Partiamo dal concetto che non è mai esistita, e mai esisterà una guerra per ideali altruistici, fatta eccezione per quelle interne, volte a liberarsi di una dittatura o da un'opressione straniera.
Tutte le guerre hanno avuto ed hanno motivazioni economiche, di espansione di poteri e quindi di mercati. Tanto più oggi, quando le dimensioni delle capacità produttive dei Paesi ricchi hanno largamente superato le domande interne, quindi è indispensabile un "mercato globale", ossia aree sempre più vaste ove collocare i prodotti. Questo è possibile solo con un controllo diretto delle stesse aree, soprattutto se in queste aree c'è in sovrappiù grande abbondanza di materie prima e/o se rappresentano un'importante via di comunicazione per il passaggio di merci, armi e materiali pregiati.
L'Afganistan, quale regione strategica come collocazione geografica, è stato a lungo conteso tra le due superpotenze; alla caduta dell'URSS è rimasto senza controllo, in mano a tribalismi locali; sanguinose lotte intestine hanno visto prevalere la fazione integralista dei Talebani. L'attacco alle torri gemelle ha fornito agli Stati Uniti ed ai loro alleati la giustificazione per invadere militarmente quel Paese. L'azione è stata avvallata dall'ONU e le successive missioni armate di tentativo di "pacificazone" o, meglio, normalizzazione sono avvenute sotto l'egida dell'ONU stessa.
Ma per avere un controllo consolidato dell'area era necessario anche abbattere Saddam, un tempo alleato (contro l'Iran), passato poi, con ambizioni di leader, al progetto di "arabizzazione" dell'intera regione; ovvero alla costruzione di una nuova potenza militare ed economica sganciata dalle influenze occidentali. Ma non c'erano i presupposti per una giustificata azione militare e dunque se li sono inventati, contro il parere dell'ONU e contemporaneamnte hanno mandato un messaggio durissimo a tutti: -"Noi siamo di gran lunga i più forti, dunque facciamo quello che vogliamo. O con noi o contro di noi , con tutte le conseguenze immaginabili".
Non scandaliziamoci, le cose sono andate sempre così, la storia insegna. Di eroi buoni non ce ne sono nella politica internazionale.
Ora dal punto di vista strettamente normativo in Afganistan ci siamo con il beneplacido delle Nazioni Unite (anche se lo scopo vero è la normalizzazione in chiave occidentale); in Iraq siamo andati al seguito di un intervento illegale.
E' chiaro che entrambe le realtà fanno parte di un unico disegno, ma se è "giustificabile" un ritiro da Nassyria, altrettando non lo è da Kabul, a cusa degli equilibri internazionali, delle alleanze a sfondo economico.
Io credo che oggi se liberi di farlo, ci ritireremmo da entrambi gli scenari, visti i palesi fallimenti di trasformare quei Paesi in amichevoli Arabie Saudite. Ma finché non decideranno gli americani di farlo, a Kabul resteremo.
Bisogna essere realisti: far incazz.are Tyson non conviene.
2006-11-17 09:45:35
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answer #1
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answered by Cristina R 3
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perchè la guerra in afghanistan è stata avvallata dall' ONU ed è avvenuta in risposta agli attentati dell' 11 settembre, mentre quella dell' Iraq è illegale
l' italia si è assunta la responsabilità di operare in quella nazione con una missione di Peace Keeping, è quindi non si può ritirare dall' oggi al domani, la missione italiana in Iraq, è stata invece solo una leccata di **** di berlusconi a bush, x fare gli interessi degli USA e della Gran Bretagna, hanno pagato i nostri militari
poi oltre agli iraqeni e agli afghani ci sono centinaia di popoli sparsi x il mondo che necessitano di aiuti maggiori, cosa dovremmo fare? dislocare migliaia di nostri soldati x mezzo mondo? esistono x questo le ONG
2006-11-17 16:05:39
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answer #2
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answered by Anonymous
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Forse non dovrei rispondere a questa domanda, perché, pur essendo convinto che iniziare questa guerra sia stato un errore strategico di non poco conto, ritengo che adesso anche andarsene non sia facile.
Sulle differenze tra Afghanistan e Iraq:
1) da un pdv egoistico, se il motivo doveva essere la lotta al terrorismo e Al Qaeda, in Afghanistan sono presenti basi operative di Al Qaeda (c'erano le principali). In Iraq lo stesso Congresso (allora a maggioranza repubblicana) e i servizi segreti hanno ammesso che le prove su cui si è basato il governo Bush erano inconsistenti (sia rel alla presenza di terroristi che di armi di distruzione di massa).
C'è cmq chi sostiene che l'azione americana abbia lo stesso svolto un'azione deterrente nei confronti di altri Stati dell'area possibili sponsor del terrorismo o che abbia portato la guerra al di fuori degli USA.
A me sembra, a conti fatti, che abbia indebolito i governi degli Stati a maggioranza musulmana più moderati e meno antioccidentali (vere vittime dell'islamismo):il caso della virata islamica della Turchia è una vera sorpresa. è comunque una valutazione difficile
2) Hussein era un dittatore sanguinario e non piango certo per lui. Ma l'Afghanistan era due volte peggio. Inoltre, anche se non si possono assolutamente fare paragoni del regime di Saddam con l'attuale governo Iracheno, occorre tenere conto della situazione di guerra civile "effetto Jugoslavia post Tito" in cui rischia di cadere l'Iraq (con danni per la popolazione duraturi e più letali del regime di Saddam, ma anche con l'infiltrazione di fondamentalisti islamici).
2006-11-17 15:42:57
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answer #3
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answered by ? 7
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perchè il governo spera che ci dimentichiamo dell'afganistan e quindi ci mettiamo tutti il cuore in pace se andiamo via dall'iraq pensando che con le guerre abbiamo chiuso...ma non è cosi!!!!
2006-11-17 14:53:47
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answer #4
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answered by bluette76 3
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Perche' nn via da tutte le guerre....specialmente quelle che nn portano a nulla???
2006-11-17 14:34:54
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answer #5
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answered by federigo5 7
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