Ognuno ne ha. Chi più chi meno. Per quei soggetti che mantengono questo stato emotivo con continuità nel tempo; vale a dire per quelle persone che crescono, se non addirittura invecchiano, in questo stato doloroso ma taciuto: non parlo di chi riesce a sfogare il suo dolore, mi rivolgo a quegli imbavagliati, dall'Io compromesso, che per un motivo o per l'altro maturano travagliandosi l'anima nel silenzio, nel non corrisposto. Ecco, a queste persone, cosa succede nel corso degli anni? Il loro senso di colpa cambierà aspetto prima o poi? Oppure si è condannati a morire nel rancore?
2006-11-16
10:06:10
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inviata da
Anonymous
in
Scienze sociali
➔ Psicologia