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In particolare che mentalità ha,cosa vorrebbe ottenere dallo Stato?

2006-11-16 11:08:37 · 18 risposte · inviata da alhenus 2 in Politica e governo Politica e governo - Altro

18 risposte

sul capitalismo il comunismo non esiste piu'

2006-11-16 11:10:22 · answer #1 · answered by bonsai 2 · 0 0

te lo dico io! te lo dico io!

la liberalizzazione della cannabis

2006-11-16 19:16:28 · answer #2 · answered by kaOs 2 · 4 0

ideali??? politica italiana??? sei sicuro che si possano accostare???? naaaaaaaaaaa!!!! La domanda non sussiste e non può essere accolta!!! ehehehe
Ciaooooooo


PS un pò di ironia in uno scenario triste non fa mai male!

2006-11-16 19:13:18 · answer #3 · answered by letterastrampalata 3 · 3 0

Purtroppo tanta gente si dichiara comunista senza nemmeno conoscerne il vero significato; alle ultime elezioni i "comunisti" avevano un unico scopo: non far vincere Berlusconi!

2006-11-17 02:26:27 · answer #4 · answered by claudia c 5 · 2 1

credo che il vocabolario usato dai nostri politici, tutti, la parola "ideali" non esista, al massimo ci sara´scritto cosi´: "parola strana di origine sconosciuta"

2006-11-16 19:21:02 · answer #5 · answered by paoletta 6 · 1 0

in Italia dunque, sotto le spinte dei miglioristi, il Partito Comunista Italiano si trasformò in un partito post-comunista (il Partito Democratico della Sinistra) ed anche in Italia i socialisti, sotto la guida di Bettino Craxi, si fecero garanti dei post-comunisti presso l'Internazionale Socialista ed il PSE. Sogno del PSI di Craxi era poi riunire in un unico contenitore riformista tutte le forze che in qualche modo si ispiravano ai valori del riformismo socialismo: dal moderato e centrista Partito Socialista Democratico Italiano, al Partito Socialista Italiano fino a comprendere anche gli ultimi arrivati del Partito Democratico della Sinistra.

spero che sia sufficiente

2006-11-17 16:19:53 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

La domanda può trovare due tipi di risposte che, tuttavia, pur nella loro differenziazione non sono dicotomiche.
In primis possiamo dire che il movimento comunista italiano, proprio perchè differente dall'esperienza del "socialismo reale" sovietico e da altre tipologie di applicazione presunta o meno delle indicazioni marxiste sul piano economico, ha conosciuto una fase di declino negli anni '90 con la crisi dei grandi partiti e ha, comunque, mantenuto una sua solidità nel Partito della Rifondazione Comunista (che sul piano elettorale mantiene una media del 6,5% dal lontano 1992 ad oggi) e ha conosciuto anche una presenza in altri piccoli settori extraparlamentari che si sono fatti strada nella diaspora del dopo-Bolognina.
Questo nuovo complesso arcipelago del movimento comunista è variegato, ma i filoni principali, come il PRC e il PdCI, sostengono da tempo la necessità della ripresa del conflitto di classe. I due partiti conoscono però differenze di strategia e di cultura non da poco: il PRC ha sposato la "nonviolenza" come pratica di azione di massa e ha dato vita nei suoi ultimi congressi ad una idea di comunismo che, senza dimenticarlo, rivisiti criticamente il passato novecentesco con una forte - e giusta - critica del burocraticismo stalinista e con l'abbandono di qualunque pratica di questo genere.
Il PdCI, invece, si mostra più "vetero" almeno nelle rivendicazioni storico-sociologiche salvo essere stato sin dalla sua nascita molto più moderato nei rapporti col centrosinistra del PRC.
Essere comunisti, oggi, può significare ancora cercare una coniugazione tra le istanze ideologico-politiche proposte sia dal PRC che dal PdCI: un incontro tra queste culture ormai così lontane non può che avvenire su presupposti di abbandono da un lato di una copiatura ormai solamente replicante del PCI e della sua grande storia e, dall'altro nel PRC occorre ritornare su un piano classista, di forte identità anticapitalista e non meramente movimentista e legata ad una idea generica di "sinistra europea" che rischia di scivolare nel moderatismo socialdemocratico.
E', per ora, una strada impraticabile. In futuro... chissà...

2006-11-17 05:48:47 · answer #7 · answered by priamar04 1 · 2 2

Il comunismo italiano si fonda sul dogma: "Berlusconi è il male".

Un po' limitati, vero?

2006-11-17 05:47:13 · answer #8 · answered by Mortimer 6 · 2 2

Il comunismo SAREBBE un fantastico modo di organizzare la società. Il problema è che resta solamente una utopia, un sogno irrealizzabile. I comunisti di oggi si professano comunisti, ma non lo sono e non lo saranno mai. Seriamente non capisco perchè si facciano chiamare comunisti...

2006-11-17 05:41:08 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

poltrone e tasse

2006-11-17 05:17:25 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

Mangiare, bere e andare a spasso, tanto ci sarà sempre qualche credulone idealista che voterà per un comunista, ovvero sia per un capitalista mascherato da proletario.

Son stato abbastanza chiaro?

2006-11-17 04:22:58 · answer #11 · answered by infosearchsardinia 3 · 0 0

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