogliamo vedere il mondo da persone realiste dobbiamo accettare il fatto che le guerre sono sempre esistite e sempre esisteranno!
2006-11-21 16:00:47
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answer #2
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answered by Anonymous
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Come si è risolto il conflitto nell'era nazi-fascista....?
Tutto il mondo negli anni 50-60-70 si è chiesto come mai sono intervenuti cosi tardi.Si poteva evitare l'olocausto?Tutti quei morti?La storia non insegna nulla.
Ci pentiremo amaramente anche questa volta continuando ad operare e a decidere con l'ipocrisia.
Continuiamo a sventolare l'arcobaleno della pace..........continuiamo solo a pensare ai 10000 civili morti, ai bambini che non c'entrano nulla.
Nessuno che parla delle fosse comuni, delle invasioni,delle dittature,dei genocidi,dei crimini contro l'umanità,delle violenze sulle donne e della loro umiliante condizione.L'unico stato democratico è proprio Israele.
Vorrei rispondere anche ad un utente riguardo la guerra in Iraq.
Il partito Baat di Saddam Hussein si fonda su ideologia nazista.Lo stesso Hitler collaborava all'epoca per accrescere il loro potere.Si era accorto che aveva bisogno di espandersi da quelle parti per sconfiggere gli inglesi e trovare nuovi adepti.L'influenza che ha avuto il nazismo in quelle terre è accertato al 100%.Razza ,etnia, e ideologie naziste sono ancora radicate nelle loro menti anche più di prima.Lo stesso zio di Saddam era un attivista politico del partito Baat di ispirazione nazista.
Perchè nessuno ne parla di queste cose........?
Perchè girano solo notizie sugli americani,su Bush, sulla guerra per il petrolio ecc.ecc.
Grazie per l'attenzione non volevo annoiare.
Invece di fare sempre ricerche su Bush cercate:
Baat ( Partito che riporta in vita il nazismo nei paesi arabi-1963)
SS musulmane
Amin di Mufti
Petrolio e nazisti
Nazisti e paesi arabi
2006-11-28 06:24:46
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answer #3
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answered by Fabio Caggese 6
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Il Libano attualmente é ritornato allo spettro di un'altra guerra civile. Le forze siriane ed iraniane stanno facendo di tutto attraverso i suoi cani da guardia Hezbollah ,per riprendere il totale controllo del paese . Avendo noi inviato un forte contigente militare rischiamo di trovarci impantanati in una guerra civile e non abbiamo regole d'ingaggio precise per un'eventuale uso della forza deterrente. approposito Prodi aveva anche proposto di inviare guardie di frontiera disarmate ntra Libano e Siria. Ve li vede i poveretti fermare i trafficanti d'armi muniti della solo paletta con scritto ''Alt Dogana'" lasciatevi perquisire per piacere ci manda Prodi e gli altri invece muniti di kalashnikov,bazooka bombe a mano ecc. sai le pernacchie.
2006-11-25 13:02:38
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answer #4
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answered by phantomas 3
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La questione non è questa. Semmai, è il solito discorso che l'Occidente ficca il naso in faccende che non lo riguardano aggravando la situazione ivi presente.
Il Libano è diventato il terreno di guerra fra Israle e Siria. La soluzione più logica e costruttiva sarebbe stata di fare da mediatori fra questi due Stati per giungere ad un accordo di pace che potesse soddisfare entrambi e creare le condizioni di una stabilità duratura nella regione.
Invece, l'Occidente ancora una volta ha mandato truppe che non faranno altro che "addormentare" provvisoriamente la situazione ma non la risolveranno affatto. E' dal 1975 che dura questa crisi.
E i fatti dimostrano quanto detto sopra.
2006-11-29 10:50:26
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answer #5
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answered by yrettore 3
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Non credo che questi eventi siano quantificabili o paragonabili.
C'è una sola cosa certa: si parla di conflitti bellici, di centinaia e centinaia di persone uccise.....Di orrori, di disperazione, di case bruciate e distrutte come le vite innocenti di donne e bambini.
Cosa c'è che può fare più paura? Come si può fare un paragone tra quale sia la situazione peggiore? (mai migliore!!).
Sono del parere che mai il ricorso alle armi possa essere giustificato o giustificabile.
Il ruolo della politica è il solo strumento che ci possa consentire di ragionare e far ragionare.
Il resto è solo il tentativo dell'uno di prevalere sull'altro.
Ancora più deprecabile è il ricorso alle cosiddette "guerre preventive".
Come se uccidere possa essere considerato un deterrente per non uccidere.
Sicuramente c'è una differenza tra la situazione in Libano e quell Irakena, ma non riguarda la paura o la presunta maggiore o minore pericolosità.
In Libano viene impiegata una Forza di interposizione di pace costituita sotto l'egida dell'ONU, alla quale hanno aderito molte Nazioni con il solo scopo di costruire una pace tra popoli che da una vita si combattono.
Qualcuno giustamente potrà sostenere che neppure quì non sia nessuno immune dal rischio....di altre vittime.....
Anche se voglio augurarmi di no.
Ma era la sola via per far tacere le armi di due parti avverse che mietevano vittime e strazi.
Parallelamente la politica (e non gli interessi sovranazionali) deve fare la sua parte.
Deve costruire un suo percorso supportato dalla decisione e dalla fermezza di un contingente militare che se necessario "obbligherà" chiunque a non far ricorso alle armi.
Considero la questione Irakena come un capitolo scritto con modalità diverse.
Un Paese che ha ricevuto dalla Comunità internazionale ben altro trattamento.
Ad una situazione già ovviamente drammatica non si è cercato di porre rimedio con il solo intervento politico e diplomatico ma con un offensiva bellica vera e propria.
Saddam poteva essere deposto ugualmente, ma "alcune" Nazioni hanno marciato in autonomia facendo tuonare le armi.
Sgombriamo il campo dagli equivoci: la pace senza se e senza ma è l'unica condizione per iniziare una qualsivoglia iniziativa a sostegno delle ragioni Umane.
L'altra condizione necessaria è che vengano rispettate le regole civili stabilite e condivise dall'ONU.
In Irak così non è stato e tuttoggi ne vediamo le conseguenze.
Chi ne ha fatto le spese? ...... Tutti.
Un Paese distrutto con migliaia di morti, soldati di varie Nazionalità, tra i quali Italiani, a cui rivolgo il mio pensiero ed anche il più profondo dolore per il loro sacrificio.
Ritorno alla domanda posta: cosa fà più paura?
La morte!
E tutto ciò che provoca queste morti: la guerra.
Alziamo le nostre coscienze e battiamoci per la pace ma evitiamo che le armi prendano il sopravvento: poi non saremo, così come non siamo già stati purtroppo, in grado di fermarle.
2006-11-21 14:59:33
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answer #6
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answered by EFFE_F 2
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Tutte le due situazioni sono in modo uguale da far' paura!
Per che non si può pensare che li dove non si vuole stabilità si abbiano le risorse per la pace!
Molto importante se fare qualcosa per calmare le acque più tosto che far balia alle strade o mettere in moto la politica che l' orso del esercito!Abbiamo capito dal Iraq che fanno attentati anche ai militari in Libano ai politici(e non per prima volta).
Pero se ci sono interessi di instabilità essa sarà quella che regnerà!
Se la comunità internazionale diventerà un bel' poco equa problemi di pace,integrazione e metti tutto quello che vuoi saranno molto meno ma molto!
2006-11-21 13:59:05
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answer #7
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answered by brico 4
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per me si...il pericolo piu grande e la siria e la popolazione cattolica in libano(che e la maggioranza della popolazione e che sta al governo) e fortemente antisiriana...per me in libano non riusciranno a sbrigarsela come in iraq (anche perche in libano i soldi per una resistenza feroce ci sono eccome)
2006-11-21 13:55:42
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answer #8
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answered by batterylow 3
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Mandiamo volontari per questioni umanitarie per le popolazioni, con truppe armate non è mai una missione di pace, la pace non prevede presenza di armi, ma generi di prima necessità. Comunque non capisco, ma mi adeguo, so che è sbagliato, ma non ho poteri se non quello di criticare.
2006-11-22 05:36:28
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answer #9
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answered by Anonymous
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È la stessa cosa. Come si sparano nell' Iraq cosi si sparano nel Libano
2006-11-21 13:39:28
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answer #10
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answered by squire_moers 6
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