) aveva spinto per tutta la vita quel carrettino, con la sua berretta appena appoggiata sulla testa, il suo sguardo sornione, la giacca larga che ricadeva sulle spalle, e il suo pantalone con il taschino per l’orologio. lo amavano in molti il signor mario, perché nei suoi occhi potevi vedere ciò che aveva vissuto, ed erano immagini di guerra e pianti, a cui lui aveva voluto uscirne con un sorriso e un abbraccio eterno alla sua minuta moglie che lo accompagnava da sempre, anime antiche quelle. Dal suo carrettino usciva musica d’altri tempi, a volte lui cantava sulle note di Rosamunda, o le parole del suo mito Fred. La moglie vendeva i palloncini ai bambini che passavano davanti alla loro baracchina, in cui oltre al carretto stava la marionetta jimmy che stranamente assomigliava al sig.mario, il vecchio stereo mangianastri, e una consumata scatola in pelle piena della loro vita semplice. Gli avevo notati un giorno di vento, all’angolo del parco, proprio davanti al laghetto, e mi piaceva osservarli, amavo il fatto che esistessero persone con un tale animo. ma nn tutti potevano vederli, dovevi proprio avere una giornata di quelle, ma se il tuo spirito era diventato quadro, penso che nn li avresti mai visti. Dicevano che il signor mario se ne era andato per sempre, e la piccola moglie poco dopo, ma io sentivo ancora la musica uscire dal loro carrettino, e vedevo ancora la sua berretta e il suo orologio, e la marionetta che ballava sulle note di Fred.
il signor mario e la sua anima antica sono la mia infanzia, e ancora sento i bambini urlare allegri con il palloncino in mano, e ancora vedo il signor mario spingere il suo carrettino…
pepologia antica
2006-11-20
01:03:57
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Anonymous
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Scuola ed educazione
➔ Curiosità