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come si può arrivare ad un punto di accordo tra nazioni?

2006-11-18 03:44:38 · 7 risposte · inviata da Domina 4 in Società e culture Società e culture - Altro

7 risposte

fin tanto gli Stati UIniti, si professano rappresentanti della democrazie e dell'uguaglianza nel modo, non prendono di petto la questione ambiente, dubito si arriverà ad una soluzione globale: basti pensare che l'Italia è giàun passo avanti rispetto la maggior parte delle Nazioni, e sul suo esempio si sta uniformando anche l'Unione Europea. In USA non è certo così: la benzina costa meno, per cui i motori prodotti sono di elevate cilindrate e senza limitazioni, consideriamo anche che l'estenzione pro abitante è notevole rispoetto all'Europa, quindi , eccetto per le grandi città la morsa dell'inquinamento non è così preoccupante come nel "vecchio mondo". E l'investimento nell'energia pulita è molto sottovalutato rispetto ai nostri. D'altro canto la ricerca medico-sociale ha grandi spazi possibili nella didattica americana, un interessamente maggiore dell'opinione pubblica aprirebbe il possibile dialogo su questo argomento sì tanto delicato ma anche fondamentale per la salvaguardia del nostro pianeta

2006-11-18 03:55:19 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 1

Marta la tua è una domanda che a me sta molto a cuore... Mi dispiace che purtroppo in giro non ci sia gente con cui poterne discutere! A parte questo, penso che la situazione sia davvero critica e che non penso manchi molto ad un disastro di enormi dimensioni. Il mio non vuol essere catastrofismo... basti pensare che la maggior parte dei rifiuti organici non possono essere smaltiti nè riutilizzati in alcun modo. E se volessimo parlare di quelli inorganici? Ne parliamo tutti e facciamo finta di preoccuparci e invece non siamo in grado nemmeno di dividere una bottiglia di vetro da un sacchetto di carta. Senza parlare della ricerca...

2006-11-18 03:57:05 · answer #2 · answered by pipsy78 3 · 1 0

non ci sarà un accordo

2016-10-01 09:54:41 · answer #3 · answered by ? 7 · 0 0

il vero dramma è il singolo uomo.......
che non fa niente nel suo piccolo mondo circostante.

2006-11-18 04:03:02 · answer #4 · answered by Sassi 2 · 1 1

Siamo nella cacca. Non e' una novita' e un' altra non novita' e' che troveremo la soluzione quando vivremo l' emergenza. Poi sara' un discorso un po' strano ma secondo me certe cose accadono da sempre e altre che non ci sembrano giuste devono accadere. Dalla preistoria di situazioni climatiche ne son cambiate parecchie, i dinosauri si sono estinti, adesso voliamo. domani?

2006-11-18 04:00:31 · answer #5 · answered by ojdversad 2 · 1 1

Segnalo il libro seguente:
Troppo caldo o troppo freddo?
la favola del riscaldamento del pianeta
Antonio Gaspari Roberto Irsuti


Da millenni nella storia dell'uomo, le stagioni si succedono ora più fredde ora più calde; ma da circa un ventennio qualcuno sostiene che il mondo si sta scaldando, la temperatura sta salendo, i ghiacci si stanno sciogliendo, gli oceani crescono e invadono le coste. Secondo questi scenari catastrofici, uragani, valanghe, epidemie, siccità, scarsità di cibo e di acqua colpiranno l'umanità. L'unico modo di evitare queste calamità, affermano le cassandre di fine millennio, è quello di pagare la carbon tax, la prima tassa planetaria della storia. Nel novembre 1998 alla Conferenza di Buenos Aires su cambiamenti climatici, 17.000 scienziati hanno presentato un manifesto in cui è scritto: "non ci sono prove scientifiche che il rilascio di anitride carbonica, metano o altri gas serra, prodotti dalle attività umane stia causando, o lo farà nel prossimo futuro, un catastrofico riscaldamento dell'atmosfera terrestre e un eventuale cambiamento climatico. Al contrario ci sono sostanziali prove scientifiche che l'aumento della percentuale di anidride carbonica presente nell'atmosfera produrrà molti benefici, sia per la crescita delle piante, che per lo sviluppo della fauna della Terra". Quale delle due tesi è più vicina alla realtà? Gli autori hanno svolto una accurata analisi delle argomentazioni dei due differenti schieramenti arrivando a una conclusione inquientante: le basi scientifiche della teoria del riscaldamento globale sono esili, ma l'occasione viene sfruttata per giustificare la riduzione dei consumi energetici e l'impostazione di nuovi balzelli come la carbon tax.

Antonio Gaspari giornalista, corrispondente da Roma di Inside the Vatican, collabora anche con Avvenire, L'Osservatore Romano, Mondo e Missione, Si alla Vita. E' autore dei volumi Profeti di sventura? No, grazie! e Onu-Santa Sede. Le ragioni del confronto, premiati nel dicembre 1998 dalla Fondazione Vittoria Quarenghi.

Roberto Irsuti

dirige dal 1993 la rivista di informazione scientifica:
21mo Secolo - scienza e tecnologia.

Penso che dovremmo riflettere ..........

2006-11-18 07:56:52 · answer #6 · answered by sun 7 · 0 1

che tra poco subiremo une bella desalinizzazione dei mari

2006-11-18 03:47:11 · answer #7 · answered by ŦĦΞ ҒΘЯĊË 2 · 0 2

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