Socrate. è il nonno di Margherita dolcevita: saggio e non conformista proprio come un filosofo. Da lui avrà preso tanto Margherita, un'adolescente dal cuore un pò palpitante, non adatta a fare la miss, più grassa che snella, ma di una simpatia, sensibilità, ironia insolite: prima di coricarsi si accerta della presenza delle stelle, a cui affibbia nomi immaginari, si inventa storie di ogni tipo, e scrive poesie che lei stessa definisce"brutte". Margherita vive quasi in campagna, a ridosso della periferia urbana, dove ancora esistono qualche contadino, un prato superstite all'aggressione edilizia, e una bambina di polvere, sepolta tra le macerie della guerra e che talvolta appare come in un miracolo laico. La sua è una famiglia bordeline, come il luogo in cui vive, genuina nelle sue stramberie, eppure attratta dal consumismo che ancora non la contamina: il babbo si diverte coi rottami di biciclette, la mamma fuma"sigarette virtuali" e si appassiona ai mielosi serial televisivi, il nonno ama pescare ma si addormanta col pesce nella canna, Eraclito(il fratello piccolo) è un genietto innamorato della sua insegnante di matematica, Giacinto(il fratello grande) è un patito di calcio e uno specialista di rutti, Pisolo(il cane) è più incline a scodinzolare la coda che ad abbaiare e tantomeno a mordere. Tutto procede in una gradevole normalità sino ad una fatidica notte in cui dirimpetto la casa di Margherita spunta, costruito con impressionante celerità, un grande cubo, che oscura la vista del prato, e dentro cui dimora la famiglia Del Bene. Questa - ricca, perbenista, con spiccato senso degli affari - riesce a modificare, in un breve volgere di tempo, le abitudini, i costumi, le aspirazioni della famiglia di Margherita, omologata ora ai modelli mediatici e votata agli interessi più consumisti e venali. L'avvento della famiglia Del Bene, inoltre,scombussola il residuo villagio rurale: è fatta piazza pulita degli zingari, scompaiono misteriosamente gli ultimi contadini, si costituisce una setta di fanatici moralizzatori, sorge una società dai traffici ambigui a cui partecipa anche il padre di Margherita. La forza della famiglia Del Bene è travolgente e ammaliatrice: troppo perché Margherita possa combatterla da sola, così come viene a trovarsi. Senza alleato alcuno: non può esserlo nonno Socrate, investito in strane circostanze e ricoverato in un ospizio, e neanche Angelo, il figlio "spurio" dei Del Bene, di cui Margherita si innamora, e che è vittima della sua psicopatia. Ma l'alleato provvidenzialmente arriverà: é Eraclito, il fratellino genialoide, che, svegliatosi dal torpore provocato dai sofisticati videogiochi che i Del Bene gli dispensano ad arte, avverte tutto il pericolo che si annida nella misteriosa situazione venutasi a creare, ed escogita un piano diabolico per abbattere i malefici vicini. E sarà guerra, guerra vera, combattuta con le più ingegnose e elaborate armi: Margherita ed Eraclito(il braccio e la mente) contro tutti gli altri. Esito della guerra, come tutte le guerre, quasi catastrofico. Ma i Del Bene sono annientati, e, pur profilandosi orizzonti nebulosi e tetri, si intravedono spiragli di luce: è la bambina di polvere che appare a Margherita e le sussura parole che inducono sperare.
Ciao
2006-11-15 07:32:14
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answer #2
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answered by lupogrigio 7
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