Ti consiglio di farne un GRANDE FUOCO meglio se leggi la LUNA E I FALO'?(è sempre di pavese) e scottano entrambi!
2006-11-15 23:00:30
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answer #1
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answered by Joy 4
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Questo testo fu ritrovato, postumo, fra le carte di Pavese: è il romanzo, incompiuto, di un amore e di un segreto, scritto a quattro mani con un'amica (la stessa cui sono dedicati i Dialoghi con Leucò).
Silvia ritorna a Maratea dopo lungo tempo, accompagnata da Giovanni, con cui ha una relazione. Ad attenderla, però, c'è un segreto di famiglia fino ad allora assai ben conservato. Con un procedimento davvero originale per la nostra letteratura, Cesare Pavese e Bianca Garufi raccontano, a capitoli alterni, il punto di vista di Giovanni e quello di Silvia. I fatti sono i medesimi, le versioni divergono.Fuoco grande è, al tempo stesso, un esperimento di narrazione, l'indagine del diverso modo di percepire le cose che hanno i sessi e un romanzo incompiuto eppure perfetto perché s'interrompe a segreto ormai svelato, quando il complesso nodo che lega i personaggi ha avuto piena espressione.
Ciao
2006-11-16 04:21:42
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answer #2
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answered by lupogrigio 7
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Il romanzo “Fuoco grande”, scritto nei primi mesi del 1946 a capitoli alterni da Cesare Pavese e Bianca Garufi e rimasto incompiuto all’undicesimo capitolo, fu ritrovato postumo tra le carte di Pavese.
Riguardo alla trama:
Silvia, una giovane che ormai vive e lavora in città, riceve un telegramma e deve partire improvvisamente per la sua terra d’origine, Maratea.
Nel viaggio si fa accompagnare da Giovanni, col quale ha una relazione.
Sarà un viaggio in un Sud profondo, legato ad usanze ancestrali e dalla mentalità arretrata, che porterà Silvia a ripercorrere il suo passato oscuro e Giovanni a scoprire un devastante segreto familiare, tenuto sino ad allora accuratamente celato da Silvia stessa.
Motivo ufficiale del ritorno di Silvia a casa è infatti la grave malattia e poi la morte di Giustino, un ragazzo di tredici anni creduto da tutti suo fratellastro, nato dal secondo matrimonio della madre con l’avvocato, un notabile locale.
In realtà Giustino è figlio di Silvia e del patrigno, è stato concepito quando lei aveva solo tredici anni e le è stato poi strappato via dalla madre.
La ragazza ha lasciato il paese subito dopo il fatto, è passata attraverso altre violenze e altre storie ed ora Giovanni si troverà, gradualmente, a scoprire questa realtà familiare oscura, un vero segreto che ha cambiato radicalmente la vita e il carattere di Silvia.
Secondo me, è un gioco di specchi a due voci dove si rifrange una sola storia, una delle più forti e aspre narrate da Pavese.
Anche se non conosco le tue preferenze, credo che sia una trama interessante per chiunque.
2006-11-15 23:45:29
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answer #3
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answered by Anonymous
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