Uno che come me non vede solo ed esclusivamente l'aspetto positivo delle cose, anzi il più delle volte ammetto di avere una visione completamente opposta di ciò che vedo e percepisco della vita di tutti i giorni, ma non vedo tutta 'sta negatività nell'essere pessimisti.
Ad ogni modo mi ritengo al 90% REALISTA. Se uno mi dice:" Vedi più un bicchiere metà pieno, oppure metà vuoto" è sicuro che gli darò questa risposta:" vedo un bicchiere a metà". Cosa c'è di tanto grave nell'essere un po' pessimisti a volte, però? E' pur sempre solo un punto di vista. E non è vero che chi è sempre ottimista ha più fortuna di altri, o vive meglio. Tanto capita a tutti, prima o poi, di vivere momenti di smarrimento, di sentirsi vuoti e vedere tutto nero.
L'importante è non abbandonarsi troppo al pessimismo.
Guarda caso sono sempre i più ottimisti o chi si definisce tale, che quando si trovano a fare i conti con un periodo nerissimo, finiscono per suicidarsi. Perché? Forse perché troppo ben abituati
2006-11-15
11:08:57
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9 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
Essere pessimisti o ottimisti non cambia le sorti del tuo destino. E' più importante come uno calcola (ovvero conosce) le difficoltà e come le affronta quando non è riuscito ad evitarle. Dicono che i pessimisti alle prime avvisaglie di sfortuna si lasciano andare in depressione. Rispondo dicendo che la maggior parte dei pessimisti con una giusta dose di sarcasmo non cadono mai, a differenza di sedicenti ottimisti che se sbagliano i loro calcoli o se vedono le loro aspettative infrante si sentono persi.
Io sono un pessimista sarcastico e crudele, almeno così mi vedo io nel rapporto col mondo e con gli altri; e ti posso dire che ho subito parecchie sfortune (soprattutto amorose) e non ho mai fatto una piega, proprio perchè mi conosco, so a cosa devo ambire (a poco) ma mi piace lo stesso osare e fare di tutto per migliorarmi, pur conoscendo bene quanto sia duro e arduo questo mio tentativo.
Credo che questa sia una giusta ricetta di vita: consapevolezza dei limiti e tentativo ragionato e costante di superarli. Ovvero superare i limiti e le avversità diventa il tuo scopo di esistenza.
Non male come vita, non trovi?
2006-11-15 18:01:49
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answer #1
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answered by Mortimer 6
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Dipende ...ma in linea di massima si ...non ti godi bene la vita e poi, alla lunga, ti affossi nella superstizione .
2006-11-15 19:51:51
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answer #2
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answered by THOR 3
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Mi scuso per il voto negativo. Ma l'ottimismo vince sempre, perchè visto che dell'avvenir non vi è certezza pensarne subito male?
Almeno il beneficio del dubbio. Tanto la vita và avanti lo stesso!
Lo scopriremo solo vivendo dove andrà, però un'aiutino per spingerla dove vogliamo, è d'obbligo darglielo!
2006-11-19 19:21:12
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answer #3
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answered by Anonymous
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e' bene essere un po' pesimisti cosi' si e' preparati al peggio invece chi e' ottimista quando le cose vanno male non e' preparato e ne' fa' una terribile tragedia anche per piccole cose
poi c'e' chi crede nel pensiero positivo ed e' ancora peggio.. crede di modificare il futuro ci crede finche' non gli accade qualcosa di storto come a tutti e gli si scombussola la vita e tutto quello in cui ha creduto
2006-11-16 06:26:33
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answer #4
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answered by Anonymous
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Direi di no...
2006-11-15 20:04:29
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answer #5
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answered by Toro 2013 ™ VG 7
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questa cosa degli ottimisti che si suicidano è un affermazione campata in aria...lascia perdere!
Cmq per il resto penso che il pessimismo renda molto più tristi e meno proiettati verso il futuro, in quanto i pessimisti vedono nero tutto e si aspettano ilpeggio ovunque!è vero anche che un pessimista reagirà meglio ad una situazione negativa, in quanto aspettata....cmq cm te io mi ritengo una realista con oscillazioni che vanno dal pessimismo all'ottimismo!
per Camilla72:mi spiace contraddirti ma Durkheim sottolineò, come la mancanza d’integrazione degli individui nella società fosse una delle cause fondamentali del suicidio...Ribadisco quindi che è un affermazione campata in aria!
(nn ho analizzato tutti gli studi di Durkheim, ma ritengo di avere una discreta conoscenza del pensatore citato e delle sue opere )
per Camilla72
Durkheim arriva alla conclusione che il suicidio sia un fatto sociale indipendente da ogni decisione individuale quindi un fenomeno sociale, che trova le sue motivazioni direttamente dal contesto sociale in cui l'individuo si trova a vivere, è quindi il risultato di diversi fattori che interagiscono in vario modo nel determinare quest'evento.
Ancora oggi i tentativi di individuare le dinamiche psicologiche e le interpretazioni delle motivazioni inconsce non sembrano prestarsi a risultati univoci e da tutti condivisi. Ragion per cui la tua affermazione nn trova riscontro.
Certo è che per un pessimista la situazione negativa potrà sempre e solo esser più nera al contrario del vero ottimista che vedrà la luce anche la dove vi è il buoi più nero, nn a caso l ottimismo è spesso affiancato a eccesso!
2006-11-15 19:48:39
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answer #6
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answered by lar@ 5
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il problema è che non è socialmente accettato. Anche io spesso vedo un bicchiere a metà, vedo la metà vuota e quella piena e ne traggo delle conclusioni che possono essere positive o meno. Purtroppo solitamente questa cosa non viene capita: o sei ottimista o sei pessimista, punto.
Di solito vengo vista come pessimista, io invece ritengo di essere fortemente ottimista, altrimenti non avrei superato e aggiustato tante cose nella mia vita, non avrei fatto nessun tipo di progresso e starei ancora là a piangermi addosso.
Di frequente è vero che l'ottimista è una persona che, per sua fortuna, non ha avuto molte difficoltà nella vita, ed è di solito anche la persona che mi dice che sono pessimista :)
2006-11-16 11:59:27
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answer #7
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answered by Sig.naFelicita 1
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Rispondendo alla tua domanda iniziale, la risposta la trovi nei principi della scienza della metafisica.
Il pessimismo fa parte della nostra cultura,ma l'essere umano esiste per vivere bene e quindi come si puo' immaginare o prevedere il peggio.Per esempio ,se tu avessi un figlio,ti piacerebbe essere pessimista nei suoi confronti,ossia prevedere cose negative per il suo futuro?Forse gli spezzeresti le ali ed e' questo che succede con il pessimismo.
La vita e' bella.Dal male esce il bene.2piu'2 fa 3 e non 4.
2006-11-15 19:50:21
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answer #8
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answered by IL PROFETA 4
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noi un po' pessimisti siamo sempre pronti al peggio, ma questo non ci impedisce di impegnarci per ottenere il meglio e di gioire dei nostri successi.
Aspettarsi che vada sempre tutto bene secondo me è controproducente. Io metto sempre in conto tutti gli imprevisti peggiori, così quando capita sono sempe organizzatissima per risolverli, non mi spaventano, non mi deprimono e anzi...me li aspettavo e non mi colgono impreparata.
quante volte i miei amici ottimisti hanno beneficiato del mio pessimismo!!!
x Lara ...non è affatto vero che le tesi sul suicidio degli ottimisti è campato in aria.
Se analizzi tutti gli studi sul suicidio fatti da Durkeim scoprirai che le statistiche confermano che a suicidarsi siano proprio quelli che non si aspettano mai il peggio dalla vita.
x Lara: dovresti riguardati la parte in cui Durkheim analizza i casi e l'incidenza di suicidio durante le grandi depressioni economiche, e di come gli individui appartenenti a classi abituate a vivere nell'incertezza e nel pessimismo per il futuro fossero meno soggetti al suicidio di quanto non lo fossero gli appartenenti della medio-alta borghesia meno flessibili e più propensi a sentirsi mancare ogni certezza alla minima difficoltà.
Dai sui studi emerse un'incidenza altissima di suicidio tra le persone che avevano maturato una certa convinzione di stabilità e di ottimismo e una bassissima incidenza tra chi era avvezzo ad aspettarsi sempre il peggio.
2006-11-15 19:51:10
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answer #9
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answered by Camilla72 5
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