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) aveva spinto per tutta la vita quel carrettino, con la sua berretta appena appoggiata sulla testa, il suo sguardo sornione, la giacca larga che ricadeva sulle spalle, e il suo pantalone con il taschino per l’orologio. lo amavano in molti il signor mario, perché nei suoi occhi potevi vedere ciò che aveva vissuto, ed erano immagini di guerra e pianti, a cui lui aveva voluto uscirne con un sorriso e un abbraccio eterno alla sua minuta moglie che lo accompagnava da sempre, anime antiche quelle. Dal suo carrettino usciva musica d’altri tempi, a volte lui cantava sulle note di Rosamunda, o le parole del suo mito Fred. La moglie vendeva i palloncini ai bambini che passavano davanti alla loro baracchina, in cui oltre al carretto stava la marionetta jimmy che stranamente assomigliava al sig.mario, il vecchio stereo mangianastri, e una consumata scatola in pelle piena della loro vita semplice. Gli avevo notati un giorno di vento, all’angolo del parco, proprio davanti al laghetto, e mi piaceva osservarli, amavo il fatto che esistessero persone con un tale animo. ma nn tutti potevano vederli, dovevi proprio avere una giornata di quelle, ma se il tuo spirito era diventato quadro, penso che nn li avresti mai visti. Dicevano che il signor mario se ne era andato per sempre, e la piccola moglie poco dopo, ma io sentivo ancora la musica uscire dal loro carrettino, e vedevo ancora la sua berretta e il suo orologio, e la marionetta che ballava sulle note di Fred.
il signor mario e la sua anima antica sono la mia infanzia, e ancora sento i bambini urlare allegri con il palloncino in mano, e ancora vedo il signor mario spingere il suo carrettino…

pepologia antica

2006-11-20 01:03:57 · 7 risposte · inviata da Anonymous in Scuola ed educazione Curiosità

7 risposte

Andavo a comprare i pescetti di liquerizia dal lattaio, arrivando poco più che al bancone, erano conservati in bellissimi barottoli di vetro con il tappo d'alluminio e appena stappava c'era un odore meraviglioso che si mischiava a quello del latte bollito, a volte mi sembra ancora di sentirlo...

2006-11-20 01:25:10 · answer #1 · answered by aratork 5 · 3 0

Le immagini della mia infanzia sono quelle dei Natali passati tutti insieme, c'era amore, si rideva, si scherzava, ci si voleva tutti bene, diciamo che poi tutti i giorni con l'amore che c'era tra i miei genitori per me era Natale......

Da troppi anni non è più così, ma io ancora oggi il giorno di Natale mi siedo a tavola e sento le voci, le riste e vedo i baci e gli abbracci di una volta.....

Ti mando un bacio a.p.

2006-11-20 09:13:49 · answer #2 · answered by Jenny 6 · 3 1

Erano due sorelle, forse gemelle. Probabilmente nate già vecchie perché le ho sempre conosciute vecchie. Sarà stata la costante penombra del loro negozietto di caramelle, sarà che a quei tempi dopo i venti anni molte donne diventavano misteriosamente zitelle e lo rimanevano a vita, ma le ho conosciute vecchie e così le ho sempre ricordate. Non ho mai saputo come si chiamassero singolarmente ma assieme sapevo che si chiamavano Franceschi, un curioso cognome da maschi che un po’ giustificava ai miei occhi il fatto che non si fossero mai sposate.
Ricordo quei barattoli di vetro pieni di caramelle di tanti colori. Fu pensando a quei barattoli lì, in quel negozietto oscuro, che scoprii, molti anni dopo la loro morte, su un dizionario italiano-francese il loro vero magico nome: albanelle. E quelle albanelle ce le ho un po’ sulla coscienza. Sì, perché questo bambino monello doveva dimostrare ai suoi amici monelli che era capace di fare un furto da monello. Era facile distrarre le sorelle e immergere una mano colpevole in quel che non sapevo avesse un nome così incantevole: l’albanella. Lo avessi saputo, probabilmente non lo avrei mai fatto. E’ più facile rubare da un misero barattolo di vetro che da un’albanella.
Morirono, ma non assieme come ci si sarebbe aspettato. Morì prima l’una e, qualche anno dopo, l’altra. Ma non si seppe mai chi era l’una e chi l’altra.

2006-11-20 17:46:30 · answer #3 · answered by Lino41 6 · 1 0

Ciao Pepo, bella storia come al solito, commovente... Beh quando ero bambina andavo tutti i giorni con i miei all'alimentari sotto casa mia (ora ho cambiato totalmente quartiere) dove c'era il signor Dino (lo ricordo come se fosse stato ieri) ke mi regalava sempre un pezzetto di pizza bianca, lo ricordo ancora un po' brizzolato e sempre sorridente... Poi andavamo dal fruttivendolo (lapsus! Non ricordo come si chiamava! Mario mi pare...) ke era anziano e già allora era senza denti (lascia perdere ke una volta a 2 anni gli ho detto ke aveva un dente solo come Gargamella...) e poi dal macellaio Rodolfo ke una volta è rimasto impressionato perché piccolina come ero sapevo riconoscere i numeri sui prezzi della carne... Insomma ricordo ancora quel tragitto e il mio entusiasmo nel salutare quei simpatici omini (come li chiamavo allora)... Pensa ke qualche mese fa sono passata con un'amica da quelle parti (non ci passavo da + di 10 anni) e non ho potuto fare a meno di entrare all'alimentari di Dino e non puoi capire la gioia di rivederlo là al banco, con qualche annetto in più ma sempre con il suo sorriso! Ci ha messo un po' a riconoscermi ma è stato felicissmo anke lui... Grazie Pepo per avermi fatto ricordare queste belle cose ...

2006-11-20 09:30:46 · answer #4 · answered by karate girl 5 · 1 0

ops...
Credevo parlassi di pepologia nostalgica....

Comunque, i miei ricordi d'Infanzia più belli sono press'a poco identici a quelli di jackrussel...
Ricordo con grande emozione tutti i miei bellissimi Natale fino all'età di 12 anni, a casa della mia adorata nonnina...

Poi, sempre gli stessi, emblema di una famiglia sola e presa da troppi problemi, per essere unita in quel modo...
Un bacio*

2006-11-20 09:29:22 · answer #5 · answered by ♡Cenerentola Innamorata♡ 6 · 1 0

pepo ......io purtroppo della mia infanzia nn ho bei ricordi......ma una cosa ricordo con piacere erano le lunghe sciate.i fuoripista fatti per giornate intere con mio fratello.........ricordo tutto .....gli odori,il freddo,le risate........le cadute.....lo so nn le vivrò piu ,ma posso almeno ricordarle

2006-11-20 09:15:59 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

La luce naturale particolarissima, mai più vista, delle scale del palazzo, in estate, quando andavo dai nonni, anche loro mia oasi di luce, al piano di sopra.

2006-11-20 09:13:24 · answer #7 · answered by Burne-Jones 5 · 1 0

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