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ma le cose ridicole secondo voi sono un dono di Dio o del diavolo??
Io non sono cattolico, forse sono cristiano ma ci devo riflettere un bel pò... ma questa fesseria dello sbattezzo... mamma mia!
Dalla mia parte non credente mi sento dire: e che me ne frega se non ci credo? dalla mia parte indecisa: e perchè dovrei farlo?
Quale è il beneficio se non credo nella religione cattolica e nel suo Dio? o sono il solito incavolato che si è arrabbiato perchè la suora preferiva un'altro e la catechista non mi faceva cantare e nella squadra dell'oratorio ero la schiappa assoluta?
'sto odio atavico non lo capisco e sta moda di attaccare un'istituzione (che non apprezzo) che fa parte delle nostre radici più profonde mi fa ridere... toglo cristo e mi prendo pannella? sai che affare... insomma io mi sa che 'sta sbattezzata nun la faccio... e 'sta storia fa davvero piangere...
ma andatevene in un paese musulmano !!!
oppure in antartide... ci saranno pinguini da sbattezzare li?

2006-11-16 14:02:40 · 13 risposte · inviata da angelo nero 2 in Società e culture Religione e spiritualità

13 risposte

Tutta questa bagarre sullo "sbattezzo" è a dir poco ridicola e sono d'accordo con te.
Il battesimo è un segno della volontà dei genitori di crescere quel figlio secondo i criteri della religione cattolica. E' un "segno" che al bambino non fa alcun effetto fintanto che egli stesso non sceglierà, accettando la dottrina cattolica, di vivere secondo quei criteri.
Tuttavia è anche un "fatto" che è avvenuto in un certo momento e che, come tutti i fatti non si può cancellare.
Anche perdere una partita è un "fatto" e si può cancellarne il verdetto ma la partita è stata giocata e quindi rimane un fatto.
Se il battezzato non accetterà le conseguenze di quel "fatto" non vi sarà ragione alcuna di domandare lo sbattezzo perchè, di fatto, non è un vero battezzato davanti a Dio, ma solo scritto su un quaderno.
Potrà ripudiare gli effetti, ma anche se togliesse il nome da quel quaderno il "fatto" rimarrebbe inalterato.
La ridicolaggine di una proposta del genere è lampante ed hai ragione tu che nasce da rancori d'antica data e non certo da una presa di coscienza adulta e consapevole e soprattutto viene posta in assoluto disprezzo della logica.
Su tutto vale però il primato della coscienza e se uno non vuole seguire la dottrina della chiesa è più che libero di non seguirla.
Anzi, dirò di più: se uno non si sente i"n coscienza" di seguire la Legge che gli hanno insegnato perché non la reputa vera, ha il "dovere" di non seguirla perchè se lo facesse in contrasto con la propria coscienza, sbaglierebbe perché a questa dovrà prima o poi rendere conto.
Spero che il concetto sia chiaro.
Ciao.

2006-11-16 19:47:02 · answer #1 · answered by marte 6 · 2 1

La spiritualità dovrebbe rimanere tale, perciò bagnare la testa ad un neonato e registrarlo come cattolico nel registro dei battesimi la trovo una pratica assurda. Poi il resto è relativo e ognuno è libero di pensarla come vuole.

2006-11-16 22:13:43 · answer #2 · answered by belzi 5 · 6 0

Gesù condannava gli ipocriti: li definiva "sepolcri imbiancati".
Amo la coerenza anzi tutto per essere leale con la mia coscienza. Credo nel divino ma non mi riconosco cattolica: quindi ho chiesto ed ottenuto lo sbattezzo. In questo modo sono cessati anche gli effetti civili legati al fatto di essere cattolica.
Non è stata una forma di protesta o un atteggiamento modaiolo: ho riflettuto molto perchè molti sono i condizionamenti subiti dalla chiesa. Ho deciso di non identificarmi anche nella forma oltre che nella sostanza con il cattolicesimo.
Per questo non mi ritengo né "ganza" né tantomeno mi permetto di criticare chi è avvezzo a vivere da ipocrita.

2006-11-16 21:43:46 · answer #3 · answered by chandradevi 3 · 4 0

Io penso che uno sia libero di fare quello che crede. Il battesimo, per un non credente, è solo un "bagnetto", ma se vuole sbattezzarsi... libero di farlo.

x Arare: forse fai un pò di confusione sul termine laico. Io sono cattolico, battezzato e sono laico. Forse intendi ateo.

2006-11-16 19:21:58 · answer #4 · answered by Char Aznable 6 · 2 0

Posso essere d'accordo sul dubbio gusto della cosa, ma si tratta più di un gesto di irriverenza e provocazione, e come tale è fuori luogo analizzarlo dal punto di vista della "sensatezza".
E' palese che chi non si sente cattolico e non "vive" da cattolico non ha nessun bisogno effettivo di compiere questo "rito".
I gesti provocatori (o simbolici) sono espressione, null'altro, per definizione.

2006-11-16 20:43:29 · answer #5 · answered by leger74 2 · 0 0

Anche a me 'sta storia dello sbattezzo mi sembra un po' una cavolata.... come dici giustamente tu: se non sono credente, me ne frego; se invece sono credente, perche' mai sbattezzarmi?

2006-11-16 20:16:36 · answer #6 · answered by Grilla Parlante 6 · 0 0

Io non mi sono fatto sbattezzare; ma assolutamente non la ritengo una fesseria. Lo sbattezzo è una scelta di laicità e non è vero che non cambia la sostanza; è una scelta di coerenza con il proprio pensiero; perchè mai un individuo, che in seguito ad esperienze di vita e a personalissime riflessioni, dovrebbe continuare ad essere formalmente individuato come parte di una comunità (e di un'istituzione) di cui però non apprezza gli ideali e in cui assolutamente non si riconosce? Perdipiù è da considerare il fatto che "l'iscrizione" nel novero di detta comunità non è stato il risultato di una scelta autonoma, ma è avvenuta per volere di altri quando si era ancora in fasce. Perchè dovresti farlo? Ma non devi farlo per forza; nessuno ti obbliga (a differenza invece del battesimo). Non vedo perchè i laici, gli atei, gli agnostici, ecc. dovrebbero continuare a rimpinguare le statistiche pontificie sul numero di cattolici, visto che, tra l'altro, il Vaticano considera (nei dati ufficiali) il numero di cattolici come pari al numero di battezzati (non considerando, cioè, tutti coloro che in età più matura hanno abbandonato o cambiato la fede) e in base a tali dati stima la percentuale di cattolici in Italia superiore al 96% (percentuale che non corrisponde alla realtà oggettiva dei fatti). Lo sbattezzo non è una vendetta o un dispetto, ma un atto di coerenza, di rivendicazione della propria identità, di fiducia nella democrazia e nell'autonomia di pensiero; tutti hanno diritto al proprio pensiero, ed è sacrosanto anche il diritto di non considerarsi più parte della chiesa cattolica. Essere atei o laici non vuol dire odiare, ma solo non condividere certi ideali e certi sistemi filosofici (chi odia è il primo a mancare di coerenza e di rispetto).

Per Char Aznable: mi sa che sei tu a sbagliarti o a fare confusione. Io non mi riferivo al laicismo in generale, ma alla fattispecie concreta contestualizzata nell' argomento della domanda,cioè lo sbattezzo; la cancellazione dai registri dei battesimi non è appannaggio esclusivo di un ateo; in linea teorica (ma non solo) può essere richiesta anche da un credente (che non significa necessariamente cattolico o cristiano) che può benissimo essere laico.

2006-11-16 18:43:02 · answer #7 · answered by arare 2 · 4 4

io sono atea, ed essere battezzata non me lo impedisce...

2006-11-16 17:16:49 · answer #8 · answered by reginaginevra 5 · 0 0

quando si avrà bisogno, cristo o pannella o chiunque sia sarà sempre ASSENTE.
dicono sempre così : non si può far niente, non si può fare assolutamente niente per fare stare meglio le persone.
dicono : facciamo il possibile, però rubano e sono sempre ASSENTI.

è uno dei 7 peccati capitali e si chiama ACCIDIA.

la cattiveria domina il mondo, sia quello cristiano che quello delle altre religioni e politiche.

2006-11-16 15:54:02 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Oggi fa trend e figo dire "sono ateo, sono agnostico"...segui la moda, no?

2006-11-16 18:23:05 · answer #10 · answered by Mitzi DNP 6 · 2 3

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